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«Una scoperta travolgente». Cosa ha trovato l’astronoma Villaroel?

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C’è qualcosa di molto grosso in arrivo. Qualcosa che potrebbe cambiare le carte in tavola nel gioco della disclosure nel quale siamo intrappolati ormai da molti anni. E a dare la spinta decisiva a quello che potremmo immaginare come un effetto domino (una rivelazione-bomba che fa crollare a catena tutto il sistema di segretezza e mistificazione costruito nel tempo dagli apparati governativi) potrebbe essere una donna, per l’esattezza l’astronoma Beatriz Villaroel. A far trasparire questa eccitante possibilità, è un video postato sui social da Dennis Asberg che ha suscitato grande interesse.

L’ASTRONOMA SPAGNOLA BEATRIZ VILLAROEL

Ma andiamo per gradi: chi sono i protagonisti di questo enigma? Dennis Asberg è un “cacciatore di tesori sommersi” che alcuni anni fa, durante una missione alla ricerca di relitti affondati nel Golfo di Botnia, si è imbattuto in una struttura insolita al largo della costa svedese, diventata poi famosa in tutto il mondo come “l’Anomalia del Mar Baltico”. Era il 2011. Le immagini sonar mostravano un oggetto quasi perfettamente tondo, con un diametro di 18 metri, alla fine di un solco lungo 300 inciso sul fondale marino, come se fosse il risultato di una “strisciata” di un oggetto caduto in mare dal cielo. L’anomalia, per la sua forma, ricordava l’iconico Millenium Falcon di Guerre Stellari. Il team, all’epoca, realizzò un documentario sulla misteriosa scoperta e sostenne che l’oggetto interferiva con le strumentazioni elettroniche. Molte le ipotesi formulate– dal relitto nazista alla formazione naturale, dal monumento di età neolitica al meteorite fino, ovviamente, all’UFO precipitato. Ma per mancanza di fondi, le indagini in seguito vennero sospese, lasciando l’interrogativo aperto.

UN COLLAGE DI IMMAGINI DELL’ANOMALIA DEL MAR BALTICO

Beatriz Villaroel è un’accademica spagnola, laureata in fisica e con un dottorato in Astronomia, attualmente assistente professore al Nordic Institute of Theoretical Physics (NORDITA) di Stoccolma, in Svezia. Nonostante la sua giovane età, ha già ottenuto vari premi e riconoscimenti internazionali ed è a capo del progetto VASCO, acronimo in inglese di “Le sorgenti che spariscono e appaiono in un secolo di osservazioni”. Focus dello studio,  sono appunto i corpi celesti presenti in immagini datate e poi spariti in immagini più recenti e altre anomalie del cielo. L’obiettivo è individuare fenomeni astrofisici insoliti e identificare i candidati più interessanti nella ricerca di intelligenze extraterrestri. Come la dottoressa Villaroel ha detto anche nel corso della conferenza di Torino organizzata da Luna Nova lo scorso maggio, le stelle non scompaiono. In alcuni casi, escluse altre possibili spiegazioni convenzionali, è rimasta come unica possibilità che certi oggetti fossero tecnologia non umana in orbita attorno alla Terra e questa ipotesi l’ha spinta ad approfondire le indagini alla ricerca di manufatti di provenienza extraterrestre. 

UNA DELLE “STELLE” ANALIZZATE DAL PROGETTO VASCO

Ecco dunque chi sono le due personalità di cui stiamo parlando. Ma cosa li lega? Bè, un progetto per scoprire cosa sia realmente l’Anomalia del Mar Baltico. Asberg ha avuto un ufficio all’Università di Stoccolma per progettare con la professoressa una nuova spedizione: dopo anni di pausa forzata, la ricerca è ripartita lo scorso giugno. Sulla nave, insieme a lui, c’erano anche ricercatori del gruppo francese Sigma2 3AF e della “Society for UAP Studies” americana: insieme, hanno raccolto un’ampia varietà di dati. Il 29 giugno 2025, nel salutare il ritorno della spedizione, la docente del NORDITA ha scritto su LinkedIn: «Nelle settimane (e mesi) a venire, lavoreremo intensamente per analizzare i dati, applicando un approccio guidato da ipotesi per esaminare tutte le possibili spiegazioni- sia naturali che artificiali (e, ovviamente, controllare se si tratta di un UFO schiantato).» Quindi, uno studio scientifico garantito dalla serietà delle persone coinvolte e dalla supervisione del NORDITA, i cui risultati sono attesi tra qualche mese.

