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Missione Antartide. Alla ricerca delle prime forme di vita.

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 Missione Antartide. Nei prossimi giorni, un team di scienziati britannici raggiungerà il Polo Sud con un obiettivo preciso: essere i primi ad analizzare l’acqua più antica della Terra, conservata in uno dei 387 laghi ghiacciati sotterranei del Continente Bianco.

L'antartico

La squadra inglese tenterà l’impresa nel lago Ellsworth. E non sarà certo semplice: una trivella dovrà penetrare per i circa 3mila metri di ghiaccio che lo ricoprono. Sotto questa spessa e resistente coltre, dovrebbero trovarsi sigillate semplici forme di vita rimaste inalterate per un  lasso di tempo calcolato tra i 150mila e 1 milione di anni. Con filtri speciali, verranno poi prelevati campioni di sedimenti dal fondo del bacino, facendo estrema attenzione, al fine di evitare ogni genere di contaminazione.

L’analisi di questa “acqua primordiale” e dei batteri che in essa vivono rivelerà- dicono i ricercatori della British Antarctic Survey e del Centro di Oceanografia Nazionale, impegnati in questa missione insieme ad altre 8 università del Regno Unito – quali sono stati i primi organismi ad aver abitato il nostro pianeta. Ma non solo: ci aiuteranno anche a capire come sia possibile che la vita si sia mantenuta in un ambiente così estremo e svantaggioso come un lago coperto da 3 chilometri di ghiaccio: dunque senza luce, a temperature molto basse e senza ricambio di ossigeno. Condizioni proibitive che potrebbero ripetersi in chissà quanti altri pianeti della galassia e nei quali, dunque, potrebbero comunque esistere esseri viventi- seppur in forma unicellulare…

Un microorganismoUn simile esperimento è già stato pianificato da un’equipe russa in un altro lago sotterraneo dell’Antartide, quello di Vostok. Ma problemi tecnici hanno dovuto far rinviare- di anno in anno- il tentativo. Ora è la volta degli Inglesi. I tempi previsti sono però piuttosto lunghi, visto che i primi risultati sono attesi non prima dell’autunno del 2012. I ricercatori trascorreranno dunque il prossimo anno in questa landa desolata, ad una temperatura media di -25 gradi, in uno dei luoghi più freddi e ventosi  del mondo. Ma sono convinti che ne varrà la pena. Le aspettative infatti sono molte. Il Professor  Martin Siegert,dell’Università di Edimburgo- uno delle menti  del programma- afferma: “Da almeno 15 anni siamo programmando l’esplorazione di questo mondo segreto. Solo oggi però abbiamo raggiunto le conoscenze e la tecnologia sufficienti per scavare nel profondo ghiaccio antartico e per raccogliere i campioni senza contaminazioni e senza rischi per l’ambiente primigenio che andiamo ad analizzare”.

Là sotto, dicevamo,  gli scienziati ipotizzano la presenza di una “popolazione relitta“, sopravvissuta solo qui, grazie al suo isolamento perfetto, per centinaia di migliaia di anni. Sperano addirittura di trovare proprio i primi microorganismi  comparsi sulla faccia della Terra. Sarà, insomma, come fare un viaggio a ritroso nella Storia del nostro pianeta fino alle sue origini. Ma nessuno sa, realmente,  cosa nuota nelle profondità dell’Antartico. Dalle acque del Lago Ellsworth  rimaste immutate per intere ere geologiche potrebbero anche spuntare forme di vite finora sconosciute. Insomma, aspettiamoci delle sorprese

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