Leggere nel pensiero e predire il futuro: insomma, telepatia e precognizione. Fenomeni privi di fondamento per la scienza e per la maggior parte di noi. La prima e più semplice dimostrazione? Se davvero qualcuno possedesse capacità del genere, le userebbe per vincere al superenalotto oppure al casinò. Bè, un gruppo di ricercatori ha mostrato che si può fare: si possono guadagnare parecchi soldi proprio grazie a queste doti di preveggenza.
SI PUÒ DAVVERO PREVEDERE IL FUTURO?
L’esperimento in questione ha preso in esame la fondatezza del cosiddetto remote viewing, ovvero la possibilità di vedere nella propria mente cose, fatti o persone lontane nello spazio e/o nel tempo. Un classico esempio di percezioni extrasensoriali (espresse dalla sigla inglese ESP) ritenute generalmente una sciocchezza, ma utilizzate da un gruppo di ricercatori americani per anticipare l’andamento della Borsa. I risultati sono stati pubblicati in articolo accettato dalla rivista Journal of Scientific Exploration. Il titolo: “Predizioni dei mercati finanziari utilizzando la visione remota associativa ad opera di soggetti inesperti.”
Lo studio è stato condotto all’interno di un progetto in un corso di scienze presso l’ Università del Colorado. I 10 partecipanti – 9 studenti e un professore- erano privi di qualunque esperienza in materia Per prima cosa, due immagini “bersaglio” visivamente ben distinte sono state selezionate all’interno di un certo numero di scene ed oggetti diversi. Lanciando una monetina, si è stabilito quale dei due target avrebbe simboleggiato il segno positivo in borsa e quale invece il segno meno. Poi le due immagini-obiettivo sono state sigillate in due buste da un soggetto indipendente, in modo da influenzare il meno possibile l’esito dell’esperimento.
A distanza di qualche giorno, ai partecipanti è stato chiesto di “vedere” a distanza una delle immagini preselezionate, la cui identità sarebbe stata loro rivelata all’inizio della successiva sessione di remote viewing. Ognuno di loro aveva 5 minuti di tempo a disposizione per descrivere su un foglio, con uno schizzo, l’immagine che sarebbe stata loro mostrata in seguito. Poi, i giudici comparavano ogni sessione ai due target , selezionando quello che sembrava più centrato.
IL REMOTE VIEWING PERMETTEREBBE DI VEDERE A DISTANZA, NEL TEMPO E NELLO SPAZIO
Se si riteneva che la maggioranza delle sessioni dei 10 osservatori a distanza descriveva in modo più accurato l’oggetto simbolo del segno più, lo si interpretava come una previsione che il Dow Jones Industrial Avarage (DJIA), il giorno successivo, avrebbe chiuso in positivo. Al contrario, se si considerava meglio descritto l’oggetto simbolo del segno meno, ciò implicava una chiusura in negativo. La mattina dopo, venivano acquistate opzioni DJIA in base alle previsioni; poi, appena prima della chiusura dei mercati, venivano rivendute, verificando se c’era stata una perdita o un guadagno.
Gli autori dell’esperimento- Christopher Carson Smith, Darrell Laham e Garret Moddel, del dipartimento di Ingegneria Elettrica, Computer ed Energia dell’Università con sede a Boulder- hanno ripetuto questa procedura per sette volte. E tutte le sette volte, le predizioni di quei remote viewer improvvisati si sono rivelate esatte e alla fine hanno prodotto un bel gruzzoletto, come spiegano gli stessi tre ricercatori.
“Per quanto riguarda i risultati finali, da un iniziale investimento di 10 mila dollari, ne abbiamo guadagnati approssimativamente 16 mila, con un totale di 26 mila dollari alla fine della 5° prova. I primi 5 test sono stati condotti in giorni di grandi oscillazioni sui mercati, dunque i potenziali margini di guadagno erano notevoli. Le prove 6 e 7 si sono verificate in giorni di piccoli scambi e quindi, nonostante le corrette previsioni, si sono prodotte limitate perdite a causa del meccanismo delle opzioni.
Un problema di tempistica nella transazione durante la prova 7 ha prodotto una perdita monetaria di circa 12 mila dollari. Ma è importante sottolineare che ciò è accaduto nonostante la previsione in sé fosse stata esatta. (Senza quell’errore, alla fine del progetto il denaro contante sarebbe ammontato a 38 mila dollari, con una resa di quasi il 400 per cento dell’investimento nel giro di due settimane.)”
Insomma, anche se alle prime armi con i poteri extrasensoriali, i partecipanti all’esperimento ci hanno preso, eccome! Di certo ben oltre quello che le coincidenze possano giustificare. Lo studio ha così concluso che la visione remota “appare essere un metodo ragionevolmente accurato per predire il futuro di risultati binari… Essa ha plateali implicazioni sul modo nel quale noi consideriamo il tempo e sulla nostra capacità di percepire il futuro.”
L’ESPERIMENTO HA FRUTTATO QUALCHE MIGLIAIO DI DOLLARI…
Questa, però non è la prima volta che qualcuno fa soldi con l’ESP. Lo stesso articolo espone alcune vicende avvenute in passato, incluso uno studio condotto da un pioniere della visione remota, il ricercatore Hal Puthoff. Nel 1982, anche lui si mise alla prova per 30 volte per anticipare i risultati finali del mercato dei futures dell’argento. L’esperimento fruttò oltre 250 mila dollari agli investitori.
Di quella somma, Puthoff ottenne il 10 cento, un po’ più di 25 mila dollari, che utilizzò per finanziare una nuova Scuola Waldorf ( basata sugli insegnamenti di Rudolph Steiner) . Nello stesso anno, anche Russel Targ e Keith Harary, sempre usando questa visione a distanza, riuscirono a predire i futures dell’argento: si intascarono 120 mila dollari. Non male. Forse dovremmo incominciare a fare un po’ di pratica anche noi…
SABRINA PIERAGOSTINI