Come le Luci di Phoenix, meglio delle Luci di Phoenix. L’avvistamento di massa del 13 marzo 1996 si è praticamente ripetuto, questa volta nei cieli di San Diego – in California- fino al di là del confine messicano, a Tijuana. Anche in questo nuovo caso le autorità si sono affrettate a dare le stessa, illogica spiegazione al fenomeno. Per loro sfortuna, però, non siamo più nel 1996. Adesso tutti o quasi hanno un cellulare dotato di fotocamera e con quello strumento ormai di uso quotidiano molti testimoni hanno immortalato quanto stava avvenendo davanti ai loro occhi e lo hanno mostrato al resto del mondo grazie a internet. Una quantità impressionante di immagini da analizzare e valutare.
GLI UFO AVVISTATI TRA STATI UNITI E MESSICO
Venticinque anni dopo il caso dell’Arizona, il 27 giugno 2022 sulla baia di San Diego si sono stagliate delle sfere brillanti, di colore bianco e arancione, in formazione (per lo più allineate, ma talvolta anche disposte diversamente) e in numero variabile, da due in su, che scomparivano e ricomparivano di continuo. Il fenomeno si è manifestato di sera, a partire dalle 21:30, per proseguire almeno fino alle 23. Quasi subito vari residenti hanno iniziato a postare foto e video sui social, chiedendosi stupiti cosa stessero vedendo. ”È ancora in corso, va avanti da circa un’ora. Multiple luci sospese sopra l’oceano. Molto ferme, molto luminose. Luci arancioni-rossastre. Formazioni di 2,3,4,5 e 6”, ha scritto su Twitter uno di loro, a commento di un filmato visualizzato poi da decine di migliaia di persone. Altri video mostrano scene molto simili, prese da diverse angolazioni: le sfere appaiono sempre statiche in un punto preciso del cielo notturno.
LE LUCI SOPRA SAN DIEGO, CALIFORNIA
A pochi chilometri di distanza, a Tijuana, nella Baja California (Messico), altre centinaia di persone hanno assistito al fenomeno e anche qui in molti lo hanno ripreso con i telefonini. Da queste parti è sembrato ancora più sorprendente: in alcuni video, tra le luci si intravede infatti la sagoma di una struttura portante, di forma circolare. Inoltre, gli UFO a un certo punto si sono abbassati fin quasi a sfiorare la superficie dell’oceano, illuminando l’acqua con un intenso bagliore arancione da loro stesse emesso. Una testimone oculare ha raccontato a un giornale locale di aver osservato quelle sfere insieme alla sua famiglia per 40 minuti di fila: a suo avviso, si trattava di un oggetto volante con un diametro di 5 metri. Un evento eccezionale, per il quale è stata subito trovata una spiegazione molto banale: all’indomani dell’avvistamento collettivo, il Dipartimento della Polizia di San Diego ha infatti affermato che si trattava solo di razzi di segnalazione utilizzati durante un’esercitazione militare.
LE SFERE LUMINOSE FOTOGRAFATE A TIJUANA
Gli agenti non hanno dato prova di grande fantasia: è esattamente quello che le autorità dissero in occasione delle Luci di Phoenix. Ma oggi come allora questa motivazione proprio non regge. Impossibile che dei razzi luminosi rimangano visibili per un’ora o più: si spengono nel giro di una manciata di secondi. Impossibile che restino sospesi a mezz’aria nella medesima posizione: la forza di gravità li fa inesorabilmente cadere verso il basso. Curioso poi che proprio i militari-nella fattispecie, il comando della Naval Air Station North Island e la base dei Marine di Camp Pendleton- abbiano dichiarato alla stampa di non avere idea di cosa fossero quelle luci colorate. Anche oltreconfine, gli addetti al traffico dell’Aeroporto Internazionale di Tijuana hanno confermato di non essere al corrente di operazioni militari effettuate dall’aviazione messicana o da quella degli Stati Uniti- informazione che doveva essere inoltrata allo scalo civile- e hanno detto di ignorare a loro volta l’origine del fenomeno.
