Da creatura misteriosa a vero e proprio business. Il Big Foot- o meglio, il Grande Uomo, come lo chiamano da queste parti- sta diventando una fonte di guadagno insperata. In una regione dal clima rigidissimo e priva di bellezze artistiche come la Siberia, lo Yeti costituisce forse l’unico motivo di interesse che possa giustificare un viaggio fin qui.
Lo sanno anche le autorità del posto. Mentre il governatore ha offerto un premio da 1 milione di rubli ( circa 24 mila euro) a chiunque possa dimostrarne l’esistenza, un altro politico ha intenzione di far costruire un resort, praticamente in mezzo al nulla, ad uso pressoché esclusivo di ricercatori, criptozoologi e curiosi. Sorgerá a Sheregesh e si chiamerà “Yeti Park“: includerà un hotel e un museo con tutti i memorabilia dell’enigmatica creatura, come ad esempio i rami d’albero ritorti che si dice utilizzi per costruirsi un giaciglio.
L’idea é venuta ad Igor Idimeshev, deputato nel parlamento locale, che intende destinare al progetto un’ampia superficie nel comprensorio sciistico dei monti Shora, nel Kemerovo, la regione siberiana che vanta il maggior numero di avvistamenti dell’Uomo-scimmia. ” Non si tratta solo di un’attrazione turistica, per noi il Grande Uomo é importante- ha cercato di giustificarsi. ” Il parco sarà un’opportunità per coloro che desiderano vedere lo Yeti ed ospiterà in futuro conferenze e seminari dedicati all’argomento”, ha spiegato ai giornali.
E da bravo uomo d’affari sta già promuovendo il suo futuro business con dichiarazioni clamorose. Idimeshev infatti non solo ha rivelato al Siberian Time di aver incontrato la leggendaria creatura molte volte, ma anche di essere convinto che non sia di questo pianeta. “L’ho capito la prima volta che l’ho vista, deve avere una natura extraterrestre ed é qui per controllare quel che succede sulla Terra”, ha detto.
Cosa lo ha persuaso? Bé, innanzitutto é in grado di scomparire nel nulla e poi di rimaterializzarsi. Ma non solo… “Il pelo dello Yeti di notte é luminescente. Inoltre può camminare sull’acqua. Qui tutti quanti lo sappiamo, lo vediamo cacciare. Però un conto è ammettere di averlo incontrato, un altro é raccontare tutti i dettagli, dire com’è davvero o cosa fa…Porta sfortuna. “
Il politico ha tentato di spiegare la sensazione provata quando si é trovato di fronte a quell’essere ritenuto solo un mito dalla maggioranza degli studiosi. “É un tipo di paura che non si riesce a capire razionalmente. Ti senti terrorizzato e nello stesso tempo attratto da ciò che vedi. L’unico paragone che mi viene in mente é l’incontro con un lupo.
Chi ha provato a fissare negli occhi un lupo selvatico sa cosa intendo. Senti qualcosa di inusuale, di alieno. Anche gli occhi dello Yeti si vedono a distanza di 100/150 metri. Sono quasi ipnotici. L’unica persona alla quale ho raccontato tutta la verità è stata mia madre che mi ha consigliato di tenere per me questi dettagli, altrimenti la gente potrebbe pensareche me lo sono inventato.”
SABRINA PIERAGOSTINI
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