«È ragionevole credere ed affermare che gli Alieni esistono. Le loro esistenze non possono essere negate più a lungo, perché ci sono troppe evidenze dell’esistenza degli Extraterrestri e dei dischi volanti».
A fare questa perentoria affermazione, in un articolo pubblicato da Il Giornale il 30 agosto 1998, fu Monsignor Corrado Balducci[1]. Teologo, demonologo ed esorcista, negli ultimi anni della sua vita si era avvicinato al mondo dell’ufologia, diventando una autorità in materia e agli occhi di molti il rappresentante ufficiale del Papa sull’argomento UFO. Lo era davvero? In qualche occasione, Monsignor Balducci sostenne che la sua era solo una ricerca a titolo personale e che non parlava a nome del Vaticano, per poi però smentirsi. Secondo la giornalista italo-americana Paola Harris, nel corso di una conferenza svoltasi a Roma nel marzo del 2006, il religioso dichiarò infatti che la Santa Sede era molto interessata al fenomeno UFO e che proprio lui era stato scelto come portavoce in materia. In ogni caso, sembra improbabile che non abbia ricevuto una qualche forma di autorizzazione (anche ufficiosa) prima di affrontare pubblicamente – ospite in tv o ai più svariati convegni – un tema del genere.
L’8 ottobre 1995, ad esempio, partecipò ad una puntata di Speciale TG1 sugli UFO, condotta da Bruno Mobrici, che domandò a Monsignor Balducci la sua opinione sulla possibilità che gli Alieni fossero già in mezzo a noi. «Non si può più pensare: è vero, non è vero, sono veri o sono falsità, ci si crede o non ci si crede… No! Oramai ci sono varie considerazioni che fanno dire con certezza che l’esistenza di questi esseri c’è. Non si può dubitare. Magari si potrà dire che su cento fenomeni ce ne saranno… anche se si dicesse: 99 non veri e uno vero, c’è quell’uno che dice che certi fenomeni esistono. Quindi, questo è il primo problema, non è più… non rientra più nell’ambito della prudenza umana… dubitare… perché… la prudenza dice di essere prudenti, ma non di negare», rispose il teologo.
Per lui, una simile evenienza non costituiva alcun problema per la fede e non aveva implicazioni sotto il profilo della religione, anzi, aveva una perfetta giustificazione in chiave filosofica e teologica. «C’è un detto che risale ancora a secoli, secoli fa: “Natura non facit saltus”, la Natura non fa salti. Cioè, c’è il regno vegetale, il regno animale, il regno umano e il regno angelico – le uniche cose, i quattro regni che conosciamo. Tre sono naturali e li vediamo. Tra l’uomo, l’essere umano e l’angelo, eh… c’è un salto un po’ grosso da fare. (…) È verosimile che ci siano altri esseri, i quali abbiano un’anima, diciamo così, che è meno legata, meno subordinata al corpo e un’anima di questo genere è ovvio che può compiere progressi che noi, per quanto ne facciamo tanti in questi ultimi decenni, non siamo in grado di compiere.» Insomma, le altre creature nell’universo si troverebbero in uno stato intermedio tra quello umano e quello angelico e sarebbero molto più progredite di noi, anche spiritualmente.
Parlando con il giornalista Adriano Forgione, a margine di un convegno ufologico (“Civiltà aliene tra dubbio e ragione”) organizzato ad Ancona il 17 aprile del 1999, era stato ancora più esplicito nell’esporre le sue opinioni su Alieni e UFO. Nell’intervista, poi pubblicata dalla rivista UFO Network,[2] Padre Corrado Balducci spiegava che il suo interesse per quel tipo di fenomeni era iniziato nel 1959, quando si era avvicinato alla parapsicologia. A quei tempi, prevaleva la negazione di ogni tipo di esperienza che uscisse dal quotidiano, sia tra gli scienziati che tra i religiosi: erano solo sciocchezze. «Questo ha avuto i suoi riflessi anche in ufologia, legata ad altre tematiche di frontiera. Documentandomi, mi resi conto che la negazione generalizzata era frutto di un fanatismo senza logica. Qualcosa di vero deve esserci, anche ad usare solo il buon senso e, ragionevolmente, il fenomeno è innegabile. La critica rigida va contro il buon senso, perché va contro il valore della testimonianza umana. Negli ultimi anni le testimonianze di eventi ufologici sono aumentate a dismisura, eppure c’è ancora troppa gente che tende a minimizzare tutto a fandonia».
