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L’America? L’hanno scoperta i Cinesi…

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Povero Cristoforo Colombo. Spodestato dai Vichinghi, da Romani, dai Fenici. E ora, anche dai Cinesi. Secondo un ricercatore americano, sarebbero stati i marinai del Celeste Impero i primi non solo ad arrivare nel Nuovo Continente, ma anche ad intrattenere uno stretto rapporto con le popolazioni indigene. Il navigatore genovese non avrebbe scoperto un bel nulla, arrivando secoli e secoli dopo.

I SIMBOLI INCISI INTERPRETATI COME ANTICHI  PITTOGRAMMI CINESI

I SIMBOLI INCISI INTERPRETATI COME ANTICHI PITTOGRAMMI CINESI

A riscrivere da capo la storia sarebbero dei pittogrammi incisi sulle rocce in Arizona, New Mexico, Utah, California e Nevada. Segni e simboli che John Ruskamp, un ricercatore dilettante appassionato di epigrafia, con l’aiuto di un esperto di antico cinese, ha interpretato come parole scritte nella scrittura in uso alla fine della dinastia Shang e all’inizio di quella Zhou. Prova, a suo dire, che tra il 1000 e il 500 a.C.  gli esploratori orientali erano già arrivati fin qui, nel sud degli attuali Stati Uniti.

Sono un’ottantina  i pittogrammi che testimonierebbero un’interazione tra i Nativi Americani e i visitatori d’Oltre Oceano (quello Pacifico, in questo caso). In particolare, nelle iscrizioni scolpite nel Petroglyph National Monument di Albuquerque, Ruskamp ha letto la descrizione di un’offerta votiva in onore del re Da Jia, della terza dinastia Shang, consistente nel sacrificio di un cane. “Da notare che la scrittura di questi simboli è conforme con la sintassi in uso negli antichi documenti rituali cinesi e il sacrificio di cani era molto diffuso nella seconda metà del II millennio a.C. in Cina”, ha affermato l’uomo.

In passato, gli accademici avevano già ipotizzato contatti tra le popolazioni dei due continenti- Asia ed America- attraverso lo Stretto di Bering, dopo il ritrovamento in Alaska di piccoli oggetti in bronzo databili al VI secolo dell’era cristiana. Quei manufatti proverrebbero da Cina, Corea o Jakuzia ed apparterrebbero ad una cultura chiamata Birnik, dedita da entrambi i lati dello stretto alla caccia alla balena. Ma la teoria di Ruskamp va molto oltre. Ritiene infatti che i Cinesi siano giunti in America almeno 2500 anni fa e non per sporadiche missioni, ma per veri e propri stanziamenti.

IN QUESTI SEGNI, SAREBBE SCRITTA L'OFFERTA RITUALE AL RE

IN QUESTI SEGNI, SAREBBE SCRITTA L’OFFERTA RITUALE AL RE

Lo proverebbero anche altre iscrizioni sempre con pittogrammi di epoca  Shang. In una, in particolare, si leggerebbero le parole “insieme per 10 anni”, che proverebbero una lunga permanenza sul territorio. “Qui l’intenzione dell’antico autore sembra quella di documentare un evento, piuttosto che di lasciare un messaggio”. Ovviamente, il ricercatore è convinto che i petroglifi siano autentici. Non solo per la presenza di una patina sulla roccia che garantisce la loro antichità, ma anche perché questa scrittura in uso millenni fa è stata a lungo dimenticata: la sua riscoperta risale al 1899. Tutto ciò renderebbe molto improbabile l’azione di falsari.

La ricerca è stata esposta in un libro e un articolo sottoposto alla revisione tra pari. Anche se già molti storici ed archeologi hanno espresso forte scetticismo su tale interpretazione, altri invece la stanno prendendo in seria considerazione. Secondo il giornale Epoch Times, ad esempio, tra i sostenitori c’è David Keightley, esperto di Civiltà Neolitica Cinese all’Università della California a Berkley: è stato lui ad aiutare il ricercatore dilettante nella traduzione. Ma anche Michael Medrano, a capo della Divisione Risorse del Petroglyph National Monument, è possibilista. “Queste immagini non sono direttamente associabili a gruppi tribali locali”, ha ammesso.

SABRINA PIERAGOSTINI

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