“È uno dei casi più importanti degli ultimi 15 anni”. Non ha dubbi Vladimiro Bibolotti, presidente del Centro Ufologico Nazionale, nel commentare un avvistamento che ha coinvolto sulle Alpi Apuane una coppia di coniugi. La vicenda risale alla scorsa primavera, ma è diventata di dominio pubblico solo sabato 11 ottobre, proprio nel corso del 3° Congresso Internazionale organizzato a Roma dal Cun .
NELLA GRAFICA, L’IMMAGINE SIMBOLICA DI UN DISCO VOLANTE
A vedere quell’oggetto volante a dir poco anomalo sono stati, la notte del 5 aprile, marito e moglie, entrambi sulla quarantina e residenti in un comune della provincia di Massa. Verso le 23, i due stavano tornando a casa dopo una cena in famiglia. Il bimbo piccolo dormiva sul sedile posteriore: una tranquilla serata come tante, insomma. Ma all’improvviso, l’uomo alla guida ha notato una intensa luce blu illuminare, ad intermittenza, la cancellata di un’edicola votiva ai lati della strada, appena dopo una curva.
Neanche il tempo di comprendere il perché di quello strano bagliore ed ecco che davanti all’auto si è materializzato un disco volante– di color blu elettrico- sospeso a circa 5 metri da terra e a non più di 10-15 metri di distanza dai due testimoni sbigottiti. Marito e moglie l’hanno visto bene. Secondo l’uomo, sembrava un grande anello splendente, abbacinante, che ruotava su se stesso; la donna lo ha paragonato ad un “tagadà”, la giostra che ai Luna Park e alle feste paesane attrae proprio per le sue luci e il movimento rotatorio vorticoso.
In ogni caso, la vista di quell’oggetto strabiliante ha spaventato a morte i due che con un’accelerata si sono allontanati rapidamente dal luogo. Fatti alcuni metri, l’uomo si è fermato ed è sceso dall’auto per controllare a distanza di sicurezza la situazione, ma dell’UFO nessuna traccia: era sparito. All’indomani, è andato dai carabinieri a denunciare l’accaduto ed ha compilato l’apposito modulo . Ha fornito una descrizione sommaria dell’evento, il luogo, l’orario e ha persino fatto uno schizzo di quell’OVNI. Tutto secondo la procedura, in base alla quale ora la pratica è già stata trasmessa al Reparto Generale Sicurezza dell’Aeronautica Militare.
SONO MIGLIAIA GLI AVVISTAMENTI UFO REGISTRATI IN ITALIA
È in buona compagnia, accanto ad altre centinaia di segnalazioni. Sono 445 i casi ritenuti inspiegabili – o comunque non riconducibili a cause naturali od a mezzi aerei conosciuti- conservati in quell’archivio ufficiale dal 1973 ad oggi. Quei dossier, da poco declassificati, sono stati recentemente pubblicati. Ma gli avvistamenti sui quali il Centro Ufologico Nazionale ha indagato sono molto più numerosi: in circa mezzo secolo di attività, sono stati 12.365. Il più primo caso risale addirittura al 1901, quando di sicuro volavano ben pochi mezzi aerei convenzionali.
Vladimiro Bibolotti e Roberto Pinotti, segretario del CUN e figura storica dell’ufologia italiana, hanno spiegato nel dettaglio la tipologia dei vari avvistamenti. Sorprende scoprire che tra quelle migliaia di UFO osservati nei cieli italiani- a diverse quote- 368 sono inquadrabili nella categoria “incontri ravvicinati del terzo tipo”: insomma, oltre alle astronavi, sarebbero stati osservati anche i loro equipaggi. Una piccola, ma significativa percentuale di casi riguarda poi misteriosi oggetti volanti visti muoversi a pelo d’acqua o immergersi in laghi e mari: i cosiddetti USO (Unidentified Submerged Objects) ammontano in tutto a 133. Non ci facciamo mancare niente…
SABRINA PIERAGOSTINI