I DUE PROTAGONISTI DI QUESTA VICENDA ANCORA DA COMPRENDERE

Eppure, già nei giorni scorsi, Asberg ha “lanciato” nel mare dei social quel messaggio che ha attirato l’attenzione di tanti addetti ai lavori e appassionati. Parlando in svedese, il cacciatore di tesori è apparso visibilmente scosso ed emozionato nell’annunciare una scoperta che lo ha lasciato senza parole e che non può ancora spiegare fino in fondo, anche se la rivelazione sembra imminente. Ecco dunque cosa ha detto: «Non posso dirvi tutto ora, non posso farlo per certe ragioni, perché deve essere presentato in forma scientifica, ma quello che posso dire è questo:  non sono mai stato tanto scioccato come lo sono oggi. Sia io che Beatriz ci sentiamo una stretta allo stomaco ora. Vi posso dire che adesso sappiamo cose che davvero poche, poche persone sulla Terra conoscono. Beatriz e alcuni altri hanno questi dati scientifici da condividere, ci stanno lavorando adesso per presentarli a livello internazionale in seguito». 

DENNIS ASBERG NEL VIDEO DIFFUSO SUI SOCIAL

Quindi una scoperta eclatante, qualcosa di cui pochissimi al mondo sono a conoscenza, ottenuta con dati oggettivi, riproducibili, incontrovertibili – come la scienza prevede. Ma di cosa si tratta? Dennis Asberg continua: «A quanto pare, stanno succedendo delle cose intorno a noi. E come ho detto poco fa, capisco perché questa informazione non dovrebbe arrivare all’umanità: è assolutamente incredibile. E ora… ora so di cosa si tratta  e vorrei potervi dire tutto subito. Non posso. Non mi è permesso. In effetti l’ ho chiesto a Beatriz… gliel’ho detto. Lei mi ha dato il permesso di dire questo: non posso dire di cosa si tratta in realtà, a parte il fatto che è stata fatta una nuova scoperta scientifica che scuoterà le cose per bene. E non sto scherzando, non è una cretinata… Questa è una cosa completamente nuova, anche se ci stanno lavorando da un po’. Ma si tratta di dati nuovi, di informazioni nuove, così incredibili che stento a credere che siano vere.»

LA CLAMOROSA SCOPERTA NON RIGUARDA L’ANOMALIA DEL MAR BALTICO. E ALLORA COSA?

Certo, se voleva stuzzicare la nostra curiosità, ci è riuscito perfettamente. Nel suo video, Asberg ribadisce più volte che la questione è tremendamente reale. Un mistero, fa capire, di vecchia data. «Una parte di me non riesce a credere che sia sempre stato così, forse per moltissimo tempo. E questo non ha nulla a che fare con l’oggetto del Mar Baltico, proprio nulla. Probabilmente si tratta di qualcosa di completamente diverso. Quindi so di cosa si tratta e ovviamente non ho paura, ma comunque… sono dannatamente prudente ora. Ecco perché mi sento come se fosse giusto condividere qualche elemento…  Ora sapete qualcosa, ma arriveranno altre informazioni,  ve lo prometto, ne arriveranno altre. Beatriz lo spiegherà lei stessa con parole sue. Ci vorrà un po’ di tempo; dobbiamo elaborarlo perché è… così travolgente. È completamente folle, è difficile da elaborare. A pensarci è come: “Okay, cosa? Wow. Wow. Ora capisco…”. Dovrete usare la vostra immaginazione, non posso entrare nei dettagli.»

IL POST DELL’ASTRONOMA VILLAROEL SU LINKEDIN

Cosa bolle in pentola? Non si tratta dell’oggetto sui fondali marini svedesi, questo è chiaro. Allora, cosa? Quale rivelazione può essere così sconcertante, così assurda, così sorprendente? Cosa ha scoperto la dottoressa Villaroel da “scuotere le cose per bene”? In un post del 12 luglio, l’astronoma aveva annunciato in modo sibillino una sua prossima pubblicazione:«Dopo due anni di silenzio, è stato accettato un nuovo articolo. Abbiamo guardato dove pochi hanno osato. E non abbiamo trovato nulla. Restate collegati». Un segreto assoluto. Cercando di capirne un po’ di più, ho contattato una mia fonte con grandi agganci all’interno della realtà accademica che mi ha dato una conferma importante: l’articolo non solo esiste, ma contiene informazioni davvero straordinarie. Pur non potendo svelare alcun dettaglio, il mio contatto (che ha già letto per via confidenziale l’articolo) ha affermato: «Questo studio manderà qualche shock wave (onda d’urto) nel mondo scientifico. In questo momento la dottoressa Villaroel è la persona chiave». Insomma, tutto fa pensare a un solo ambito di ricerca possibile, ossia quello della presenza aliena (o, come si preferisce dire oggi, delle Intelligenze non Umane) e a un punto di svolta radicale. Sarà davvero così? Presto lo scopriremo.

COSA HA SCOPERTO DI COSÌ STRAORDINARIO L’ASTRONOMA SPAGNOLA BEATRIZ VILLAROEL?

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