Nonostante il caldo soffocante e le vacanze imminenti, stiamo lavorando per voi… La nuova edizione del Meeting Internazionale “Figli delle Stelle”, l’ottava, sta prendendo forma proprio in questi giorni. Fissata la data, deciso il titolo, scelta la location, contattati gli ospiti, definiti gli accordi: quest’anno le sorprese e le novità sono davvero tante. Ma andiamo con ordine.

Il convegno si terrà sabato 19 ottobre, in un’unica giornata- dalle 9:30 fino alle 19:30. E torna a casa: l’edizione 2019 si svolgerà infatti a Segrate, da dove era partito il primo “Figli delle Stelle” nel 2012. Precisamente, a Milano 2 (che di Segrate è un quartiere residenziale), presso l’hotel NH, in via Fratelli Cervi, in una sala capiente in grado di ospitare più di 300 persone. E speriamo di riempirla, considerando il calibro dei relatori.

A partire da un nome così noto per gli appassionati del mistero da non aver quasi bisogno di presentazioni: Mauro Biglino. O lo si ama o lo si odia, di certo non lascia mai indifferenti, con le sue teorie da decine di migliaia di copie- tanto hanno venduto i suoi libri in Italia e in Europa. Un piccolo record, per un saggista che si occupa di Bibbia… Ma lo sappiamo, le idee di Biglino non sono propriamente ortodosse, anzi, come dicevamo, suscitano sempre forti reazioni, in un senso o nell’altro. Il suo ritorno ( salute permettendo) è un grande regalo per il nostro pubblico.

La sua presenza è azzeccatissima, considerando il tema sul quale si confronteranno i vari ospiti, ovvero: “La Storia (im)possibile”. Con quelle due lettere tra parentesi, ciò che non può essere si trasforma in qualcosa di reale. Le ricostruzioni alternative relative alla storia dell’umanità e le ipotesi bollate oggi di essere solo opera della fantasia, sulla base delle nozioni comunemente accettate, potrebbero un giorno rivelarsi corrette. Ciò vale per le sconcertanti interpretazioni del testo biblico operate da Biglino, quanto per altre scoperte contestate o non condivise.

Il 19 ottobre sentiremo, ad esempio, cosa pensa del mito dell’Antico Egitto Massimo Barbetta, oculista di professione e appassionato cultore di storia antica. Nei suoi libri ( l’ultimo, scritto proprio con Mauro Biglino, “Le porte degli Elohim”) ritiene di aver trovato una chiave di lettura che lo induce a ritenere plausibile la presenza – in testi antichi migliaia di anni…- di viaggiatori spaziali, astronavi, worm-hole e portali interstellari.

Avremo poi due importanti ospiti internazionali: per la prima volta insieme allo stesso convegno l’autore sudafricano Michael Tellinger e l’imprenditore bosniaco Semir Osmanagich. Entrambi stanno dedicando tempo, denaro e impegno per affermare concetti che la storiografia e l’archeologia ufficiali non ammettono. Tellinger sostiene infatti che il suo Paese sia stato, in un passato molto lontano (centinaia di migliaia di anni fa), una terra popolata da una avanzata civiltà, come dimostrerebbero 10 mila ruderi di antiche strutture in pietra. Forse, proprio il luogo di cui parlano i miti mesopotamici quando indicano l’”abzu”.

L’anno scorso al convegno ce ne aveva parlato Syusy Blady- pseudonimo della nota attrice Maurizia Giusti- che ci aveva portato una clip tratta da una sua lunga intervista all’esploratore. Syusy ci sarà anche quest’anno, per condividere con il pubblico le sue ultime ricerche sulla genesi dell’umanità. Così come dal “Dottor Sam”, al secolo Semir Osmanagich – sorriso smagliante e cappello da Indiana Jones sempre in testa- sentiremo le novità sugli scavi che da quasi 15 anni sta portando avanti a Visoko, nella Bosnia centrale, dove è convinto che si trovino delle piramidi.

Non piramidi qualsiasi, ma le più antiche della storia del mondo, create da una civiltà ad oggi sconosciuta, ma con notevoli conoscenze e capacità tecniche. Un’affermazione contestata dagli archeologi, che ritengono le pietre finora affiorate delle formazioni naturali e non il prodotto di ingegneria preistorica. Ma Osmanagich nel corso degli anni ha raccolto studi e perizie da parte di esperti di vari settori che sembrerebbero confermare la presenza di strutture artificiali dalle caratteristiche insolite.

Anche la scienza può scrivere, negli anni futuri, pagine di storia fino ad oggi ritenute impossibili. Ad esempio, se riuscissimo davvero a realizzare quella forma di propulsione che tv e cinema ci hanno mostrato tante volte, ovvero il Warp Drive, che permette di compiere viaggi interstellari in tempi ridotti grazie a velocità superluminali. L’ingegnere Giovanni Delle Monache, che lavora ai Laboratori di Frascati dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, ci spiegherà come funziona la “propulsione a curvatura”.

E per rimanere in tema di storie impossibili che forse, chissà, un giorno si riveleranno incredibilmente vere, affronteremo in modo approfondito la questione aliena con altri due relatori: Filippo Sarpa (GAUS), che ha tradotto il libro di Steven Greer “Verità negate. Unacknowledged” (Amrita Edizioni), e Alberto Negri (Spazio Tesla), coautore di un libro di prossima pubblicazione (Mursia) sugli avvistamenti UFO compiuti dai piloti, dai primi foo-fighter fino ai clamorosi incontri in quota dei top gun della Marina USA.

Se non bastasse, poi, a rendere straordinaria l’8° edizione di “Figli delle Stelle” c’è la presenza di un partner d’eccezione: UnoEditori. Per la prima volta, infatti, il meeting del blog Extremamente.it si svolge in collaborazione con la casa editrice il cui obiettivo dichiarato è proprio diffondere le idee di chi ha riletto la Storia con occhi nuovi. Dal sito di UnoEditori, alla pagina “eventi”, sarà possibile acquistare il biglietto per assicurarsi un posto per sabato 19 ottobre: vi aspettiamo!