«Il Governo sa cosa sta accadendo, i nostri militari sanno da dove partono e dove vanno. E per qualche ragione, non vogliono fare commenti. Io penso che farebbero meglio a dire di cosa si tratta» Così il presidente eletto Donald Trump ha risposto in conferenza stampa in merito ai cosiddetti droni che da oltre un mese sorvolano tutte le notti il New Jersey – ma anche altre aree- in un clima di mistero e sospetto. Il futuro inquilino della Casa Bianca ha lanciato un chiaro messaggio all’amministrazione Biden, che negli ultimi giorni per bocca del consigliere per la Sicurezza Interna John Kirby ha sminuito il fenomeno, sostenendo che non è stata rilevata alcuna attività anomala nei cieli del Nordest, che nessun avvistamento è stato dimostrato e che la maggior parte dei velivoli sono normali aerei con equipaggio. Trump invece lo ha ribadito: «Il nostro presidente e il nostro esercito sanno, ma tengono la gente in sospeso. Io non posso credere che si tratti di un nemico. Qualcosa di strano è in corso». E su questo, non c’è dubbio.
Dalla metà di novembre, è stato un crescendo di segnalazioni (almeno tremila) da parte dei residenti, delle autorità e dei giornalisti sul posto, comprovate da decine di video. Nelle immagini, si vedono orbs (ossia sfere brillanti di diverso colore), grandi come SUV o addirittura autobus secondo i testimoni, e velivoli con strane luci di posizione che si muovono nel cielo notturno, che lampeggiano o rimangono a lungo immobili. A volte, le telecamere hanno ripreso l’esatto momento in cui avviene il passaggio da una forma all’altra. Le sfere luminose sono state immortalate anche mentre apparentemente scompaiono dentro l’oceano. Le hanno osservate anche lo sceriffo della Contea di Ocean e l’inviato di NewsNation Rich McHugh. «Sono onesto, non credevo molto a questa storia. Ma l’esperienza della scorsa notte mi ha cambiato completamente», ha detto il reporter in diretta. «Quello che ho visto è stato più sofisticato di quello che immaginavo: penso che fossero 40 o 50 di questi velivoli. Uno degli agenti li ha visti immergersi nell’oceano. Un altro, che aveva fatto decollare un drone per seguirne uno, ha detto che è sfuggito facilmente all’inseguimento e si è dissolto nell’aria».
La presenza di questi oggetti- qualsiasi cosa siano- non è soltanto fonte di curiosità, ma causa anche molta preoccupazione. Innanzitutto perché, a detta degli inquirenti (le forze dell’ordine locali, ma anche FBI, Dipartimento della Sicurezza Nazionale, Servizi Segreti), questi presunti velivoli teleguidati da remoto mostrano capacità insolite: non emettono calore, si dileguano quando vengono avvicinati e possono volare per 6-7 ore di fila. Inoltre, avrebbero caratteristiche trans-mediali (cioè si muovono nell’aria e nell’acqua) e risulta impossibile identificare i canali radio delle loro frequenze- ergo, le normali strumentazioni anti drone non hanno alcun effetto. Tuttavia, secondo vari testimoni, interferirebbero con i normali segnali radio FM e provocherebbero black-out e alterazioni nel campo elettromagnetico. Allarma, poi, la loro presenza su infrastrutture sensibili, come l’Arsenale militare di Picatinny, la centrale nucleare di Salem, l’aeroporto La Guardia di New York. Persino lo spazio aereo della base USAF Wright-Patterson (nota per aver ospitato i rottami del famigerato UFO Crash di Roswell) è stato temporaneamente chiuso per colpa di questi intrusi. Ma sebbene non ci sia modo di fermare le loro incursioni, tutte le autorità coinvolte nelle indagini continuano a ripetere che questi mezzi sconosciuti non costituiscono una minaccia. Paradossale. A meno che- come ha dichiarato Donald Trump- la vera natura dei “droni” sia ben risaputa a chi deve conoscerla e l’alone di mistero serva solo per evitare di rivelare la verità. Ma quale verità?
Ci sono varie ipotesi, più o meno plausibili ma tutte inquietanti. La prima lega gli avvistamenti del New Jersey a quelli iniziati verso la fine dello scorso novembre su quattro basi militari statunitensi in territorio britannico, guarda caso quelle prescelte per ospitare le testate nucleari americane (progetto annunciato all’inizio dell’anno e riportato da vari giornali), da dove mancavano dal 2008. Il 14 novembre 2024, poi, è entrato in vigore un emendamento all’accordo in materia di energia atomica per motivi di difesa firmato nel 1958 tra Stati Uniti e Regno Unito, il quale autorizza le due nazioni a scambiarsi informazioni classificate (e non) oltre che equipaggiamenti nucleari. Proprio la data nella quale gli strani velivoli hanno cominciato a manifestarsi. Secondo questa versione, dunque, i droni (mezzi segreti del governo americano) sarebbero solo un diversivo: tutti gli occhi sono puntati su queste luci anomale, mentre gli aerei carichi di bombe atomiche decollano indisturbati verso la Gran Bretagna all’insaputa dell’opinione pubblica. Distratta da un fenomeno apparentemente inspiegabile, la popolazione non si rende conto del vero pericolo imminente: quelle testate dislocate in Europa potrebbero essere presto usate per lanciare un attacco atomico preventivo contro la Russia e scatenare la Terza Guerra Mondiale.