UN’ALTRA IMMAGINE SCATTATA IL 27 GIUGNO 2022
Allora, ispirato forse dalle dichiarazioni rilasciate lo scorso maggio davanti alla Sottocommissione per l’Intelligence del Senato di Washington, qualcuno ha ipotizzato che quelle luci non fossero altro che droni luminosi, per la precisione quelli che con qualche giorno di anticipo stavano provando lo show aereo del 4 luglio- festa nazionale degli Stati Uniti- organizzato sulla Imperial Beach di San Diego al posto del classico spettacolo pirotecnico. Un altro buco nell’acqua: la segretaria comunale della metropoli californiana Sandra Cowan ha dichiarato a Fox News che quelle luci non avevano niente a che spartire con l’esibizione dei droni e che la società incaricata non aveva fatto alcun test. Dunque? Altre spiegazioni plausibili? Purtroppo no. In loro assenza, va da sé che la maggior parte dei testimoni ha pensato a un’unica cosa: vuoi vedere che queste luci sono le stesse avvistate per anni, in modo ripetuto e frequente, anche dal personale militare, come ad esempio i piloti della US Navy? La zona di questo ultimo clamoroso avvistamento in fondo non è molto distante dal luogo nel quale, nel 2004, il comandante David Fravor inseguì invano il famigerato e misterioso Tic-Tac.
IL FAMIGERATO TIC-TAC DEL 2004
E sempre da queste parti- la costa californiana sull’oceano Pacifico- la Marina militare degli Stati Uniti ha incrociato spesso strani oggetti volanti non identificati (che il vicedirettore dell’Intelligence navale, minimizzando, ha definito per l’appunto “droni”) dalle caratteristiche piuttosto originali: sono capaci di volare nell’atmosfera, con accelerazioni improvvise e incredibili, ma anche di immergersi in acqua e di sparire all’istante dai tracciati sonar. Una tecnologia-vale la pena ripeterlo- che nessuna potenza mondiale possiede o se la possiede la tiene tanto gelosamente nascosta da non utilizzarla nemmeno in scenari di guerra ma nello stesso tempo la ostenta di continuo, facendo “ronzare” questi anomali velivoli sopra le portaerei e i caccia torpedinieri statunitensi. Come è successo tra il marzo e il luglio 2019, quando un centinaio di droni definiti “pericolosi” in diverse occasioni sono stati avvistati dal personale militare.
UN VELIVOLO ANOMALO CAPACE DI VOLARE E DI IMMERGERSI NELL’OCEANO
A rivelarlo, è stato un file postato per errore (se si vuole credere alla versione ufficiale, ovviamente) proprio dalla US Navy. Si tratta di sessanta pagine di documenti, con la scritta “proposed redaction” (ovvero “redazione proposta”, come se non fossero destinati alla pubblicazione), nei quali i nomi delle persone coinvolte appaiono sottolineati di rosso, forse per essere poi cancellati. La cache è stata rimossa poco dopo la sua comparsa online, non prima però di essere copiata da utenti, ricercatori e giornali web come The Sun. Tra i droni quadrimotori descritti e fotografati dal report, spuntano anche le foto di oggetti decisamente diversi, come gli UFO triangolari già resi noti mesi fa: questa divulgazione involontaria cela forse un tentativo di mescolare un po’ le carte per aumentare la confusione? In ogni caso, questi nuovi documenti della Navy sono stati considerati da Jaime Maussan una delle cause dell’avvistamento di massa del 27 giugno.
UNO DEI PRESUNTI DRONI SEGNALATI SOPRA UNA NAVE DA GUERRA USA
Il giornalista e ufologo messicano ritiene infatti che quelle luci siano di natura extraterrestre e che siano una specie di risposta alla fase di apertura in corso sulla questione aliena. Tra gli eventi significativi a tal proposito, Maussan ha citato anche l’audizione al Congresso del 17 maggio, le dichiarazioni del capo dell’ente spaziale russo Roscosmos (“potremmo essere osservati dall’esterno”) e la sessione speciale del Senato brasiliano del 24 giugno nella quale si è discusso degli incidenti UFO più importanti avvenuti nello Stato sudamericano. Su Twitter, il giornalista ha postato un video che mostra uno di quegli oggetti luminosi molto ingrandito e ha espresso così la sua opinione: “Attenzione, questa prova catturata il 27 giugno 2022 con un telescopio nella zona del Pacifico conferma che ciò che è stato testimoniato da centinaia di persone a Tijuana, Rosarito, San Diego è stato un incontro autentico con la tecnologia UFO e senza dubbio non proveniva dagli Stati Uniti, dalla Russia o dalla Cina. Non erano razzi o droni, ma un fenomeno OVNI straordinario».