Prosegue anche questa domenica la trascrizione dell’ultima intervista rilasciata ad un tv italiana da Zecharia Sitchin. Come sempre, le frasi interrotte, i pensieri sospesi, le ripetizioni sono voluti: sono lo specchio fedele di quello che il grande scrittore deceduto nell’ottobre di un anno fa mi disse quel 13 maggio 2010.
GLI ALTRI STUDIOSI DI TESTI MESOPOTAMICI NON CONDIVIDONO LE SUE INTERPRETAZIONI…
<Molti studiosi… Se a qualcuno, di questa o di quella università, domandi se conoscono i libri di Sitchin, dicono:”Sì, sì, li conosco…”. “E che ne pensi?””Bè, il problema è che Sitchin tratta la mitologia come se fosse storia.” Nessuno nega, anzi ogni studioso sa che c’è un testo che contiene l’autobiografia di Enki che dice:”Quando mi sono avvicinato alla Terra, ho visto campi verdi, poi abbiamo ammarato nell’acqua, ho dato questi ordini e questi altri, di testare l’acqua, di berla, ho comandato di controllare i pesci, se si potevano mangiare…” e così via. Se chiedi loro: “C’è un testo simile?”, loro dicono:”Sì, c’è un testo così, del dio Enki e anche con altri nomi, sì, c’è. Ma è solo mitologia! Gli dei non sono reali. E il problema con Sitchin è che lui li considera reali!”. Il problema non è il testo: il testo è quello, non c’è dubbio. Se prendi le tavolette e sai leggerle, non c’è dubbio su quello che dice. E io, sì, affermo che se c’è un testo che dice: “Enki è arrivato sulla Terra”, allora per me Enki è arrivato sulla Terra! Io dico: è accaduto, è tutto reale. Io dico che questa non è l’immaginazione di qualcuno e questo (mostra la statuetta che ha in mano NdA) è come lui appariva… Certo, questa è una statuetta, ma lui era appariva davvero così! E’ un’immagine di quando era anziano, mentre quando arrivò era un uomo giovane…Ma poi invecchiò. Anche se un anno nostro equivale a 3600 loro. Per questo è nata l’idea, presso i Greci, che gli Dei fossero immortali. Io faccio questo esempio…Se ci fossero mosche qui, il papà mosca potrebbe dire al figlio mosca:”Vedi quest’uomo qui, il Signor Sitchin? Bè, è immortale, perché mio padre- continua la mosca- mio padre mi ha detto che suo padre si ricorda di Sitchin sempre nella stessa maniera…quel tipo è immortale!” Così papà mosca parlerebbe al figlio…Questa è l’idea di immortalità degli Dei: non è immortalità, è longevità. Vivono più di noi. Quando diciamo che noi viviamo un anno, che significa? Che il nostro pianeta fa un giro attorno al Sole. Per loro vale la stessa cosa: un’orbita è un loro anno, sì, però ci mette 3600 anni. Non dei loro, dei nostri! Quindi un’orbita è un anno: questa è la lunghezza dell’anno se vivi qui. Se vivi su Marte, è diverso…Se vivi su Nibiru, la durata è diversa ancora. Ma è sempre un anno.>
PERCHE’ E QUANDO GLI ANUNNAKI SE NE SONO ANDATI?