Altre fonti invece sostengono che la minaccia riguardi direttamente gli Stati Uniti: una “bomba sporca”, ossia un ordigno convenzionale contenente però materiale nucleare, forse russa o forse iraniana, si troverebbe nel New Jersey, Stato molto popoloso dal quale New York, Washington, Philadelphia- tutti possibili obiettivi di un potenziale attentato con conseguenze devastanti- distano poche centinaia di chilometri. I velivoli sconosciuti non sarebbero altro che droni ipertecnologici del governo di Washington in grado di individuare dall’alto tracce di materiale radioattivo: vanno avanti e indietro sulle principali arterie di comunicazione e sopra le abitazioni per scovare il nascondiglio del micidiale ordigno. A sostegno di questa teoria, c’è effettivamente una nota diramata nei giorni scorsi dalla Commissione per il controllo del Nucleare relativa alla scomparsa di materiale radioattivo (per la precisione, Germanio-68) che si trovava all’interno di una strumentazione medica spedita via nave: il container con cui veniva trasportato è però risultato danneggiato e vuoto quando l’imbarcazione ha attraccato in porto, guarda caso proprio un porto del New Jersey.
Molti esperti in ambito UFO, ad esempio Steven Greer, sono invece convinti che le incursioni di queste ultime settimane, testimoniate in contemporanea in varie parti del mondo, siano invece il preambolo di quella falsa invasione aliena di cui si sente parlare da decenni (nota anche come Progetto Blue Team), l’ultima carta che le élite utilizzeranno per seminare terrore tra la popolazione, convincere i cittadini del pianeta a rinunciare a tutte le libertà di cui ancora dispongono e imporre un regime di totale controllo in stile Nuovo Ordine Mondiale. Ecco allora entrare in gioco la tecnologia 3D, sviluppata nei laboratori militari (ma già disponibile anche a livello commerciale) che permette la creazione di ologrammi talmente sofisticati da sembrare veri. Si spiegherebbe così tutte le stranezze dei velivoli osservati: scompaiono nel nulla, non emettono calore, non si possono abbattere, si trasformano, sono silenziosi, entrano e escono dall’acqua… Possono fare tutto questo semplicemente perché non sono oggetti reali, ma immagini tridimensionali. A unire queste tre ipotesi, il presunto responsabile: ovvero il Deep State, che non vuole rinunciare alla sua agenda criminale e teme l’arrivo dell’amministrazione Trump, intenzionata a far tabula rasa. L’obiettivo del governo-ombra sarebbe dunque creare una grave emergenza (guerra, attentato terroristico o finta invasione aliena) perché con l’imposizione della legge marziale il cambio di consegne sarebbe congelato e Biden rimarrebbe in carica ad interim.
Resta poi l’ultima interpretazione del fenomeno: quegli oggetti anomali avvistati sempre più spesso ovunque- dall’Argentina al Giappone- sarebbero reali manifestazioni di una o più Intelligenze Non Umane– come ora si preferisce dire al posto delle parole Extraterrestri o ET. A dirlo è soprattutto chi sostiene di essere in comunicazione mentale e/o visiva con questi Esseri, insomma i contattati e i remote viewer. In Italia, Marina Tonini ritiene che gli oggetti in questione possano essere astronavi: tre anni fa, i suoi “amici” le avevano preannunciato la rielezione di Trump e che con lui ci sarebbero stati avvistamenti eclatanti. Le avrebbero indicato un’attesa lunga 40 mesi prima della loro manifestazione pubblica, termine che è scaduto esattamente lo scorso novembre. Il 2025- dice- “sarà un anno spaziale”. Anche i canalizzatori di Farsight, un gruppo di ricerca creato dal docente di Scienze Politiche Courtney Brown e basato sulla “visione a distanza”, sostengono che i tempi sono maturi e gli “ET buoni” hanno deciso di farsi vedere, senza più nascondersi, per mostrarsi al mondo in un momento cruciale nel quale il pianeta rischia di autodistruggersi con l’Armageddon nucleare. Così non ci spaventeremo quando interverranno per evitare la fine dell’umanità.
Quattro verità, nessuna verità. Anche perché gli scenari potrebbero essere intrecciati, sovrapposti e ancora più complessi. Intanto la questione resta aperta: i supposti droni continuano a presentarsi puntuali ogni notte sul New Jersey, altri si palesano qua e là su varie metropoli del mondo (incluse Mosca e Teheran), la paura tra la gente aumenta insieme alla confusione. Ma qualcosa di strano sta davvero accadendo, come ha detto Trump, qualcosa mai registrato prima, testimoniato in presa diretta da migliaia di cellulari e di telecamere sparse per il globo. Una insolita realtà sulla quale bisognerebbe comunque interrogarsi e non far finta di niente- qui in Italia la stiamo bellamente ignorando- per esigere risposte chiare. Come ha obiettato la conduttrice di un tg americano a John Kirby, è inaccettabile che un governo spenda miliardi di tasse in spese di difesa e poi non difenda la popolazione. Qualsiasi cosa si stia mostrando in modo così sfacciato e provocatorio nei nostri cieli merita più di una vaga ammissione di impotenza da parte di chi si è assunto il compito di governarci. E non dovremmo accontentarci nemmeno se nei prossimi giorni il fenomeno dovesse esaurirsi spontaneamente. Quello che forse in questo momento spera il governo di Washington, per non dover dare spiegazioni in ogni caso imbarazzanti, sia che quelli siano velivoli segreti americani (che hanno spergiurato di non avere) sia che siano velivoli non umani. Secondo il giornalista Ross Coulthart, tuttavia, questo non sarebbe altro che il preludio a qualcosa di ancora più straordinario: »Temo che in futuro- ha detto- guarderemo all’autunno 2024 come la quiete che ha preceduto la tempesta».