Serpeggia una nuova ondata di scetticismo sugli UFO. Ma- paradosso dei tempi moderni- questa volta è uno scetticismo in senso contrario. Fino a pochi anni fa, la maggior parte delle persone rideva di fronte alla possibilità che gli oggetti avvistati talora nei nostri cieli, dalle prestazioni di volo incredibili, esistessero davvero e soprattutto che potessero avere un’origine non terrestre. Adesso, all’opposto, cresce il numero delle persone che li considera una realtà- qualunque cosa siano- e che reputa ridicola l’ipotesi che quei velivoli eccezionali siano prodotti sulla Terra.
ENTRO IL 25 GIUGNO IL CONGRESSO ATTENDE IL RAPPORTO SUGLI UAP
La pensano così sempre più deputati del Congresso americano, destinatari di quel report redatto dalla Task Force sugli UAP (nome più rassicurante, ma sostanzialmente identico al più comune UFO) che a giorni sarà recapitato in Campidoglio. Alcuni di loro si sono già fatti avanti, a mezzo stampa, per dire che no, non credono affatto all’eventualità che gli intrusi visti e filmati dai militari USA possano essere meraviglie tecnologiche spuntate fuori dal cilindro di Putin o di Xi Jinping, come ha ventilato il New York Times anticipando le probabili conclusioni del rapporto. L’Intelligence avrebbe infatti intenzione di dire al pubblico americano che dopo lunghi e approfonditi studi l’ipotesi più concreta punta su Mosca e Pechino, molto più avanti degli Stati Uniti nella sperimentazione di una nuova tecnologia, quella delle cosiddette armi ipersoniche.
UN VELIVOLO SCONOSCIUTO FOTOGRAFATO DA UN PILOTA DELLA US NAVY
Una spiegazione- come abbiamo già spiegato in precedenza sul blog- che gli esperti bollano come impossibile. Lo ha fatto ad esempio il fisico italiano Massimo Teodorani, lo ha esplicitato anche l’americano Cameron Tracy, laureato in Scienze dei Materiali e Ingegneria, con una specializzazione nel controllo degli armamenti e in sicurezza nucleare, a capo del Global Security Program promosso dall’associazione no profit del MIT di Boston, l’”Union of Concerned Scientists”. Entrambi hanno spiegato innanzitutto che: primo, le cosiddette armi ipersoniche ancora sono solo sperimentali; secondo, sicuramente non esistevano nel 2004, ai tempi del clamoroso avvistamento del Tic-Tac di David Fravor e compagni (e, aggiungiamo noi, men che meno decenni fa, quando oggetti molto simili vennero osservati e descritti da testimoni altrettanto credibili); terzo, in ogni caso, quel tipo di tecnologia non ha nessuna caratteristica in comune con gli UFO/UAP incontrati in volo dai piloti della Navy.
POCHI CREDONO CHE QUESTA POSSA ESSERE TECNOLOGIA RUSSA O CINESE
Il primo politico a parlare del tema fuori dai denti, già lo scorso giugno, era stato il senatore della Florida Marco Rubio, all’epoca presidente della Commissione Intelligence. Più volte poi Rubio ha ribadito che la questione va analizzata in modo serio per le serie implicazioni che comporta per la sicurezza nazionale, senza escludere nessuna ipotesi: «Onestamente, se fosse una realtà esterna al nostro pianeta, potrebbe essere effettivamente meglio del fatto che sia invece il prodotto di un salto tecnologico dei Cinesi, dei Russi o di qualche altro nostro concorrente», ha detto a una tv di Miami. Più di recente, ha dichiarato: «La spiegazione potrebbe essere semplice, oppure no, ma non possiamo permettere che lo stigma che circonda gli UFO ci impedisca di studiarli.» Molto dubbioso riguardo la provenienza russo-cinese, si è espresso poi un altro membro del Congresso, il senatore Martin Heinrich, che l’ha definita “assai improbabile”.