<Partirono più o meno l’ultima volta che il loro pianeta era vicino a noi. Fu allora che partirono e ci sono testi di cui ho parlato nel libro intitolato in inglese “La fine dei giorni” (in italiano “Il giorno degli Dei” NdA). Fu all’incirca nel 550 a.C. Partirono, ma due di loro restarono qua, vivi , oltre alla dea morta e di cui hanno trovato le ossa e di cui ho scritto nel mio libro che sta uscendo. Uno di coloro che rimase fu Marduk, il dio di Babilonia. Ma non rimase a lungo, perchè Babilonia cadde presto dopo una guerra e i Persiani entrarono in città e distrussero il grande tempio, lo Ziggurrat. Il primo ad entrare fu Ciro, il suo successore trovò solo rovine e il corpo di Marduk già giaceva immobile, conservato con oli da imbalsamatura. Quindi Marduk non sopravvisse, ma morì. Un altro dio invece non morì e non partì. Se vai in un luogo in Turchia vicino al confine siriano, un luogo chiamato Harran… Harran è la città da cui venne Abramo. Abramo era di Ur, poi andò ad Harran e da qui a Canaan . Ma la famiglia si fermò lì, dove poi Giacobbe avrebbe incontrato la futura moglie e dove Isacco sposò Rebecca, ad Harran. Dunque, ad Harran, che ho detto essere in Turchia vicino al confine siriano, nel tempio vennero trovate 4 lapidi con iscrizioni. Due della madre del Re- il nome è Adagupi- e due del re stesso che descrivono gli eventi. E dicono come il dio Sin-nar, figlio di Enlil- il cui simbolo è una mezzaluna- anche lui partì, ma poi subito ritornò…>
( Finisce il primo nastro e l’intervista si interrompe per qualche istante. Alla ripresa, Sitchin prosegue sull’argomento, ma lascia in sospeso questo racconto del dio Sin-nar e continua con un altro concetto)
<E’ una domanda importante: perchè se ne andarono? Se ne andarono perchè non erano contenti dell’Umanità. Se ne andarono perché nelle guerre tra di loro finirono con l’usare armi nucleari per distruggere il porto spaziale, da cui deriva il racconto biblico di Sodoma e Gomorra. Alcuni motivi sono scritti sulle tavolette, in cui si lamentano:”Ora so cosa ho fatto!” e io non riuscivo a capire cosa intendessero…Ma quando se ne andarono per sempre, lasciarono delle profezie, come quelle bibliche e persino nelle cosiddette profezie Maya…Ci sono immagini che mostrano un dio che mentre parte promette di tornare. Il medesimo dio in una cultura è chiamato in un modo, in un’altra con un nome diverso, ma è sempre lo stesso! Non c’è dubbio che gli Anunnaki promisero di tornare. Credo sia importante, però, dire alla gente, tramite i Media, come il tuo programma televisivo, che io ritengo sia stato fatto un grande male all’umanità, al suo futuro, al suo benessere, al pensiero umano mostrando tutte quelle immagini horror sugli Alieni. Arrivano e sembrano dei mostri, vengono per distruggerci… i remake di vecchi film come “La guerra dei Mondi” sono tutti catastrofisti, finisce la vita…Ma io dico: questi sono Esseri che – probabilmente non per motivi religiosi- decisero non solo di “crearci”, di farci come loro sotto molti aspetti, ma ci diedero anche la civiltà: ci hanno donato tutto quello che sappiamo, tanto che ora siamo arrivati al punto di poter andare nello spazio! Nella storia del Dio dell’Eden, nella Bibbia, si dice che l’uomo, grazie al serpente oppure no, ottenne la conoscenza, l’intelligenza, le informazioni… Dunque, ci hanno creato, ci hanno dato il sapere e la civiltà, ci hanno insegnato tutto quello che conosciamo, ci hanno fatto somiglianti a loro dentro e fuori, prendendo alcuni dei loro geni…Questa è la storia di Adamo ed Eva nell’Eden. Ma c’è un secondo incidente, la Torre di Babele: nella storia, l’umanità viene accusata di voler costruire una torre la cui cima può raggiungere il cielo. Questo è un altro modo per dire: una torre di lancio…Così quando vedo tutti questi film terrificanti, in cui gli Alieni vengono per distruggerci, in cui c’è la fine del mondo, in cui sono dei mostri, io mi spavento perchè temo che l’Umanità ne venga terrorizzata e così per la paura non si goda la vita, non faccia progetti, non costruisca più nulla perchè tanto sta arrivando la fine…Penso che sia sbagliato, perchè questi sono Esseri non troppo diversi da noi, solo molto più intelligenti visto che potevano viaggiare nello spazio fino a qui milioni di anni fa. E ci diedero la conoscenza, ci diedero tutto, persino alcuni loro geni! >
SABRINA PIERAGOSTINI
FINE TERZA PARTE