Ancora un po’ di pazienza, giusto due settimane. E poi, alcuni dei misteri relativi agli Ufo saranno rivelati al mondo. Almeno, è quanto promettono gli organizzatori di una conferenza che si terrà il 22 settembre a Las Vegas, presso il Museo Nazionale degli esperimenti atomici- affiliato all’austero e celeberrimo Smithsonian Institution.
LA LOCANDINA DELLA CONFERENZA DI LAS VEGAS
Non è chiaro, al momento, quali saranno i misteri affrontati in questo meeting-evento, ma si conoscono già i nomi dei relatori- tutti veri esperti del settore. “Abbiamo cercato di portare personalità di spicco che potessero parlare di extraterrestri e Ufo con cognizione di causa- ha spiegato alla stampa il direttore del museo, Allan Palmer- così ci siamo concentrati soprattutto su gente che avesse delle storie personali e che potesse spiegarci cosa sono gli Ufo dal punto di vista dei militari, perché riteniamo che in questo modo la questione è più credibile”.
Palmer- a sua volta pluridecorato ex pilota di caccia della Marina- ha così invitato alcuni colleghi con un passato importante nell’esercito americano e con un presente di ricercatori ufologici: John Alexander, promotore dell’ “Advanced Theoretical Phisics Project”, un gruppo di analisi sull’argomento che riunisce funzionari governativi e scienziati; Charles Halt, uno degli ufficiali britannici protagonisti del clamoroso avvistamento avvenuto nella foresta di Rendlesham nel 1980; William Coleman, responsabile delle relazioni con il pubblico dell’Air Force e poi produttore della serie tv “Project Ufo”; Robert Friend, ex direttore del progetto “Blue Book” voluto dai militari proprio per studiare la questione aliena.
LA RICOSTRUZIONE DELL'UFO APPARSO A RENDLESHAM FOREST
Accanto a tutti questi ex colonnelli, siederà anche l’ufologo Nick Pope, per alcuni anni consulente del governo di Sua Maestà sugli E.T. Ospiti, insomma, di grande prestigio. Per questo, tra gli appassionati cresce la curiosità di capire quali rivelazioni finora mantenute nel massimo riserbo potranno mai uscire da questa conferenza. I relatori, infatti, hanno già esposto in pubblico più e più volte le loro vicende personali e le loro opinioni. Cosa potranno aggiungere, stavolta, di così sensazionale?
“A fare la differenza è la presenza, in contemporanea, di queste personalità, considerate fonti ad alta affidabilità“, prova a spiegare uno degli invitati, John Alexander. “Quando ti trovi di fronte ad un gruppo di ex ufficiali concordi nel dire che il fenomeno Ufo è reale e che merita di essere studiato, bè, il livello di credibilità diventa notevole.”
Durante l’incontro del 22 settembre, Pope parlerà di come il suo governo e quello americano stiano seguendo una condotta simile in rapporto alla questione aliena e perchè entrambi stiano disinteressandosi- almeno ufficialmente- del problema. “Il trucco sta nel diffondere ai media le notizie più assurde, così l’argomento diventa uno scherzo, un gioco. Poi si stacca la spina e si torna a studiare di nascosto il fenomeno. Non dico che è proprio quello che sta accadendo ora, però davvero ci beviamo la storia che un qualsiasi governo non sarebbe interessato se un pilota vedesse sul suo radar un oggetto misterioso?”
L'UFOLOGO BRITANNICO NICK POPE
Già, difficile pensarlo e difficile credere che davvero- come annunciato- il governo britannico abbia smesso, essenzialmente per motivi di budget, di analizzare la reale natura dei mezzi volanti che costantemente vengono avvistati nei suoi cieli. Tanto che il ricercatore inglese ha annunciato che nella sua relazione svelerà “alcuni dei segreti ancora non divulgati del Progetto Ufo del Regno Unito”. Chissà…
SABRINA PIERAGOSTINI