Ma il più schietto è stato il collega repubblicano Tim Burchett che non ha usato giri di parole per esprimere il suo dissenso se davvero l’attesissimo documento dei Servizi Segreti dovesse finire con puntare il dito, senza alcuna prova, sugli storici avversari di Washington: sarebbe la classica montagna che partorisce un topolino…Rispondendo a un reporter di TMZ- un sito web che si occupa più che altro di gossip- il senatore è sembrato un fiume in piena. «Dire che è opera dei russi? Credo sia ridicolo, se avessero la tecnologia degli UFO ci avrebbero già conquistato. Lo dicono da sempre, ho sentito gente affermare che come i Nazisti avevano gli UFO nella Seconda Guerra Mondiale- e se li avessero avuti avrebbero vinto– così adesso ce li hanno loro. Assurdo, è qualcosa che arriva al di fuori della nostra galassia, se è reale come in effetti è».
IL SENATORE BURCHETT INTERVISTATO DA TMZ
È apparso critico anche sul comportamento della politica americana, unita nell’approccio bipartisan di evitare di parlarne. «Sì, tutti i presidenti promettono di occuparsene, poi ottengono l’incarico… Sinceramente pensavo che Trump potesse fare qualcosa per rendere pubblici i file, ma sai, quei documenti sono tutti censurati». Il politico, eletto nel Tennessee, ha espresso anche un’opinione ormai piuttosto diffusa (Biglino docet…), ovvero che gli UFO comparivano anche nella Bibbia: «Leggi Ezechiele, parla di una ruota che volava nel cielo. Girano qui intorno da quando ci siamo anche noi. Qualcuno adesso deve arrivare con qualche risposta», le sue precise parole.
IL VELIVOLO PIRAMIDALE RIPRESO NEL 2019 DAI MILITARI USA
Ma riguardo le possibili, imminenti rivelazioni provenienti dal rapporto della Task Force, Tim Burchett si è detto decisamente poco ottimista: «Non ci credo ci saranno, hanno insabbiato anche Roswell, l’Air Force lo fa dal ’48 almeno. Noi facciamo così, diciamo che rendiamo pubblici gli UFO e poi non facciamo nulla oppure rilasciamo qualche documento tanto censurato da essere ridicolo. Nessuno ha mai preso sul serio il problema, ma adesso devono farlo. Lo pretende il pubblico americano, che vuole sapere e francamente penso che ce lo meritiamo.» Con una stoccata non da poco diretta alle istituzioni di cui fa parte poi ha chiosato: «Dovevamo rilasciare anche i documenti relativi all’assassinio di Kennedy e non l’abbiamo mai fatto, perché nessun presidente ha mai avuto abbastanza coraggio».
IL COSIDDETTO “TIC-TAC “, L’UFO RIPRESO NEL 2004 DAI PILOTI DELLA US NAVY
Insomma, aspettative molto basse. Una sensazione che si sta diffondendo anche tra i ricercatori che attendono ormai da decenni chiarezza da parte del Governo degli Stati Uniti su ciò che sa e che possiede in merito agli UFO. Speranze che rischiano tuttavia di andare ancora deluse. Per questo, l’ICER- la Coalizione Internazionale per la Ricerca Extraterrestre, che da poco ha fatto il suo debutto ufficiale nel mondo dell’ufologia- si rivolge ai vertici della National Intelligence, sotto la cui responsabilità sarà presentato il rapporto di fine giugno. Il direttore dell’ICER per il Nord America, Donald Schmitt, ha scritto ad Avril Haines questo messaggio: «La Coalizione Internazionale per la Ricerca Extraterrestre invita il Direttore Nazionale dell’Intelligence degli USA ad usare la massima trasparenza in merito al fenomeno UFO/UAP. Sulla base di settant’anni di ricerche a livello mondiale, l’ICER infatti ritiene che la spiegazione più plausibile per i fenomeni osservati è l’origine extraterrestre/non umana.»