Lo aveva annunciato e ha mantenuto le promesse. Jake Barber, l’ex pilota USAF che si è fatto avanti rivelando il proprio coinvolgimento nel recupero di mezzi volanti di provenienza sconosciuta all’interno di un programma super segreto di retro ingegneria- ha mostrato online le immagini di strani oggetti ripresi in volo nel cielo degli Stati Uniti insieme al suo gruppo di ex militari ed ex contractor, denominato Skywatcher Team. UFO o- se preferite- velivoli di Intelligenze non umane (come si preferisce dire ora). A loro avviso, si tratta in ogni modo di qualcosa di non spiegabile e di ricorrente, che si manifesta in forme diverse, spesso anche in pieno giorno. Ne hanno già visti centinaia e ora li hanno catalogati in base alle loro peculiarità. Tra gli intrusi immortalati dalle loro videocamere, è rispuntata anche la Medusa volante.

Nell’episodio “Mapping the unknown” (Mappare l’ignoto), la seconda puntata della serie realizzata dal team di Barber con Alex Klokus- un ricco imprenditore che ha fondato il sito Futurism dedicato alla tecnologia- sono stati presentati video e fotogrammi davvero particolari. «Nella prima parte, avete sentito persone molto credibili fare affermazioni assolutamente incredibili», ha detto Klokus introducendo la puntata. «L’obiettivo del gruppo Skywatcher è usare un metodo scientifico per convalidare o smentire queste affermazioni con la speranza di dare il via a una nuova conoscenza della realtà. Questa seconda parte si concentra sui dati. Incontrerete James Fowler, responsabile del settore tecnologico del team. Negli ultimi anni, ha raccolto quella che io ritengo la collezione di dati sugli UAP di qualità piu elevata al mondo. Per la prima volta, James ha accettato di parlare davanti a una telecamera e mostreremo le immagini che ha raccolto». Due i sistemi per far avvicinare gli UFO: uno utilizza una strumentazione elettromeccanica soprannominata “fischio per cani” e uno invece ricorre alla telepatia, con la presenza di “psionici” o sensitivi.

«Abbiamo avuto successo con entrambi, ma con il macchinario abbiamo ottenuto risultati spettacolari», ha aggiunto l’imprenditore. «Sono accadute cose che io davvero non so spiegarmi. Abbiamo fatto del nostro meglio per ottenere una robusta serie di informazioni da condividere con voi, ma non è stato facile come sembra, stiamo parlando di oggetti capaci di apparire e scomparire all’istante, che sembrano in grado di evitare i nostri sensori o di spegnerli addirittura. Come testimone di prima mano, vi posso dire che continuano ad accadere cose assurde. Io mi considero una persona logica e razionale, ma questa connessione tra UAP e coscienza è stata senza dubbio l’ esperienza più pazzesca della mia vita», ha assicurato Klokus. Negli ultimi cinque anni, gli Skywatcher avrebbero richiamato da tre a cinque oggetti inspiegabili di tipo diverso durante ogni sperimentazione: in particolare, la strumentazione elettromeccanica li attirerebbe in modo pressoché garantito. Così, dopo svariate osservazioni, il gruppo ha suddiviso gli oggetti in nove diverse classi: alcuni ruotano, altri ondeggiano, altri ancora sono molto luminosi. Talvolta appaiono più come esseri viventi che non come velivoli tecnologici. Ma in base alle loro caratteristiche, Jake Barber e i suoi colleghi ritengono che non siano oggetti di provenienza terrestre o perlomeno umana.

Ecco allora la classificazione, indicata con numeri romani e illustrata da James Fowler. Alla prima classe, detta Tetra, appartengono oggetti poliedrici di colore scuro, che sembrano rotolare nel cielo, girando attorno al proprio asse: emettono molti flash al secondo, a volte appaiono avvolti in una sorta di nube o vapore. Li hanno visti volare in formazione anche una ventina alla volta. La classe II è il classico Tic-tac, che viaggia di solito a gruppi di 2 o 3 con movimento erratico; quando stanno sospesi sono più spessi e corti, ma poi si trasformano durante il volo stabile e si allungano fino a una dimensione di 9-12 metri. Poi c’è la terza classe o “Blob”, una nuvola che vibra e pulsa, forse con un cilindro al centro. La classe IV è detta Beam (Raggio): è il tipico orb, ossia la sfera luminosa, ma è stato visto solo con gli infrarossi. Sembra che appaia in concomitanza di oggetti di classe I, ma le informazioni non sono ancora sufficienti per confermarlo. E ancora: la classe V è chiamata Manta Ray perché ricorda l’animale marino, la manta per l’appunto. Si muove dondolando e ruotando in aria. La classe VI è la cosiddetta Bright Star (Stella brillante), che vibra molto intensamente e sembra letteralmente un cristallo in mezzo al cielo.

