Gli UFO e gli Alieni potrebbero essere segni divini e andrebbero intesi alla stregua di “angeli tecnologici” inviati per veicolare importanti messaggi per l’umanità. Una teoria scioccante per la maggior parte dei credenti, eppure con un certo seguito, anche se non condivisa dai teologi. Tuttavia proprio uno di loro ha legato il proprio nome all’ipotesi che le manifestazioni ET siano profondamente connesse con la cristianità: è il pensiero che da oltre 50 anni esprime in tutti i suoi scritti il reverendo Barry H. Downing, pastore emerito della Chiesa Presbiteriana di Endwell, nello Stato di New York, convinto che molti episodi narrati nell’ Antico e nel Nuovo Testamento possano avere un’origine non terrestre.
IL PASTORE PROTESTANTE PRESBITERIANO BARRY H. DOWNING
Il suo libro più famoso, intitolato “La Bibbia e i dischi volanti” nella versione italiana, è stato pubblicato nel 1968, quando la teoria degli Antichi Astronauti era ancora ai suoi albori e Zacharia Sitchin non aveva ancora intrapreso la carriera di saggista. Ma in quel testo di mezzo secolo fa, il religioso già si addentrava in un terreno davvero minato, sostenendo che vari passi biblici potessero essere interpretati in chiave non spirituale, bensì extraterrestre. E non stiamo parlando delle idee di un semplice curato di campagna: Barry Downing ha conseguito un Ph.D. (ovvero un dottorato di ricerca) all’Università di Edimburgo sui rapporti tra scienza e religione, oltre ad essersi laureato in Teologia al Seminario Teologico di Princeton e in Fisica all’Hartwick College di New York. Senza contare che per la sua scelta di vita ha trascorso molte ore al giorno immerso nella lettura delle Antiche Scritture. Insomma, un argomento che conosce piuttosto bene.
IL LIBRO DEL REVERENDO DOWNING DEL 1968
Dopo quel libro che ha-ovviamente- sollevato un gran polverone, il reverendo non si è fermato, ma ha proseguito senza esitazioni sulla sua linea con altri articoli, pubblicazioni, interventi pubblici a convegni e a trasmissioni televisive (come il noto programma “Antichi Astronauti” tramesso da History). Il suo ultimo lavoro, “Biblical UFO Revelations”, pubblicato nel 2017, è una summa che raccoglie il suo pensiero in merito agli eventi biblici che sarebbero state manifestazioni prodotte da visitatori di altri mondi come alcuni famosi episodi presenti nell’Esodo. Ad esempio, quando si legge del rovo ardente dal quale Dio parla a Mose, quando viene descritta la traversata del Mar Rosso o ancora quando gli Israeliti, nella loro fuga verso la Terra Promessa, vengono accompagnati- di giorno- da un’enorme colonna di fumo che di notte si trasforma in una nube di fuoco che si muove, procede davanti a loro, si ferma, poi si rimette in moto.
IL RELIGIOSO CON IL SUO ULTIMO LIBRO
Per Padre Dowing la spiegazione è semplice: «Gli ET hanno portato a termine l’esodo, grazie ad una sorta di astronave che la Bibbia descrive come una colonna infuocata», ha ribadito anche in una recente intervista postata da PressConnects. In quella chiacchierata, incentrata sulle ammissioni dell’Intelligence americana in merito alla presenza di velivoli anomali che solcano i nostri cieli, il reverendo ha chiosato: «Non mi aspetto che il Pentagono dica che gli Alieni sono qui, e mi va bene, perché anche il Dio della Bibbia non sale sul palcoscenico umano e dice: “Eccomi qui, gente”. Gli UFO hanno disorientato il Pentagono. Hanno validi scienziati che ci lavorano, ma sono rimasti sconcertati. Ciò significa che siamo entrati nell’area della fede e dell’incertezza e dovremmo esserne contenti». Per quanto lo riguarda, la sua ispirazione è nella Bibbia. «Forse gli angeli erano ET o Alieni come li intendiamo noi, ma nei tempi biblici non avrebbero potuto usare quei termini, era una generazione molto pre-spaziale», ha detto. Il reverendo, dice, affronta il tema come tutto il resto: con la fede- ovvero l’evidenza di ciò che non si vede. E tutti i cristiani dovrebbero iniziare a considerare che i messaggeri di Dio siano più vicini di quanto non pensiamo.
