L’insabbiamento sistematico, l’invenzione di ipotesi pseudoscientifiche, la consegna del silenzio imposta ai testimoni. C’è tutto questo nel libro “Swamp Gas My Ass”, che traduciamo in un edulcorato “Gas di palude un cavolo!”. L’autore, Raymond Szymanski, ha ricostruito un celebre caso ufologico avvenuto in Michigan nel 1966. Una vicenda clamorosa, all’epoca, che vide coinvolti l’allora rappresentante del Michigan al Congresso Gerald Ford (futuro presidente degli Stati Uniti), che pretese un’indagine per appurare cosa stesse accadendo, e il celebre astronomo J. Allen Hynek, che spiegò i fenomeni luminosi in cielo come bolle create dal gas di palude… Il più vergognoso caso di insabbiamento nella storia degli avvistamenti UFO in America, secondo Szymanski, che ne parlerà di persona sabato 26 aprile a Cremona, ospite del Gruppo Ufologico Cremonese in collaborazione con Extremamente e Spazio Tesla.

L’incontro con lo scrittore americano intende fare chiarezza e ripristinare la verità, dopo decenni di disinformazione. Ray Szymanski è un ingegnere in pensione che per circa 40 anni ha lavorato, da civile, presso la base dell’aeronautica militare statunitense di Wright Patterson, nota per essere stata la destinazione finale dei rottami recuperati nello schianto di Roswell nel 1947. «Alla base ho spesso sentito delle voci relative a dischi volanti e alieni», racconta Ray. «Nel 2008, ho iniziato una mia ricerca personale per appurare la verità in merito a quelle voci. Per farlo, ho esaminato i principali casi ufologici per smentirli e sconfessare l’intero fenomeno. Ma è accaduto l’esatto contrario: più approfondivo l’argomento, più prove trovavo a conferma dell’esistenza degli UFO. Ho scritto “Cinquanta sfumature di Grigi” per documentare le mie scoperte. Quel libro è un viaggio avventuroso durante il quale ho trovato prove di incontri alieni qui sulla Terra. Il mio secondo libro “Victoria’s secret Truth” investiga le abduction attraverso varie generazioni di una famiglia. L’ultimo, “Swamp Gas My Ass”, è la vera storia del colonnello Gary K Carrol, del Progetto Blue Book e dei dischi volanti.»

Il pubblico che lo ascolterà sabato 26 aprile in questa conferenza eccezionale- l’unica per ora prevista in Italia- scoprirà come le autorità locali, insieme agli investigatori dell’Air Force, hanno fatto di tutto per mascherare la realtà e far tacere i testimoni. Ray Szymanski ha trovato uno di loro, ai tempi pilota dell’USAF presso la base aerea di Selfridge- il colonnello Carroll appunto- che a distanza di quasi 60 anni gli ha raccontato nel dettaglio cosa vide nel marzo 1966. Chiamato insieme a un collega a intercettare un velivolo sconosciuto nei cieli del Michigan e convinto di dover inseguire un bombardiere sovietico, si trovò invece di fronte a un disco volante metallico, di color argento, dalla forma di una palla da rugby piatta… L’allora capitano, ligio ai comandi, non ne fece parola e continuò poi la sua brillante carriera all’interno dell’Air Force, guadagnandosi riconoscimenti e medaglie. Solo in età avanzata e solo perché esplicitamente invitato a parlare dell’argomento, il colonnello ha deciso di condividere con l’ufologo- per la prima volta– quello che aveva realmente vissuto.

Appuntamento dunque con Ray Szymanski a Cremona: ci sarò anch’io, per tradurre e intervistare l’illustre ospite. La conferenza avrà inizio alle 16 e si svolgerà nella Sala Zanoni , in via Vecchio Passeggio 1. L’ingresso è a offerta libera responsabile: considerando le spese sostenute dal GUC per organizzare questo evento di respiro internazionale, si consiglia una quota di 10 euro a persona. Al termine della presentazione, il ricercatore americano risponderà a tutte le domande del pubblico e firmerà le copie dei suoi libri che saranno in vendita. Per informazioni e prenotazioni, il numero è 380 2463021.
