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4 Ottobre 2025

3I/ATLAS ripreso nel cielo di Marte tra silenzi e sospetti

9 Ottobre 2025

L’incontro ravvicinato c’è stato. Nei cieli marziani, sotto gli occhi elettronici di sonde e rover vari, il 3 ottobre è passato 3I/ATLAS, quell’oggetto piuttosto strano al centro di un grande dibattito tra gli studiosi della materia, tanto accademici quanto astrofili. Una cometa anomala, una capsula del tempo, un viaggiatore interstellare, un artefatto tecnologico, un’astronave ostile- molte le definizioni che si rincorrono sul web. Di fronte a un corpo celeste che lascia perplessi anche illustri astronomi, ci saremmo aspettati una gara tra le agenzie spaziali presenti sul Pianeta Rosso per bruciare le altre sul tempo e diffondere le immagini del misterioso visitatore. E invece, no: c’è stata una corsa al contrario. Finora, solo l’ESA ha condiviso un filmato. Tutti gli altri, tacciono.  

UN FOTOGRAMMA DEL FILMATO REALIZZATO DALL’ESA

Secondo le informazioni rilasciate dall’Agenzia Spaziale Europea, gli strumenti a bordo delle sonde ExoMars e MarsExpress (sia le fotocamere che gli spettrografi) sono stati puntati su 3I/ATLAS mentre si trovava ad appena 30 milioni di km. Ma dalla prima analisi, soltanto il Colour and Stereo Surface Imagining System (CaSSIS) di ExoMars è riuscito ad immortalare l’oggetto interstellare usando la sua telecamera a lunga esposizione. Il filmato, che risulta dalla composizione di esposizioni multiple da 5 secondi,  mostra un corpo molto brillante in movimento, circondato da un alone luminoso e senza alcuna coda. I siti astronomici spiegano, però, che è del tutto normale: la cometa presenta una chioma (l’emissione di gas e polveri che avvolge il nucleo) di circa 1 km e la coda c’è, ma non si vede solo perché è troppo debole per essere ripresa dalle telecamere della sonda (costo: 20 milioni di euro), tarate per la superficie marziana. Sarà. Eppure la cometa Hale-Bopp, passata a ben 147 milioni di km dalla Terra nel 1996, è stata tranquillamente immortalata da fotografi terrestri con semplici apparecchiature da poche centinaia di euro…

LA COMETA HALE-BOPP, CON CODA BEN VISIBILE, PASSATA A 147 MILIONI DI KM DALLA TERRA

Sul web, poi, circola anche una singola foto scattata dal rover marziano Perseverance nella quale 3I/ATLAS appare come un cilindro di colore verde brillante. Ma la forma sarebbe il risultato della composizione di esposizioni da 30 secondi. Inoltre, potrebbe addirittura trattarsi in realtà di Phobos, una delle due lune marziane. Queste- va sottolineato- sono per ora solo interpretazioni di chi ha visto l’immagine, perché (nel momento in cui scrivo) la NASA non ha diffuso alcun comunicato stampa a commento di questa immagine. Motivo? Ufficialmente, per lo stato di shutdown in cui si trova il governo americano, ossia il blocco di tutte le attività amministrative, incluse ovviamente quelle della NASA. Quindi, in questa paralisi della burocrazia statunitense, scattata 48 ore prima del passaggio marziano ravvicinato, ancora nemmeno sappiamo se, oltre a Perseverance, anche il Mars Reconnaissance Orbiter abbia potuto catturare qualche immagine (e se sì, quale). Ma se lo shutdown può spiegare il prolungato silenzio della NASA,  certo non può giustificare quello delle altre agenzie spaziali, in concorrenza con quella a Stelle e Strisce.

