Interagire mentalmente con intelligenze non umane, attirare gli UFO con la forza del pensiero, comunicare in modo telepatico con creature di altri mondi, epoche o dimensioni: è davvero possibile? Una domanda quanto mai urgente, alla luce di quello che Oltreoceano sta accadendo con cadenza quasi quotidiana. Jake Barber, l’ex pilota dell’ USAF coinvolto nelle segretissime operazioni di retro-ingegneria del Pentagono, dice di poter attirare gli UFO con l’aiuto degli psionici, ovvero persone con particolari capacità psichiche. Chris Bledsoe, l’imprenditore che è diventato una celebrità negli States rivelando i suoi contatti con una potente entità femminile chiamata semplicemente The Lady, fa apparire decine di luci nel cielo a comando durante gli incontri con pubblico ai quali partecipa. E nel week-end di Pasqua, persino due tra i fondatori dell’autorevole SOL Foundation (un think tank scientifico con base in California) , ovvero il genetista Garry Nolan e l’antropologo Peter Skafish, hanno partecipato a una tre-giorni a bordo della USS Hornet, in navigazione nel Golfo di San Diego con altri VIP della ricerca ufologica, un sensitivo e pubblico pagante, nella speranza di evocare qualche oggetto volante misterioso

Negli Stati Uniti, poi, il mondo della politica appare sempre più sensibile alla questione. David Grusch, l’ex agente segreto che ha denunciato l’esistenza di un programma super classificato per recuperare oggetti volanti non identificati precipitati (o fatti precipitare) per carpirne la tecnologia, è entrato ai piani alti di Washington, come senior advisor (consigliere esperto) del deputato Eric Burlison. Per la cronaca, Grusch non parla di mezzi extraterrestri ma “di intelligenze non umane” e ne ha ipotizzato una natura multidimensionale. Poi- finalmente- la Task Force per la declassificazione dei segreti federali istituita a febbraio e presieduta da Anna Paulina Luna sta iniziando ad occuparsi anche degli X-file rimasti finora celati al pubblico. Saltato- per l’assenza ingiustificata dello stesso Grusch- un incontro in un’area isolata e protetta per la condivisione di informazioni altamente classificate di interesse per la sicurezza nazionale (SCIF, la sigla in inglese), la task force ha programmato una tavola rotonda con vari esperti sul tema UAP e poi tra il 12 e il 17 maggio si dovrebbe svolgere un’altra audizione al Congresso. Insomma, un grande fermento e una precisa volontà di arrivare a una comprensione del fenomeno, tutt’altro che aneddotico e talmente rilevante da richiedere i massimo livelli di segretezza. E sì, anche la congresswoman Luna ha definito “Intelligenze non umane” i responsabili delle apparizioni UFO nei nostri cieli…

E in Italia? In Italia la politica non se ne cura, la scienza evita di affrontare il problema, la stampa non indaga, l’opinione pubblica ignora quasi tutto. Bisogna affidarsi alle iniziative private di chi crede che sia invece giunto il momento di sollevare il velo e incominciare a parlarne, in modo serio e scientifico. Il 24 maggio a Torino saranno alcuni esponenti del mondo accademico di alto spessore a dare una risposta- pratica e teorica- all’interrogativo iniziale: è davvero possibile creare un’interazione tra noi e Loro? Stando agli esperimenti messi in atto in America (a quanto pare, riusciti), sembra di sì: possiamo usare la coscienza come un ponte per collegare la nostra realtà visibile a quella invisibile. Ovviamente, a patto che queste intelligenze non umane esistano davvero e che lo si possa provare. Uno degli obiettivi, questo, di astrofisici e astronomi che passano l’intera esistenza ad osservare il cosmo proprio per scoprire una prova. Quella che potrebbe aver trovato la dottoressa Beatriz Villaroel del Nordita (Nordic Institute of Theoretical Physics). Con il Progetto VASCO, ha puntato l’attenzione su alcuni oggetti celesti fotografati dagli osservatori astronomici all’inizio degli Anni Cinquanta che in scatti successivi non appaiono più nella stessa porzione del cielo. Visto che le stelle non spariscono e che all’epoca non c’erano ancora satelliti in orbita, una spiegazione plausibile avanzata ai ricercatori guidati dalla Villaroel è che si trattasse di tecnologia aliena.