La reazione, negli ambienti vaticani, non fu delle migliori. Alcuni teologi lo rimproveravano di aver perso la testa dietro a mere fantasie. Ma Balducci aveva difeso la sua scelta con forza: « (…) è ora di smetterla con questo atteggiamento, perché se si continua così, si finirà per indebolire e distruggere il valore della testimonianza umana. È questo che mi preoccupa perché sulla testimonianza umana si basa sia la vita individuale di ciascuno di noi, sia la vita sociale, ma soprattutto la vita spirituale dei Cristiani, essendo la Rivelazione Divina un fatto storico testimoniato. La Rivelazione di Dio è infatti testimoniata attraverso gli uomini e i Vangeli. Se qualcuno crede alle testimonianze bibliche dei miracoli, deve ragionevolmente credere anche ai testimoni di eventi odierni straordinari.(…) È soprattutto la difesa della testimonianza umana il motivo per il quale ho deciso di interessarmi all’ufologia».
E in merito a loro, agli E.T., diceva: « (…) quando si parla di Extraterrestri, si deve pensare o ad esseri come noi oppure, preferibilmente, ad altri tipi di viventi, che ad una parte spirituale associano sempre una parte materiale, un corpo, sebbene in un rapporto diverso rispetto a noi umani terrestri». Creature superiori, che non escludeva avessero già interagito con l’umanità in epoche passate, come guide e protettori. «È arguibile che questi esseri, già da tempo, potrebbero esserci di protezione e di aiuto. Qualcuno ha anche avanzato l’ipotesi che alcuni disastri siano stati evitati grazie a loro», ruolo che potrebbero svolgere anche negli anni a venire. «In un futuro nemmeno tanto remoto, infatti, tali esseri potrebbero esserci di aiuto, specie nel nostro cammino spirituale», affermava Monsignor Balducci.
Erano dunque stati gli studi di parapsicologia a portare l’esorcista del Vaticano ad interessarsi di Oggetti Volanti Non Identificati in chiave extraterrestre. Un’accoppiata che ritorna nel curriculum di un altro sacerdote, titolare niente meno che di una cattedra di Psicologia clinica e Paranormologia presso l’Accademia Alfonsiana di Roma, che fa parte della Pontificia Università Lateranense. Cattedra istituita nel 1970 da Paolo VI, affidata a Padre Andreas Resch[3] e dai risvolti molto interessanti. Cosa si intende infatti per paranormologia? Nei suoi testi in lingua tedesca, Resch lo spiega così: è lo studio di tutti quei fenomeni di confine le cui strutture funzionali si distinguono- o sembrano distinguersi- dai processi naturali noti e dai modelli riconosciuti di interpretazione del mondo e dell’uomo. La paranormologia si occupa dunque di garantire l’autenticità dei fenomeni paranormali, ne descrive le modalità di manifestazione e cerca di individuare come essi eludano le leggi note e riconosciute, allo scopo di mettere in luce leggi nuove.[4] Rientrano dunque nel suo campo di indagine la parafisica (dall’alchimia alla telecinesi), la parapsicologia (quindi telepatia, chiaroveggenza, trance…), la parapneumatologia (ad esempio, possessione diabolica, reincarnazione, teofania) e la parabiologia che si interessa di guarigioni miracolose, stigmate ma anche di esobiologia- ovvero, vita non terrestre.
Ma Padre Resch si è occupato anche di UFO? Sì. Anzi, stando alle sue stesse parole, sono stati materia di insegnamento quando era docente all’Alfonsiana. Lo ha ammesso nel 2004, durante un’intervista concessa a Roberto Allegri, giornalista, scrittore e collaboratore del settimanale Chi e della rivista Il Faustino, dove l’articolo in questione è stato pubblicato. «Certi studiosi cattolici attaccano spesso i fenomeni paranormali e chi si dedica alla ricerca su questi temi. Ma sbagliano. I fenomeni paranormali, quelli autentici, sono importanti. Aiutano a capire che il mondo sensibile, quello che vediamo e che tocchiamo, quello studiato dalla Scienza empirica, è solo una piccola parte della grande realtà dell’uomo e della Creazione», diceva Padre Resch, che parlava di sé come l’unico docente al mondo ad aver introdotto questo genere di studi in una università cattolica, anzi, in una università pontificia. Un scienziato, oltre che un religioso, eppure nel corso della sua lunga attività di studio e di insegnamento si era reso sempre più conto che «…l’uomo non potrebbe sopravvivere soltanto con ciò che si può verificare scientificamente. Esistono dei fenomeni inspiegabili che sono parte essenziale della vita dell’uomo e di questi si deve prendere atto. Vanno studiati, approfonditi, ma non messi da parte se non si trova per loro una spiegazione soddisfacente». Illustrando il suo approccio a tali argomenti, che lo aveva portato ad ampliare il campo di ricerca ad ogni fenomenologia, aveva ammesso il suo interesse per l’ufologia, ambito che gli aveva provocato non pochi problemi.