GLI ANTICHI CHIAMAVANO “NUBI INFUOCATE” QUELLI CHE ORA NOI CHIAMIAMO UFO?
«Perché non cerchiamo gli angeli? Perché la Chiesa non ci ha pensato fin dall’inizio?», si domanda. «Caspita, c’è qualcosa di divertente che vola nei nostri cieli. Potrebbero essere gli angeli di Dio? Perché le persone nella Bibbia non potevano chiamare “nuvole del cielo” queste astronavi ? Sono passati 3000 anni da Mosè e 2000 da Gesù. Forse è ora che succeda qualcosa di più», ha dichiarato. Barry Downing è consapevole che la sua è un’interpretazione radicale del testo biblico:«Non mi ha procurato molti amici, ma credo che debba essere considerata sia dai credenti che dagli scettici”, ha concluso. Dal suo punto di vista, come ha avuto modo di ribadire in varie circostanze, quello che appare oggi nei nostri cieli è parte della missione divina: «Credo che gli UFO siano il modo che Dio ha per dire alla nostra cultura atea: “Sono tornato!”. E se Dio è tornato, è il momento di pentirsi e di essere felici che il mondo vive sotto la protezione del suo amore e i suoi angeli vegliano su di noi».
PER PADRE DOWNING, GLI UFO SAREBBERO MANIFESTAZIONI DIVINE
Opinioni sicuramente originali e interessanti da approfondire. Lo faremo insieme il prossimo 14 novembre, nel corso del Nono Meeting Internazionale “Figli delle Stelle” che si svolgerà in contemporanea con il XXII Convegno Ufologico promosso dal GAUS. Nel suo intervento, “Gli UFO e la Bibbia, tre domande”, il reverendo Downing affronterà le questioni: 1) come si può spiegare la colonna di fuoco descritta nell’Esodo; 2) quali sono i punti di contrasto e di incontro tra la sua teoria e quella di Erich Von Däniken; 3) per quale motivo solo i Cristiani protestanti, e non invece gli esponenti di altre religioni, hanno apertamente contestato le sue conclusioni. Dopo la sua relazione, il pastore presbiteriano interverrà in diretta dagli Stati Uniti per rispondere agli interrogativi del pubblico. Il congresso si svolgerà sia in presenza che in streaming sul web e tutti- in sala o da casa- avranno la possibilità di rivolgergli una domanda.
LA LOCANDINA DEL METTING DEL GAUS E DI EXTREMAMENTE, DOMENICA 14 NOVEMBRE 2021
Insieme al reverendo Downing, parteciperanno come relatori- di persona o in forma virtuale- altri ospiti da non perdere: Luis Elizondo (ex direttore del progetto AATIP del Pentagono); Kathleen Marden (ricercatrice UFO e nipote di Betty e Barney Hill); Lachezar Filipov (astrofisico dell’Accademia delle Scienze di Sofia, in Bulgaria); Roberto Pinotti (presidente del CUN e dell’ICER); Paolo Guizzardi (delegato dell’ICER per l’Italia); il presidente del GAUS Pietro Marchetti. E ci sarò anch’io. Si parlerà ovviamente di UFO (di quello che l’Intelligence pensa e di quello che dice la scienza), di abduction e di famosi casi storici- come gli X-file di Mussolini e il Caso Ummo. Per partecipare in presenza, nell’Auditorium di Santa Apollonia a Firenze, vi invito a consultare il link: https://www.gaus.it/eventi/convegno-2021-arrival-disclosure-and-encounters/ Chi non potrà o non vorrà essere in sala, potrà seguire l’intera giornata gratuitamente- dalle 10 alle 19- in diretta sul web collegandosi al canale Youtube “GAUSTube”. Appuntamento domenica 14 novembre 2021, con il meeting in doppia lingua italiano-inglese “L’arrivo-Rivelazioni e incontri” (Arrival:Disclosure and Encounters), presentano Sabrina Pieragostini e Sara Rolando: vi aspettiamo!