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L’ultima anomalia lunare all’esame degli esperti

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Una base segreta? Una astronave aliena? O semplicemente un difetto nelle immagini digitali? Fa discutere l’ultima anomalia trovata sul suolo lunare da un utente di Youtube. Scandagliando con maniacale pazienza le immagini di Google Moon,  ha scovato infatti qualcosa di strano: una macchia scura, dai bordi regolari e dalla forma triangolare, contornata su due lati da punti bianchi perfettamente allineati. E il mistero è esploso sul web…

L'ULTIMA ANOMALIA SCOPERTA CON GOOGLE MOON

A scattare quelle foto che accostate poi una accanto all’altra, come tessere di un puzzle, compongono la superficie del nostro satellite,  è stata principalmente la sonda della Nasa Clementine, che dal 1994 ha mappato la Luna in alta definizione. Sulla veridicità dell’immagine, dunque, non dovrebbero esserci dubbi. Ma il punto centrale è l’interpretazione di quell’oggetto scuro a prima vista fuori luogo, lassù, per la sua singolare simmetricità.

L’utente in questione, che si firma con il nickname “wowforreal”, ha indicato le coordinate dell’enigmatica scoperta: si trova nella regione nota come “Mare Moscoviense”, a 22º42’38.46″N e 142º34’44.52″E, sulla faccia nascosta. Avrebbe dimensioni decisamente importanti: ha calcolato che misuri suppergiù 150 metri per 130. Nel video postato su internet sostiene anche che l’anomalia, unica nel suo genere sulla Luna, assomigli a quella individuata in Antartide e ritenuta da alcuni l’apertura di un tunnel sotterraneo.

Il filmato ha incuriosito molti ricercatori ed appassionati di mistero. Anche Lee Speigel, blogger dell’Huffington Post, se ne è interessato. Per prima cosa, vagando con Google Moon qua e là per la superficie lunare, ha trovato altre due macchie scure che ricordano il triangolo del Mare Moscoviense: sono meno regolari, ma anche queste sembrano abbastanza simmetriche e contornate da punti bianchi.  Altre tracce aliene?

La spiegazione fornita dal consulente al quale il giornale americano si rivolge spesso per avere delucidazioni sulle foto più singolari è stata diversa. “Da quello che vedo, sospetto che quell’oggetto triangolare si sia prodotto cucendo insieme le varie immagini”, ha detto infatti Marc Dantonio, analista del Mufon, l’organizzazione ufologica più diffusa negli Stati Uniti. Dunque, un difetto del programma.

LE ALTRE MACCHIE SIMILI SCOPERTE DALL'HUFFINGTON POSTO

Dantonio è a capo di una società che produce effetti speciali e collabora anche con l’esercito americano. “Simili anomalie compaiono durante il procedimento per allineare e comporre una grande mosaico fotografico. Google Earth, Google Moon, Google Mars sono tutti formati da migliaia di scatti che devono essere accostati, uno accanto all’altro, nel modo migliore possibile, per rendere l’aspetto sferico della Terra o della Luna”, ha spiegato.

Il software utilizzato deve scegliere tra illuminazioni, esposizioni ed angolazioni differenti. A volte, poi,  le foto provengono da sonde diverse, devono essere messe in scala o elaborate con proiezioni matematiche“, ha concluso. Insomma, un lavoro complesso nel quale si possono verificare anche degli errori. Come, appunto,  pixel mancanti o deformati che si producono quando il programma al computer non riesce a far collimare perfettamente le foto.

Altro esperto, altra opinione. L’ex agente speciale dell’Fbi, Ben Hansen, uno degli investigatori del programma di Syfy “Fact or Fake: Paranormal Files”, si è invece detto affascinato da quell’oggetto lunare.”Quando affronti questi argomenti legati alla cospirazione, ti rendi conto che la maggior parte si fonda su dati storici. Gli Stati Uniti avevano un piano per costruire una base militare sulla Luna già nel 1959, il cosiddetto Horizon Project. Ma molte foto, probabilmente provenienti da ambienti astronomici o fatte trapelare dalla Nasa,  che sembrano raffigurare edifici e astronavi sulla Luna, si sono rivelate sospette.”

“Il principale problema da affrontare- anche nel caso di queste ultime foto- è stabilire se siano originali e non alterate”, aggiunge Hansen. ” Google ottiene le immagini della Luna da fonti di pubblico dominio, non ha un suo personale satellite in orbita attorno alla faccia nascosta della Luna. È possibile che qualcuno possa aver aggiunto alle immagini presunti edifici ed astronavi per gioco? Però se gli originali della Nasa in formato raw contenessero le stesse anomalie, potremmo avere in mano qualcosa di interessante.”

UNA FOTO SCATTATA DA APOLLO 15, AL CENTRO DI LUNGHE DISCUSSIONI

La Luna resta dunque un’osservata speciale, al centro delle teorie cospirazioniste, tra chi pensa che lassù non ci siamo mai andati e chi, al contrario, è convinto che ci siamo andati anche più spesso di quanto non ci abbiano raccontato. Ovvero, missioni non ufficiali per controllare da vicino reperti e testimonianze lasciate da civiltà aliene oppure per fondare basi umane tuttora top secret.

Ma al di là delle ipotesi complottiste, anche alcuni scienziati di fama mondiale hanno indicato il nostro satellite come il luogo più interessante sul quale concentrare le ricerche di manufatti extraterrestri. Lo ha fatto il fisico teorico Michio Kaku: a suo avviso, sulla Luna potrebbero ancora trovarsi le sonde autoreplicanti ( le cosiddette “sonde di Von Neumann”) inviate nel cosmo- magari in tempi remoti- da una civiltà altamente sviluppata per esplorare i pianeti della galassia.

Lo hanno fatto anche l’astrofisico Paul Davies e il collega Robert Wagner, dell’Arizona State University. Nel 2011 hanno invitato gli amanti del mistero ad analizzare i milioni di foto alla ricerca del più piccolo dettaglio: sotto la polvere lunare, dicono, potrebbero nascondersi vestigia provenienti da altri mondi. Navi spaziali, avamposti, città o anche solo spazzatura: sul nostro satellite potrebbe esserci di tutto. Tutto sta a trovarlo…

SABRINA PIERAGOSTINI

 

 

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