Si chiama Tim Taylor ed è un ingegnere aerospaziale che ha lavorato a una quarantina di missioni della NASA e a 80 operazioni spaziali militari per il Dipartimento della Difesa americano. Insomma, a quel genere di operazioni classificate che riguardano l’impiego di satelliti a scopo di sorveglianza o l’utilizzo di tecnologie sperimentali che ufficialmente non esistono (magari provenienti da retro ingegneria…), pagate con fondi neri. In questa sua attività, avrebbe interagito con la realtà aliena tanto da vicino da sentire di essere guidato da Intelligenze non Umane: sostiene che le sue scoperte scientifiche arrivino da una fonte di ispirazione superiore. È chiaro che stiamo parlando di una figura-chiave di questo movimento di disclosure in atto. Eppure, nessuno ha mai sentito parlare di lui finora. Non ci sono sue interviste sul web. A fatica, si trovano due foto- sempre le stesse. Tim Taylor sembra un fantasma…
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A parlare di lui e del suo ruolo centrale nella comprensione del fenomeno UFO sono stati, negli ultimi tempi, Diana Pasulka, professoressa di Studi Religiosi all’Università della Carolina del Nord, e Chris Bledsoe, un imprenditore che afferma di essere in contatto con UFO ed entità non umane. La docente ha parlato di Taylor nel suo libro “American Cosmic: UFOs, Religion, Technology”, usando però uno pseudonimo, Tyler D. Solo di recente ha rivelato la reale identità dell’uomo di scienza che l’avrebbe “iniziata” al mistero che si nasconde dietro a questi oggetti non identificati in movimento nei nostri cieli. Taylor- racconta Diana Pasulka- l’ha portata, completamente bendata per non farle riconoscere la zona, nei luoghi di incidenti UFO; l’ha presentata a importanti personaggi del mondo dell’Intelligence; le ha rivelato la natura spirituale del fenomeno parlandone in termini esplicitamente religiosi.
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Che è poi il nuovo trend delle rivelazioni alle quali stiamo assistendo ultimamente. C’è stato, infatti, un netto cambio nella narrativa ufologica, una svolta che sta portando a identificare questi enigmatici visitatori non tanto in creature iper tecnologiche provenienti da altri sistemi stellari, ma piuttosto in esseri extra dimensionali che da sempre coesistono ed interagiscono con noi sul nostro pianeta. E Tim Taylor ne è un convinto assertore. Anni fa, l’ingegnere si presentò a casa di Chris Bledsoe dopo che l’uomo aveva reso pubblica la sua esperienza straordinaria. Eccola… Nel 2007, l’imprenditore stava vivendo un momento drammatico: aveva perso tutto per una crisi finanziaria e soffriva di una grave malattia cronica. Un giorno, era andato a pescare con il figlio, allora adolescente, e con tre suoi dipendenti. Preso dallo sconforto, Bledsoe si era appartato nella boscaglia e in lacrime aveva supplicato l’aiuto di Dio. In quell’istante, gli sarebbe apparso un UFO. Poi, un vuoto di 4 ore durante il quale figlio e amici lo davano per disperso. Da quel “missing time”, Bledsoe sarebbe ricomparso incredibilmente guarito.
E da quel giorno, la sua vita sarebbe cambiata per sempre: oltre a sperimentare continui contatti e avvistamenti di astronavi aliene, l’uomo dice di aver anche ricevuto la visita di una misteriosa entità femminile-chiamata da lui semplicemente “The Lady”, La Signora- che lo avrebbe invitato a condividere la sua testimonianza ovunque anticipandogli anche eventi futuri. Negli Stati Uniti, Chris Bledsoe è ora una celebrità, contesa dai vari programmi e podcast sul web. Il suo libro “UFO of God” (“UFO di Dio”) è un best-seller. In una delle sue ultime interviste online, ha dichiarato: «Tim è un fantasma, è il tipo con cui tutti vorrebbero parlare ma che non incontrerà nessuno. In effetti, l’intera comunità ufologica muore dalla voglia di conoscerlo, incluso mezzo governo. Ma lui è un fantasma. L’ho presentato io a Diana Pasulka. Diana ha scritto nel suo libro di essere andata in Vaticano con lui. Alla NASA lo conoscono come “Il Drago”. La postazione di controllo dove lui lavorava durante i lanci delle missioni è detta “La console del drago”. Quindi è lui al comando. È nel National Reconnaissance Office, che è l’Aeronautica della NASA, nella CIA e in altro ancora. Ha un intero gruppo di badge identificativi attaccati al collo: uno dice Area 51, Camp Dave, dove può entrare ovunque voglia e gestisce i lanci. Okay, questo è quello che fa».