«Anni fa, un giornale americano scrisse che io, con i miei corsi, preparavo i missionari per l’incontro con gli Extraterrestri. L’articolo suscitò un putiferio. In Vaticano arrivarono moltissime lettere indignate e i miei superiori mi chiesero delle spiegazioni. Con molta semplicità, dissi loro che il mio lavoro consisteva anche nel trattare l’ufologia e le teorie che spiegavano come prendere contatti con gli Alieni. (…) L’ufologia è un argomento di attualità e i giovani studenti ne sono attratti. Ed è molto meglio informarli con obiettività e serietà che rispondere alla loro curiosità con una proibizione».
Incuriositi, abbiamo scritto una email a Padre Resch, oggi ultraottantenne. Da molti anni vive in Austria, dove continua i suoi studi all’interno dell’istituto di ricerca Imago Mundi e promuove la divulgazione di queste tematiche con la casa editrice che prende il suo nome. Ha gentilmente accettato di rispondere ad alcune domande. Innanzi tutto, ha spiegato perché quel corso universitario oggi non esiste più. «Il corso di Paranormologia è terminato con me, prima di tutto perché non c’è alcun docente, anzi, non c’è proprio nessuno che voglia affrontare questi argomenti e anche i vertici non vedevano la necessità di andare avanti, sebbene questa tematica fosse attuale». Poi Padre Resch ha confermato le difficoltà che, ai suoi tempi, ha dovuto superare. «In Vaticano sono stato addirittura denunciato due volte per false dottrine. Malgrado abbia potuto concretamente smontare le accuse – ad esempio, per quanto riguardava la reincarnazione – alcuni miei colleghi erano più che irritati e avrebbero gioito se fossi stato cacciato. Ma alla fine i miei superiori sono stati dalla mia parte». E pur evitando una risposta articolata in merito agli Oggetti Volanti Non Identificati e su cosa ritiene che siano veramente (“Per quel che riguarda gli UFO, finora non me ne sono potuto dare una ragione”, le sue uniche parole), in merito agli Alieni ci ha scritto: «La possibilità che esistano degli esseri extraterrestri e che siano simili a noi deve restare fondamentalmente aperta, così come la loro redenzione». Fratelli cosmici, che voci insistenti affermano essersi già messi in contatto con i successori di Pietro.
[1] Corrado Balducci (1923-2008), dopo gli studi teologici superiori presso la Pontificia Accademia Ecclesiastica di Roma, per molti anni è stato esorcista dell’Arcidiocesi di Roma. In seguito ha ricoperto funzioni di rilievo presso la Congregazione per la Propagazione della Fede, divenuta in seguito Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli.
[2] L’articolo Esistono altri esseri intelligenti a firma Adriano Forgione comparve su UFO Network– n. 3/4 (Luglio – Agosto 1999).
[3] Andrea Resch è nato a Collepietra, in Alto Adige, nel 1934. Entrato nell’Ordine dei Redentoristi nel 1955, ha preso i voti nel 1961. Si è laureato in teologia all’Università di Graz; ha poi conseguito una laurea in psicologia e filosofia all’Università di Friburgo. Fino al 2000 è stato docente dell’Accademia Alfonsiana. Nel 1974 ha fondato la casa editrice Resch-Verlag e ad Innsbruck, sua attuale residenza, ha creato l’Istituto delle frontiere della Scienza. È stato segretario generale di Imago Mundi, società cattolica di Parapsicologia dotata di un ricchissimo archivio su apparizioni, miracoli, telepatia, bilocazioni e così via. Ha pubblicato svariati testi inerenti alla psicologia e alla parapsicologia, tutti in lingua tedesca.
[4] Vedi Esperienze Paranormali di AA.VV., a cura di Paola Giovetti, Edizioni Mediterranee, 1990.