Cosa succede dopo la morte? Tutto finisce, quando il nostro cuore smette di battere e il cervello si spegne, oppure una parte di noi, immateriale e invisibile, sopravvive? E se esiste, qual è il destino della nostra anima? Sono interrogativi che l’Umanità si pone da sempre: in ogni epoca, religioni e filosofie hanno cercato di trovare le risposte a queste domande senza tempo. Lo ha fatto anche il Cinema, la decima Musa. E proprio questo è il tema della Seconda Mostra di Film sull’ Immortalità dell’Anima che si svolgerà ad Assisi (il cuore spirituale d’Italia) il 20, 21 e 22 giugno 2025.

Nel corso della manifestazione a ingresso libero saranno proiettati i film “Eusapia” (regia di Joe Pastore, 2020); “Nessuno è di Nessuno” (regia di Wagner De Assis, 2023); “Predestinato: Arigò e lo Spirito del Dr. Fritz” (regia di Gustavo Fernández, 2022); “Chico Xavier” (regia di Daniel Filho, 2010); “Le madri di Chico Xavier” (regia di Glauber Filho, 2011) e il documentario “Amare nell’onda del risveglio” (di Franca Impallari, 2024 ). Alla tre giorni di Assisi, tra gli ospiti interverranno anche gli attori Marina Giulia Cavalli, Paula Rixa, Simone Passero e Danton Mello, la scrittrice Cèlia Diniz, l’antropologa Alexandra Rendell, la professoressa Franca Impallari, Don Tonio Dell’Olio, il senatore del Brasile Eduardo Girão, l’autore Virginio De Maio e Jasmine Oroscian (esperta di Counseling).

Dopo la proiezione dei film, scelti per il loro valore artistico, culturale e tematico, ci sarà una sessione interattiva con dibattiti tra gli ospiti e il pubblico. L’evento sarà bilingue, italiano e brasiliano. «È nostra intenzione rafforzare il legame tra le culture di questi due Paesi, da sempre legati da una reciproca stima», dice Regina Zanella, fondatrice del centro “Sentieri dell’Anima” e ideatrice della mostra cinematografica, che continua: «Desideriamo far conoscere e condividere con il pubblico italiano i film brasiliani che portano conforto e speranza al di là delle diverse religioni e culture. La scelta della città di Assisi non è casuale, poiché il messaggio di San Francesco è universale e la città umbra accoglie pellegrini di ogni fede e provenienza. Non si tratta di un evento religioso, ma di un’occasione di approfondimento e di consapevolezza spirituale.»

Nell’edizione di quest’anno, poi, ci sarà anche il Punto Giovani, un’attività dedicata interamente ai ragazzi, coordinata da un gruppo di psicologi. Questa iniziativa nasce per offrire uno spazio di confronto e crescita, dove poter esplorare temi esistenziali profondi attraverso il linguaggio cinematografico. «Non si tratta solo di assistere a film, ma di diventare protagonisti attivi di un’esperienza culturale che stimola pensiero critico, dialogo, creatività e senso di comunità.
Il Punto Giovani sarà un laboratorio di idee, uno spazio aperto alla partecipazione, dove i ragazzi potranno acquisire competenze trasversali, confrontarsi con coetanei e adulti, e contribuire in prima persona alla costruzione di un evento culturale inclusivo e innovativo», spiega la dottoressa Monica Amà, psicologa e psicoterapeuta.
