C’è un luogo, in Italia, che sembra teatro di fenomeni paragonabili a quelli avvenuti a Lourdes, Fatima e Medjugorje. Si chiama San Bonico ed è un paesino alle porte di Piacenza- una manciata di case, nemmeno 500 abitanti. È qui che dal 2004 un veggente afferma di vedere e di sentire, una volta alla settimana, la Vergine Maria. Così , da quasi 9 anni a questa parte, ogni giovedì alla stessa ora- che piova a dirotto, nevichi o ci sia la canicola- si reca in uno spiazzo in aperta campagna per recitare il Rosario e ascoltare i messaggi che la Madre di Gesù gli affiderebbe.
Celeste, questo il suo nome, però non è solo. Perchè sono tanti, ormai centinaia, i fedeli che tutte le settimane lo seguono per pregare, cercare conforto, sperare di assistere anche loro ad una apparizione e chiedere una grazia. E a volte vengono esauditi, considerando gli ex voto che pendono dall’albero coperto di santini e cuori d’argento accanto al quale Maria si mostrerebbe al veggente. Tutti gli credono, anche perchè i segni sono stati vari e straordinari.
L’ultimo, lo scorso dicembre: davanti a molti testimoni (inclusi due medici), dalla mano sinistra di Celeste si sarebbe materializzata un’ostia. “Ad un certo punto è crollato in ginocchio e si è messo urlare per il dolore. Mi sono avvicinato e ho visto che nella mano c’era come un vulcano: ho capito solo dopo che era una stimmata. Ho continuato a fissarla e da lì, sotto i miei occhi, si è materializzata l’ostia sacra- limpida, bianca, quasi incandescente”, ha raccontato uno di loro alla Compagnia di Ricerca, un gruppo di sensitivi invitato dalla gente del posto ad indagare.
La tv locale, Teleducato, ha invece sentito la testimonianza di Angelo Migli, uno dei medici presenti tra i fedeli quella sera.”Non è una cosa che possa avvenire normalmente. Ho visto tre gocce di sangue. Dopo pochi secondi, c’era una ferita con un coagulo di un centimetro, un centimetro e mezzo. Dopo altri 20 o 30 secondi era chiusa. Io non so come interpretare queste cose, scientificamente sono inspiegabili” , ha detto.
Esistono due foto, prese da diverse angolazioni, nelle quali l’ostia appare spezzata, sul palmo della mano rivolto in alto. Al di sotto, sembra di intravedere qualcosa, forse proprio la ferita descritta dai testimoni. Ma è impossibile da queste immagini poco chiare dimostrare la veridicità del fenomeno miracoloso.
“Quando siamo stati noi a San Bonico, non si è ripetuto nulla del genere, ma abbiamo percepito una grande energia positiva– dice Marino Fantuzzi, componente della Compagnia di Ricerca. “A mio avviso, in questo luogo si verifica davvero un contatto. Certo, non posso affermare che si tratti proprio della Vergine, ma accade qualcosa che ha a che fare con il mondo soprannaturale. Anche perchè si sono manifestate situazioni anomale e alcune persone hanno ottenuto benefici non indifferenti.”
Guarigioni, insomma. Come quella di Romina, una giovane mamma che all’improvviso, da un giorno all’altro, si è trovata con un cuore a pezzi. Mentre era in ospedale, attaccata ad una macchina che le faceva battere quel muscolo malato, sotto terapia farmacologica e con poche speranze di poter evitare il trapianto, le è apparsa la Madonna, silenziosa e bellissima. Poche ore dopo, il suo cuore ha ripreso a funzionare come prima e non ha più smesso. Per i medici, è stata fortunata. Ma lei si sente piuttosto una miracolata.
Proprio come Alberto, ferroviere in pensione. Gli avevano diagnosticato un piccolo tumore nel canale uditivo destro che lo aveva reso praticamente sordo da un orecchio. Un giovedì, appena arrivato a San Bonico, ha avvertito un dolore lancinante. Ha temuto di dover essere operato d’urgenza. E invece, quand’è tornato a casa, si è reso conto di sentire perfettamente, da entrambe le orecchie. Il tumore è rimasto, ma non gli dà più problemi. Lui con la liquidazione ha comprato un pullmino e tutti i giovedì accompagna chi vuole venire qui a pregare la Madonna della Notte, come ora la chiamano i pellegrini.
Racconti che lasciano senza parole, che superano ogni spiegazione razionale. Chi viene in questo campo, tuttavia, crede- senza fanatismi, ma con una fede incrollabile- che sia tutto vero. Anche tra coloro che sentono di aver ricevuto una grazia non c’è enfasi, ma solo un sentimento di grande riconoscenza a Maria. Lei lascia sempre messaggi di amore e speranza, chiede ai fedeli di pregare, di andare in chiesa. Davanti a quell’altare improvvisato a cielo aperto, con la statua della Madonna circondata da fiori, la folla si accalca. Vengono dalle province limitrofe- da Lodi, Parma e Cremona- grazie al passaparola.
Fino ad oggi, l’eco di queste apparizioni mariane è rimasta piuttosto circoscritta. Anche perchè la Chiesa- molto cauta, in simili situazioni- non ha fatto nulla per diffondere la notizia, anzi. Eppure, tra le centinaia di persone che accorrono per sentire le parole di Celeste ci sono spesso anche dei sacerdoti. E l’interesse, anzichè scemare, con il passare delle settimane va aumentando insieme al mistero che avvolge questo luogo.
La Compagnia di Ricerca ha passato un’intera serata a San Bonico, ha respirato quell’atmosfera di intensa religiosità, in un clima di benessere spirituale. I sensitivi hanno scattato molte foto, con le loro apparecchiature agli infrarossi e agli ultravioletti. E hanno catturato immagini singolari ancora tutte da decifrare. “Sono apparsi dei campi gassosi, come dei vapori che assumono varie forme- spiega Marino Fantuzzi- anche se quella notte non c’era nebbia e ad occhio nudo non avevamo visto nulla di anomalo.”
Negli scatti appaiono anche molti orbs (dei piccoli globi di luce fluttuanti) e delle brillanti sagome romboidali. Ma la foto in assoluto più sorprendente è stata ripresa da uno dei fedeli: si vede un lampo bianco che squarcia la notte buia, circondato da un alone che sembra irraggiarsi dal centro. Ma a colpire è soprattutto la forma di quel flash nel cielo scuro: sembra una colomba, candida, in volo. Solo una suggestione, certo, ma impressionante…
SABRINA PIERAGOSTINI