E ora che ne sarà dell’attesa apertura dei documenti ufficiali sugli UFO? Con il passaggio di consegne ormai avviato, il neo eletto presidente americano Joe Biden ha annunciato la sua squadra di governo. Direttore della National Intelligence, sarà per la prima volta una donna, Avril Haines. Ma proprio il capo della super-agenzia lo scorso giugno è stato incaricato dalla Commissione Intelligence del Senato di rendere disponibili in forma non classificata, entro il 31 gennaio 2021, tutti i report raccolti dalla Task Force sugli UAP della Marina militare. L’ordine sarà rispettato? Arriveranno input a favore o contro la disclosure?
IL PENTAGONO HA INDAGATO SEGRETAMENTE SUGLI UAP
Biden è un democratico, il partito tradizionalmente più liberal e di vedute più ampie. Anche sulle tematiche di confine. Ricorderete Hillary Clinton, durante la campagna elettorale che vide poi prevalere Donald Trump: aveva assicurato che una volta entrata alla Casa Bianca avrebbe lavorato per far emergere la verità sul fenomeno UFO, sul quale si era molto interessata anche come First Lady, ai tempi della presidenza del marito Bill. Solo promesse elettorali? Non si può escludere, visto l’atteggiamento tenuto da un altro amato presidente democratico, Barack Obama (di cui Biden è stato per 8 anni il vice): tutte le aspettative legate alle sue due amministrazioni sono state deluse. E a mandato concluso, se la cavò con una battuta (“Gli Alieni ci controllano, non vogliono che parliamo di loro”) per eludere ogni domanda in merito.
Ora tocca a Joe Biden, che Harry Reid conosce molto bene perché hanno lavorato a stretto contatto ai tempi della vicepresidenza. Un nome chiave, quello di Reid, nei recenti intrecci di politica, servizi segreti e industria aerospaziale che hanno riportato prepotentemente alla ribalta l’argomento- ne abbiamo dettagliatamente parlato Alberto Negri ed io nel libro “UFO-Parlano i piloti” pubblicato da Mursia. Il falco Reid è stato senatore del Nevada e leader della maggioranza democratica dal 2007 al 2015. A lui si deve l’iniziativa che ha portato allo stanziamento di 22 milioni di dollari extra-budget per sovvenzionare il programma segreto di ricerca sulle “minacce aerospaziali” denominato AATIP, assegnato al Pentagono e reso pubblico solo nel 2017. È amico del miliardario Robert Bigelow, fondatore della Bigelow Aerospace, che – guarda caso- ha ottenuto l’appalto dal Pentagono per lo studio scientifico degli UAP.
L’EX SENATORE HARRY REID, MOLTO INTERESSATO AL FENOMENO UFO
L’ex senatore, oggi 80enne e ormai in pensione, resta una figura di primo piano tra i democratici. Stando alle sue dichiarazioni, rilasciate al sito E&E News, in questi giorni ha ricevuto le telefonate dei più stretti collaboratori del neopresidente, con i quali è stato prodigo di consigli e suggerimenti sui temi a lui più cari- a partire dalla tutela dell’ambiente. Ma non solo. Nell’intervista, non ha negato il suo interesse per la questione UFO, anzi, ha rivendicato con orgoglio il suo ruolo: «Sono stato in prima linea per molto tempo. Ho ottenuto 22 milioni di dollari dei contribuenti per studiare questi fenomeni aerei attraverso il Programma di Identificazione delle Minacce Aerospaziali Avanzate. E questo è stato estremamente utile per cercare di capire cosa sta succedendo», ha confermato.
Tra i risultati più importanti della sua iniziativa, il riconoscimento ufficiale, a livello militare, di questo fenomeno per molti decenni negato, smentito o sminuito, di cui la creazione di linee guida per la segnalazione di avvistamenti fuori dal normale è un segnale evidente «Sono felice che il Pentagono ora permetta ai suoi piloti di segnalare questi eventi insoliti», ha dichiarato. «In passato, i piloti hanno avuto paura ad ammetterli, perché farlo avrebbe potuto danneggiare la loro carriera. Quindi penso che il governo federale stia facendo progressi nel riconoscere che è qualcosa da tenere sotto controllo. E ora possediamo fotocamere montate sugli aerei migliori e immagini che prima non avevamo.»
IL VELIVOLO MISTERIOSO RIPRESO DA UN JET DELLA US NAVY NEL 2015
Ma la strada per arrivare a risolvere il mistero è ancora lunga. Dice infatti Harry Reid: «Abbiamo tutte le risposte? Assolutamente no. Ma almeno sappiamo che migliaia di persone hanno segnalato questi eventi insoliti nel corso dei decenni. E come ho detto, non possiamo ignorare cosa sta succedendo. Russia, Cina e Francia ci stanno lavorando. Spero che raccoglieremo la palla e continueremo a lavorare su questo». Quindi, secondo l’ex senatore, gli Stati Uniti non sarebbero i soli a voler fare chiarezza sui velivoli dalle prestazioni eccezionali visti muoversi nei nostri cieli: anche Mosca, Pechino e Parigi li stanno studiando a livello ufficiale. E sempre secondo Reid, le indagini devono andare avanti. Chissà se lo avrà detto anche ai consiglieri di Joe Biden.