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Da Bledsoe, Taylor ha voluto sapere tutti dettagli sul suo contatto privilegiato con la Signora (che ha detto di essere stata chiamata, in passato, anche Hathor – insomma, la dea dell’amore, della bellezza e della maternità nell’Antico Egitto). Secondo alcuni addetti ai lavori, Tim Taylor alias Tyler D. avrebbe preso parte a ricerche super-segrete su sistemi di propulsione che sfidano la fisica convenzionale. Sarebbe così entrato in contatto con “materiali esotici”, come si definiscono i frammenti provenienti da oggetti non identificati esplosi o precipitati al suolo. Poi però, dopo molti anni di lavoro come ingegnere aerospaziale, Taylor ha lasciato la NASA per diventare imprenditore in ambito biomedico: ha fondato Endius, un’azienda specializzata in innovazioni nella chirurgia spinale, e detiene ben 13 brevetti relativi a interfacce neurali, impianti spinali e strumenti chirurgici. A prima vista, sembra un imprevedibile cambio di carriera. Strano, sì, ma non troppo. Non è il primo ricercatore aerospaziale di alto livello che passa alla biotecnologia e alle interfacce neurali. Forse- dicono i ben informati – “Il Drago” stava già studiando le interazioni delle NHI con gli esseri umani a livello di coscienza e ha semplicemente fatto lo step successivo: ora lavora sul potenziamento della psiche umana grazie a una tecnologia avanzata.
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Il punto più rilevante della questione è che Taylor – racconta la dottoressa Pasulka- ritiene che a guidarlo verso le scoperte che potrebbero cambiare il nostro futuro sia stata un’entità superiore. Non una voce interiore o una guida spirituale, ma qualcosa di più intrigante: parla di improvvisi “download di conoscenza”, momenti in cui le idee appaiono nella sua mente già completamente formate. Chi conosce la storia di Nikola Tesla, ricorderà che il genio balcanico (inventore della corrente elettrica alternata, del telecomando, della lampada fluorescente…) affermava praticamente la stessa cosa: le sue invenzioni si presentavano, precise in ogni dettaglio, nella sua testa come per illuminazione divina. Come è possibile? Secondo Tim Taylor, esisterebbero intelligenze benevole- fuori dal tempo come noi lo intendiamo- che in questo modo aiutano l’evoluzione dell’umanità suggerendo nuove idee ed intuizioni alle persone giuste nel momento giusto. Affermazioni che non sembrano confacenti a uomo di scienza, ma piuttosto a un credente.
Eppure, ci stiamo abituando a vedere questa contaminazione, o meglio questa sovrapposizione di piani: ormai, quando si parla di UFO/UAP e di intelligenze non umane, il discorso diventa spesso esoterico, se non del tutto soprannaturale. Forse Tyler D. è entrato in contatto con un sapere sempre negato e tenuto nascosto- quello che connette il mondo della coscienza, il nostro IO più profondo, con queste entità non umane con le quali si può comunicare telepaticamente (come fanno gli psionici di cui ha parlato il whistleblower Jake Barber), con la meditazione profonda (esperienza diretta di Andrea Lani, anche lui ingegnere aerospaziale) o persino tramite la preghiera (il metodo utilizzato da Bledsoe per evocare le NHI). Non è una novità: sappiamo che per decenni la CIA ha condotto sperimentazioni per addestrare persone con doti particolari nel remote viewing – la visione a distanza – per viaggiare con la mente nello spazio e nel tempo, ma anche per comunicare con creature extraterrestri. Insomma, sciamani dei tempi moderni.
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L’esperienza di Chris Bledsoe è significativa. I suoi contatti- quasi quotidiani, su richiesta, tanto che ormai centinaia di persone hanno assistito insieme a lui alla manifestazione di luci pulsanti nel cielo- sono di natura spirituale. Non esita a definire “angeli” gli esseri di luce che interagiscono con lui. Più che incontri ravvicinati del quinto tipo, le sue sembrano visioni mistiche. E i suoi racconti non suonano nuovi: anche Bernadette a Lourdes e i pastorelli di Fatima chiamavano la figura femminile che comunicava con loro “La Signora”, prima dell’intervento di parroci e curati. Bledsoe ha attirato l’attenzione della CIA (che lo ha studiato), della NASA e dell’enigmatico Tyler D. Per essere aiutati a comprendere meglio o per usarlo ai propri scopi? Se il Drago (elemento di spicco delle agenzie che da decenni insabbiano la questione aliena) è uno degli artefici di questa fase di divulgazione centellinata con cura, potrebbe aver visto in Bledsoe uno strumento utile per orientare la disclosure da un approccio “nuts&bolts”, come dicono gli Americani, ossia puramente tecnologico, a uno palesemente spirituale. Ma anche questo è un modo per plasmare idee e condizionare opinioni. La domanda inevitabilmente è: la divulgazione in corso ha come obiettivo la reale e totale rivelazione di verità nascoste, oppure solo il controllo della nostra percezione di tale verità?