LO SCATTO, NON COMMENTATO DALLA NASA, FATTO DAL ROVER MARZIANO PERSEVERANCE

Come la CNSA (China National Space Administration, l’Amministrazione Nazionale per lo Spazio della Cina). Nell’atmosfera del Pianeta Rosso, opera la sua sonda Tianwen-1. In quasi 4 anni di attività, ha scattato oltre 14.700 immagini di Marte, inclusa una mappa globale a colori ad altissima risoluzione. Foto che Pechino pubblica regolarmente, per mostrare al mondo il livello tecnologico al quale gli scienziati cinesi sono arrivati. Quindi- fanno giustamente notare alcuni commentatori- è praticamente impossibile che si sia lasciata sfuggire l’occasione di riprendere l’oggetto celeste più discusso del momento. Ma allora, se le sonde cinesi (oltre a Tianwen-1, anche la gemella Tianwen-2) hanno filmato o fotografato 3I/ATLAS, dove sono le immagini? Perché non le hanno ancora pubblicate, approfittando proprio dello shutdown per battere l’agenzia rivale americana? Di certo, la Cina non deve sottostare a regole o protocolli altrui. Ecco perché questa mancanza di informazioni alimenta i sospetti: se l’oggetto interstellare, per quanto bizzarro, fosse davvero niente più di una cometa, la foto starebbe già facendo il giro del mondo…

3I/ATLAS NELLE IMMAGINI STRANAMENTE MOLTO SGRANATE DEL TELESCOPIO SPAZIALE WEBB

E invece, silenzio totale. Non c’è stato un comunicato stampa della CNSA, non ne hanno parlato i media, neppure una parola dall’Accademia delle Scienze di Pechino. Lo stesso, identico comportamento è stato seguito anche dagli Emirati Arabi Uniti, gli ultimi in ordine di tempo ad aver raggiunto il pianeta Rosso con la sonda Hope. Dov’era, mentre 3I/ATLAS solcava il cielo di Marte? Perché non l’ha fotografata? Se non l’ha fatto, perchè non dirlo? E se invece lo ha fatto, perché non condividere le immagini? Sembra quasi che le agenzie spaziali abbiano concordato una prassi: low profile, minime informazioni. Come se quello che le loro strumentazioni hanno ripreso richiedesse un’azione congiunta, una risposta coordinata. Ma dovrebbe essere qualcosa di assolutamente straordinario per far superare rivalità e reciproche diffidenze. 

UN FOTOGRAMMA DEL VIDEO DI EXOMARS INGRANDITO 300 VOLTE

La presunta cometa di anomalie ne ha già mostrate molte- ne abbiamo parlato diffusamente nei precedenti articoli del blog. In sintesi: ha una massa stimata superiore da migliaia a milioni di volte quella dei due precedenti oggetti interstellari; la probabilità che la sua traiettoria sia casuale è dello 0,005%; il rapporto tra CO₂ e acqua è del tutto sbilanciato rispetto le consuete comete; anche il rapporto tra nichel e ferro è sconcertante; presenta un’accelerazione non gravitazionale quasi inesistente; non manifesta un bagliore nella direzione opposta al Sole (la coda), ma in avanti; la chioma ha cambiato colore, da rosso a verde; mostra un’estrema polarizzazione negativa senza precedenti; ha un’età stimata tra i 7 e i 14 miliardi di anni (è più vecchia del nostro sistema solare). Come se non bastasse, i telescopi  terrestri avrebbero evidenziato un’ennesima stranezza: attorno all’oggetto misterioso volerebbero altri corpi minori

IL PROF. AVI LOEB (A DX) IN UNA RECENTE INTERVISTA

Ne ha parlato il celebre astrofisico di Harvard Avi Loeb in una delle sue tante interviste online. Quando il suo interlocutore gli ha chiesto se queste osservazioni erano accurate, il professor Loeb ha risposto: «Ci sono sempre oggetti, la questione è se vediamo un’attività insolita. In effetti, ho incaricato il mio gruppo di ricerca del Progetto Galileo di monitorare il cielo per vedere attività insolite, perché è possibile- se si tratta di una sonda aliena- che possa rilasciare mini sonde per visitare il pianeta». Sul web, poi, qualcuno ha allargato fino a 300 volte il filmato di ExoMars. Guardandolo al rallentatore, 3I/ATLAS risulta più strano che mai: non sembra affatto avere un nucleo tondeggiante che si muove in modo lineare, ma piuttosto un corpo irregolare, a tratti persino spigoloso, che “rotola”, girando su se stesso. A meno che quelle protuberanze che appaiono e scompaiono da un fotogramma all’altro non siano proprio quegli oggetti più piccoli in rotazione. O forse, è solo la bassa qualità delle immagini molto sgranate a creare questa illusione? In assenza di dati certi e nel silenzio assordante degli scienziati, le domande (e i dubbi) si ingigantiscono. 

ALTRI DUE FOTOGRAMMI TRATTI DEL FILMATO DIFFUSO DALL’ESA

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