Niente UFO, siamo Inglesi… Nella compassata Camera dei Lord di Sua Maestà Elisabetta II è entrato fugacemente un tema di strettissima attualità- cosa vola nei nostri cieli di così insolito da non poter essere identificato nemmeno dai Servizi Segreti degli Stati Uniti? Una questione che in America sta tenendo banco, per le ovvie implicazioni legate alla sicurezza nazionale e degli spazi aerei, ma che in Gran Bretagna sembra sollevare interrogativi molto meno pressanti, almeno stando al tenore della discussione che si è appena svolta in Parlamento: il governo Johnson non ha intenzione di condurre una propria indagine sugli oggetti volanti non identificati né sulla possibile minaccia che possono comportare.
IN GRAN BRETAGNA UN’INTERROGAZIONE PARLAMENTARE SULLA QUESTIONE UAP
Punto di partenza per l’interrogazione parlamentare è stato il resoconto presentato il 25 giugno 2021 al Congresso americano. Nove pagine non classificate nelle quali gli esperti dell’Intelligence di Washington, dopo lunghi e approfonditi studi, hanno ammesso di non aver capito un accidente del fenomeno da loro denominato UAP: dal 2004 in poi, da quando il personale militare ha riferito ben 144 avvistamenti anomali, sono stati in grado di trovare spiegazione solo per uno di essi, ma tutti gli altri sono rimasti un enigma. Mancano dati sufficienti, si sono giustificati gli analisti, e probabilmente non esiste un’unica spiegazione per tutti gli episodi. Hanno così elencato una serie di potenziali ipotesi inclusa una molta curiosa, denominata “altro” e non specificata.
In ogni caso, è stata riconosciuta l’esistenza di questi oggetti, reali e concreti, ma la loro origine e soprattutto il loro intento rimangono un mistero insondabile anche alla luce delle caratteristiche di volo (velocità, accelerazioni, manovre apparentemente impossibili) a dir poco bizzarre. Nel report viene esplicitato il timore che serpeggia tra i vertici dell’Intelligence: «Gli UAP chiaramente pongono un problema nella sicurezza dei voli e possono mettere a rischio la sicurezza nazionale», proprio per il fatto che nessuno sa cosa sono e cosa vogliono. Ma questo timore non sembra affatto condiviso dall’alleato numero 1 degli Stati Uniti, il Regno Unito, che ha avuto e ha intensi scambi di informazioni a livello di Servizi Segreti con quelli d’Oltreoceano. A sollevare la questione davanti alla Camera dei Lord è stato l’ex tesoriere del Partito Conservatore, Lord Sarfraz.
UNO DEGLI UAP PER I QUALI IL RAPPORTO AMERICANO NON HA TROVATO SPIEGAZIONE
«Per decenni, le persone che hanno espresso preoccupazione per gli UFO sono state liquidate come tipi pieni di fantasia, ma adesso il Direttore della National Intelligcnce degli Stati Uniti, che controlla 17 agenzie, ha pubblicato un report che stabilisce che le informazioni sugli UFO non sono esaustive», ha detto il giovane barone davanti ai suoi pari.«Il rapporto offre varie possibili spiegazioni e non esclude che si possa trattare di velivoli militari con grandi capacità di volo o persino di fenomeni extraterrestri. Come può il ministro assicurare il pubblico che il Ministero della Difesa (MoD) prende molto seriamente le segnalazioni di oggetti non identificati nel nostro spazio aereo?», è stata la richiesta finale di Lord Sarfraz.
LA MINISTRA DELLA DIFESA DEL GOVERNO JOHNSON
La risposta della Baronessa Annabel Goldie, titolare del dicastero, è stata in linea con il tradizionale aplomb che si attribuisce ai sudditi di Sua Maestà:«Il MoD non detiene alcun rapporto sui fenomeni aerei non identificati, ma monitora costantemente lo spazio aereo britannico per identificare e rispondere a ogni credibile minaccia alla sua integrità e confida sulle misure già poste in essere per proteggerlo». Non solo: non c’è in previsione alcuna indagine specifica in materia perché negli ultimi 50 anni mai nessun resoconto ha indicato l’esistenza di potenziali minacce. Quindi la ministra ha escluso sia ogni tipo di avvistamento segnalato da piloti o da altri componenti delle Forze Armate sia qualsiasi anomalia registrata dalle strumentazioni elettroniche puntate sui cieli del Regno Unito, perché in questo caso il MoD avrebbe dovuto, eccome, esserne informato e ricevere i relativi resoconti. Un’ affermazione che suona molto strana, soprattutto alla luce delle vicende ben note e ben dettagliate che hanno coinvolto in passato la RAF fin dai tempi di Churchill.
UNO DEI CASI UFOLOGICI PIÙ FAMOSI DEL REGNO UNITO CHE COINVOLSE MOLTI MILITARI
Eppure, stando alle rassicurazioni della baronessa Goldie, questi velivoli misteriosi che hanno spesso incrociato le rotte dei piloti inglesi non sono mai stati considerati minacciosi ed evidentemente ora hanno preferito emigrare altrove per spuntare qua e là solo davanti ai caccia o alle navi da guerra di Washington. A dare man forte alla ministra ci ha pensato il Visconte Ridley, suo compagno di partito, che ha definito assai poco credibile l’ipotesi extraterrestre: «Nell’era degli smartphone, dei droni e dei viaggi frequenti, l’idea che possano esserci astronavi aliene che sfrecciano regolarmente nella nostra atmosfera non mi sembra molto plausibile, è molto più probabile che quelle immagini sfocate abbiano una noiosa spiegazione», ha detto il Lord, dimenticando forse che quelle “immagini sfocate” sono state riprese da sofisticate telecamere a uso militare e che se fosse stato così semplice trovare una “noiosa spiegazione” l’Intelligence americana sarebbe stata ben lieta di offrirla, evitandosi un sacco di problemi.
UNA DELLE “IMMAGINI SFOCATE” RIPRESE DALLE TELECAMERE DEI JET MILITARI AMERICANI
Nel chiudere la discussione, la baronessa Goldie ha ribadito che gli addetti alla difesa dello spazio aereo britannico individuano e tengono sotto controllo tutto ciò che si muove 24 ore al giorno, per garantire la sicurezza non solo del Regno Unito ma anche dell’intera NATO. Quindi, tranquilli: Oltremanica nulla di sospetto, di ipertecnologico, di inspiegabile si è mai palesato- se no, ce lo avrebbero detto, giusto? Chissà se l’opinione pubblica si accontenterà di questa dichiarazione. Ma almeno, dalle parti di Londra, qualcuno si è posto il problema di chiedere la posizione ufficiale del governo sulla questione UAP. Dalle parti di Roma, invece, tutto tace. Nonostante la grande copertura mediatica sul rapporto del 25 giugno, a suo modo storico, assicurata dai giornali italiani e dalla tv, i nostri parlamentari non hanno mosso un dito- non una domanda, non un dubbio, men che meno un’interrogazione al Ministro della Difesa. Come se fossero del tutto ignari della questione. Verrebbe da dire: beata ignoranza…