L’astronoma spagnola è tra gli ospiti attesi al Teatro San Giuseppe, nel centro del capoluogo sabaudo, per la conferenza promossa da Luna Nova dal titolo “Intelligenze non umane e coscienza- Nuove frontiere del contatto”. All’evento parteciperanno (in presenza e online) relatori di fama internazionale, tutti con una spiccata competenza nell’ambito di ricerca al centro dell’appuntamento torinese. Come Corrado Malanga, già docente di Chimica all’Università di Pisa, che da anni studia la coscienza e la sua potenziale interazione con realtà non umane. O come il celebre fisico teorico Jack Sarfatti, pioniere della quantistica, coinvolto negli studi segreti che la CIA condusse negli Anni Settanta (noti ora come Progetto Stargate) con l’obiettivo di sfruttare i poteri psichici di individui dotati e addestrarli nella visione a distanza (remote viewing) a scopi bellici e di spionaggio. Il professore è convinto di aver risolto entrambi i misteri: come funziona la coscienza e quale è la provenienza gli UFO.

Con Kevin Knuth, professore di fisica all’università di Albany, potremo invece provare a misurare le caratteristiche di volo di alcuni degli oggetti volanti non identificati osservati dai piloti e registrati dalle strumentazioni, come il celebre Tic-Tac inseguito invano dai top-gun della Navy nel 2004 e ripreso dalle telecamere FLIR agli infrarossi, oppure l’UFO grande come una portaerei (tracciato dai radar di Anchorage) che scortò a lungo un cargo giapponese in volo sopra l’Alaska nel 1986. In questi casi, il professore è riuscito a determinare la possibile accelerazione dei velivoli misteriosi, che arriva fino alla cifra mostruosa di 9000 G. L’oggetto apparso sull’Alaska avrebbe potuto raggiungere la Luna in circa mezz’ora (ricordiamo che invece le missioni Apollo hanno impiegato tre giorni abbondanti). Ecco perché il professor Knuth definisce astronavi questi oggetti: perché si comportano esattamente come navicelle spaziali. Alla conferenza di Torino sarà ospite in teatro, poi, la direttrice strategica della SOL Foundation, la dottoressa Maura Mindrila, esperta di Intelligenza Artificiale (la prima forma certa di Intelligenza non Umana con la quale ci stiamo confrontando) che parlerà del futuro della ricerca scientifica correlata a fenomeni extra umani.

Ma oltre alla teoria, come anticipato, ci sarà anche spazio per la pratica, grazie al dottor Andrea Lani, ingegnere aerospaziale torinese che lavora come senior researcher e team leader in Belgio. Da anni ormai il ricercatore ha messo a punto una forma di meditazione (che non a caso ha chiamato, anche lui, Stargate) che gli permetterebbe di aprire “portali” con altre dimensioni ed entrare in contatto telepatico con intelligenze non umane. Una capacità che- da uomo di scienza- ha voluto testare sottoponendosi ad esperimenti con l’utilizzo di strumentazioni all’avanguardia come due telecamere sperimentali, una iper-spettrale (che opera sia negli ultravioletti che negli infrarossi) e una polimetrica: entrambe hanno confermato che accade qualcosa di insolito quando il dottor Lani entra nel suo stato di trance. Il 24 maggio, gli spettatori in teatro potranno partecipare a una meditazione di gruppo guidata dall’ingegnere per provare a riprodurre un contatto telepatico in un esperimento mai tentato prima in pubblico. Ci sarà poi spazio per la condivisione di eventuali esperienze personali. Appuntamento dunque nel centro di Torino, nel teatro San Giuseppe, sabato 24 maggio dalle 10 alle 19 per questa full-immersion con Intelligenze non Umane e Coscienza: i biglietti sono già acquistabili su Tickettailor.
