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Il polo nord magnetico si sposta più velocemente: cosa accadrà?

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Il polo nord magnetico della Terra sta migrando un po’ più a nord. Si è infatti spostato sensibilmente: si sta allontanando sempre di più dalle coste artiche canadesi, in direzione della Siberia. Non è una novità che il polo magnetico sia soggetto a mutamenti, ma il punto è che negli ultimi mesi il processo sta notevolmente accelerando, prendendo alla sprovvista gli stessi geologi che periodicamente aggiornano la rappresentazione del campo magnetico terrestre.  E che ora sono preoccupati.

ECCO COME SI È SPOSTATO NEGLI ULTIMI ANNI IL POLO NORD MAGNETICO

ECCO COME SI È SPOSTATO NEGLI ULTIMI ANNI IL POLO NORD MAGNETICO

Il campo geomagnetico è prodotto dai moti che avvengono all’interno del nucleo del pianeta, formato essenzialmente da ferro che le elevate temperature e la forte pressione mantengono allo stato liquido: quel fluido metallico in costante movimento genera correnti elettriche che a loro volta producono il campo magnetico che circonda la Terra. La sua presenza è fondamentale, perché ci protegge dai raggi cosmici e dalle radiazioni solari che- senza questo “scudo protettivo”- renderebbero il suolo completamente sterile e la nostra vita impossibile. Ecco perché il campo geomagnetico viene  tenuto sempre sotto controllo e le sue variazioni vengono registrate con cura.

L’ultimo spostamento era stato registrato nel 2015 e sulla base di quei dati era stata preparata l’ultima versione del World Magnetic Model, uno dei modelli che tracciano la cosiddetta declinazione tra il vero nord (quello geografico) e il nord magnetico (verso il quale punta l’ago della bussola): viene utilizzato dai sistemi a bordo di aerei e navi ma anche , banalmente, dai navigatori  montati sulle nostro auto e dalle applicazioni degli smartphone tipo Google Earth.  La nuova versione era prevista per il 2020, ma nel frattempo gli addetti ai lavori si sono resi conto che  non era più veritiera: il polo nord magnetico si era mosso prima e più velocemente del previsto.

LA TERRA È CIRCONDATA DA UN CAMPO MAGNETICO

LA TERRA È CIRCONDATA DA UN CAMPO MAGNETICO

Così in tutta fretta hanno dovuto preparare una nuova versione aggiornata: inizialmente prevista per il 15 gennaio, dovrebbe uscire a fine gennaio- shutdown permettendo… I primi a stupirsi di questo rapido spostamento sono stati ovviamente loro. Alla rivista Nature, Arnaud Chulliat, geomagnetista della Boulder University del Colorado ed esperto del NOAA ( National Oceanic and Atmospheric Administration) ha spiegato: “La discrepanza tra i dati che stiamo rilevando negli ultimi mesi dice che sta accadendo qualcosa di anomalo sia in prossimità del polo magnetico, sia nelle profondità del pianeta.” Infatti, se fino alla metà degli anni ‘90 la velocità dello spostamento del nord magnetico era di circa 15 chilometri all’anno, adesso sembra di almeno 55 chilometri.  E nessuno sa con esattezza perché.

I movimenti irregolari del Polo Nord sono in gran parte il risultato del nucleo di ferro liquido della Terra denominato “campo centrale”. Per capirne il funzionamento, gli scienziati dicono di immaginare  al centro del nostro pianeta un enorme magnete a barra dotato di un polo nord e un polo sud. “Questo magnete fisso rappresenta circa il 75% dell’intensità del campo magnetico terrestre in superficie oggi”, ha detto a LiveScience.com Ronald Merrill, professore emerito di Scienze della Terra e dello Spazio presso l’Università di Washington. Ma la sua intensità sta diminuendo nel tempo, di circa il 7% ogni 100 anni. In contemporanea, sta crescendo l’influenza di quei magneti in movimento (per utilizzare sempre la medesima metafora) che producono il rimanente 25% del campo magnetico terrestre. “Ecco perché il polo nord  sta scivolando verso la Siberia”, dice Merrill.

IL CAMPO MAGNETICO FA DA SCUDO AI RAGGI COSMICI E AL VENTO SOLARE

IL CAMPO MAGNETICO FA DA SCUDO AI RAGGI COSMICI E AL VENTO SOLARE

L’indebolimento di questo gigante magnete a barra sta creando anomalie anche altrove, ad esempio si sono registrati dei picchi di intensità sotto l’Oceano Pacifico orientale, sotto un’ampia zona del Sud America e sotto una parte dell’Oceano Atlantico. Variazioni che hanno avuto subito ripercussioni sui sistemi GPS: all’inizio, sembrava che la colpa fosse dei satelliti geostazionari e invece i problemi erano provocati dal campo magnetico terrestre.  Una situazione non drammatica,  ma che pure allarma alcuni scienziati, preoccupati dal fatto che tali alterazioni possano essere il preambolo ad una inversione dei poli, un fenomeno tutt’altro che raro.

È successo infatti molte volte nella storia geologica della Terra: polo nord e polo sud magnetici si sono cambiati di polarità, da positivo a negativo e da negativo a positivo. Lo sappiamo dalle rocce laviche ricche di minerali ferrosi, che hanno mantenuto impressa la direzione del campo magnetico nel momento in cui si sono raffreddati. Per quanto hanno appurato i ricercatori, il fenomeno si è verificato ad intervalli di circa 700 mila anni, ma ci sono state inversioni anche molto più ravvicinate e soprattutto molto rapide: 41 mila anni fa, il campo magnetico impiegò meno di 5 secoli per spostarsi dal Polo Nord al Polo Sud, per poi tornare al punto di partenza. Da allora, non ci sono state altre inversioni.

LO SPOSTAMENTO DEL NORD MAGNETICO È PRELUDIO AD UN'INVERSIONE DEI POLI?

LO SPOSTAMENTO DEL NORD MAGNETICO È PRELUDIO AD UN’INVERSIONE DEI POLI?

Ma se avvenisse adesso, cosa accadrebbe? Il contemporaneo ribaltamento della polarità e l’indebolimento del campo magnetico sarebbero un bel problema, soprattutto perché lo scudo che ci protegge dai raggi e dal vento solare sarebbe meno forte. A risentirne, sarebbero subito i satelliti e – a ricaduta- tutto ciò che da essi dipende: i sistemi di navigazione GPS, ovviamente, le telecomunicazioni, le infrastrutture elettriche con conseguenti blackout dagli effetti molto pesanti non solo sulla vita quotidiana, ma anche sull’economica mondiale. Senza pensare ai danni alla salute e al clima, proprio per l’eccesso di radiazioni. Ma la maggior parte degli scienziati crede che l’eventualità non sia affatto imminente: recenti studi hanno dimostrato che in passato un’analoga, veloce diminuzione dal campo terrestre non ha prodotto alcun capovolgimento dei poli magnetici. Speriamo…

SABRINA PIERAGOSTINI

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