La classe settima merita molta attenzione: gli Skywatcher l’hanno chiamata Jelly Fish, cioà Medusa. È di colore nero/viola, ha una testa sui 2 metri e tentacoli lunghi almeno 5. Non è la stessa ripresa nel video diffuso dal regista Jeremy Corbell mentre volava su una base militare americana in Iraq. Questa immortalata da Barber&soci ha appendici più lunghe ed è luminosa, con luce pulsante che sale e scende. Sembra in attività di ricerca e forse i tentacoli le servono per tracciare l’ambiente circostante. Inoltre, è nota per interferire con radar e altre strumentazioni elettroniche. La classe VIII viene chiamata Hornet (Calabrone): assomiglia molto alla classe VII eccetto per fatto che è più grande, sembra quasi una Medusa che trasporta qualcosa. Infine, l’ultima, la nona, è l’Uovo, una tipologia sulla quale sono stati raccolti pochi dati: è stata vista una volta in California, è una nuova classe che gli Skywatcher ritengono esistente, ma mancano i dati per averne la certezza. Ogni classe descritta nel documentario è stata mostrata al pubblico: i filmati, spesso sgranati, mostrano velivoli e luci di forme diverse riprese a una quota di centinaia o migliaia di metri e a distanza anche di chilometri, e non sempre è possibile distinguere nel dettaglio le caratteristiche descritte da Fowler.

Nell’intervista, l’esperto degli Skywatcher ha spiegato: «Ci siamo imbattuti in questo fenomeno, non l’abbiamo cercato. Io non sono un ufologo, non credo negli UFO, non sono Fox Mulder, sinceramente abbiamo solo seguito i dati e i dati indicano che ci sono tre contenitori: uno blu- americano; uno rosso, probabilmente la Cina; un altro che non sappiamo da dove arrivi. Non è un’attività spirituale la nostra, non c’è emotività, sono solo informazioni e stiamo cercando di capire dove portano.» James Fowler ha invitato fisici e accademici a unirsi a loro per aiutarli nell’interpretazione dei dati, promettendo l’accesso a tutto il materiale raccolto ma solo per studi che dovrano poi essere resi pubblici. Durante i giorni trascorsi nel deserto (in una località segreta) per realizzare questa puntata, il team ha registrato più volte sui sensori un oggetto anomalo. E a un certo punto, sono riusciti a vederlo a occhio nudo e a riprenderlo: un oggetto di classe VII. «Era a 4 mila piedi di altezza, a un chilometro da noi. Aveva la forma di un fungo o di una medusa, grande circa in tutto 8 metri, di un bianco davvero brillante, con molti lampi di luce, dalla testa fino in fondo, e pulsante», ha raccontato uno degli Skywatcher. «Pensavo che dopo averlo osservato sui monitor, vederlo di persona non sarebbe stato scioccante. Ma quando l’ho visto con i miei occhi…wow…». Secondo Fowler, a volte il suo movimento ricorda quello di un robot stile film di fantascienza, alla ricerca di qualcosa, e a volte sembra proprio una medusa volante.

Nel corso di questa spedizione, per la prima volta ne hanno viste due in formazione e sono riusciti a farne scendere una, usando il loro “fischio per cani”: l’oggetto (qualunque cosa fosse) prima ha deviato dalla sua rotta scendendo e poi è risalito in alto sulla verticale. È un tipo di UFO molto difficile da riprendere, a distanza si può confondere con oggetti di classe VI e VIII. «Abbiamo molti elementi per pensare che sia un oggetto reale, non fatto dall’uomo, che si trovi nel nostro spazio aereo e voglia evitarci», ha aggiunto Fowler. Non solo: questi UFO avrebbero mostrato un atteggiamento aggressivo. Durante un incontro, infatti, la medusa volante si sarebbe avvicinata in modo ostile e altri oggetti di tipo differente si sarebbero interposti facendola allontanare. È accaduto nel terzo giorno di spedizione, verso mezzogiorno. Un avvistamento multiplo preannunciato, la sera precedente, dai sensitivi. Per primo è apparso un oggetto di classe II, la cui grandezza è stata calcolata con strumenti ottici sui 12 metri, a una velocità ipersonica. «Nelle immagini, talvolta in alcuni fotogrammi si vedono delle striature attorno al Tic-tac e sembra flettersi, come se non fosse solido. Non è stato affatto semplice per l’operatore tenere l’oggetto nel suo obiettivo perché si muoveva ondulando molto velocemente, molto più di quanto riesca a fare lo zoom di una telecamera», ha spiegato James Fowler

Il primo tentativo di avvicinarsi al Tic-tac (erano almeno 5 in volo in contemporanea), però, non è andato a buon fine: l’elicottero non rispondeva più ai comandi. Un problema, a quanto pare, prodotto dalla presenza di un UFO di classe VII e mai sperimentato prima dal pilota, con oltre 4mila ore di volo alle spalle. Insomma, la “medusa” non li voleva vicino. A quel punto, un UFO di classe II e uno di classe V (Manta Ray) avrebbero protetto la squadra di ricerca, mettendosi in mezzo tra loro e la Medusa. Sul web, la maggior parte dei commenti sono entusiastici: molti ritengono questi filmati i più convincenti mai visti finora. Ma altri- gli ufologi da salotto- contestano la mancanza di nitidezza delle immagini, senza nemmeno immaginare quanto possa essere complicato riuscire a inquadrare un oggetto lontano che vola in modo erratico o che sparisce all’improvviso. E poi ci sono i soliti post sarcastici, secondo i quali il gruppo Skywatcher non ha ripreso altro che palloni meteo. Nonostante l’esperto di tecnologia abbia affermato che tutti gli oggetti mostravano caratteristiche non spiegabili in modo convenzionale e che alcuni volavano a velocità ipersoniche (un po’ improbabili per sonde mosse dal vento), gli scettici sono pronti a ridere di tutto. Chissà che risate si faranno con il prossimo episodio, quando protagonisti saranno gli psionici e li vedremo mentre attirano telepaticamente gli UAP…
