Garry Nolan sconfessa l’AARO e la NASA:«Gli ET sono già qui»
1 Giugno 2023
C’è chi dice no. Gli Alieni magari esistono, in qualche galassia lontana lontana, ma qui non si sono mai visti. E nessuno degli oggetti o fenomeni non identificati osservati nei nostri cieli può essere attribuito a una civiltà dello spazio, casomai sotto sotto ci può essere lo zampino dei Russi o dei Cinesi. Lo ha dichiarato ad aprile nella sua prima audizione davanti alla sottocommissione dell’Intelligence per le Forze Armate Sean Kirkpatrick, direttore dell’ufficio creato dal Pentagono per studiare gli UAP, ovvero l’All-domain Anomaly Resolution Office. «L’AARO non ha finora trovato alcuna prova credibile di attività extraterrestre, di tecnologia fuori dal mondo o di oggetti che sfidano le leggi conosciute della fisica», ha detto in quella circostanza. E lo ha ripetuto anche davanti al gruppo di studio indipendente della NASA istituito lo scorso ottobre.
IL DIRETTORE DELL’AARO, IL FISICO SEAN KIRKPATRICK
Il 31 maggio 2023, i suoi componenti hanno incontrato la stampa per anticipare i risultati della loro ricerca che verranno ufficialmente presentati in un report previsto a luglio. Per la NASA, sono da considerarsi UAP tutti gli oggetti osservati in cielo che non possono essere spiegati come velivoli convenzionali o come fenomeni naturali. E di avvistamenti del genere, segnalati da piloti militari o civili, ormai se ne annoverano a centinaia. Ma- hanno ribadito tutti coloro che hanno preso la parola, incluso lo stesso Kirkpatrick- nonostante la casistica sempre più corposa, mancano i dati e non si possono trarre conclusioni. Lo ha detto anche David Spergel, astrofisico e presidente del gruppo di indagine, aprendo la conferenza stampa. La raccolta delle informazioni sugli UAP è stata finora non sistematica e frammentata attraverso le diverse agenzie, ha lamentato. Inoltre, sono stati usati strumenti non adatti all’indagine scientifica.
LA CONFERENZA STAMPA DEL GRUPPO DI STUDIO DELLA NASA
«Per capire meglio il fenomeno, sono necessari una raccolta dei dati focalizzata e una robusta analisi.Un simile approccio aiuterà a discernere gli avvistamenti di UAP non spiegati, ma non darà garanzia che tutti i casi segnalati avranno spiegazione». Da questo primo e unico incontro pubblico è emerso un elemento degno di nota: Kirkpatrick ha affermato che le segnalazioni di oggetti misteriosi osservati da personale militare sono adesso 800 (erano 650 soltanto un mese fa), ma ha anche specificato che di essi solo una minima parte (circa il 5 %) risulta effettivamente inspiegabile. Il 5% di 800 è 40. Nei cieli americani, quindi, per 40 volte negli ultimi anni ha volato indisturbato qualcosa di assolutamente incomprensibile e ignoto. La percentuale, tra l’altro, è in linea con quanto sempre affermato dagli ufologi: anche per loro, il 95% delle segnalazioni è spiegabile. Il problema è quel 5% di cui nessuno riesce a capirci molto.
UNO DEGLI UAP SENZA SPIEGAZIONE PER L’AARO
Date queste premesse, lo studio degli esperti della NASA difficilmente riserverà sorprese. Le ha riservate, invece, l’intervista a un rinomato e stimato docente universitario che davanti al folto pubblico di un evento importante ha osato dire che non solo gli ET esistono, ma che sono già qui, in mezzo a noi, e senza alcun dubbio. L’affermazione a dir poco sorprendente è uscita dalla bocca di Garry Nolan. Non proprio un Signor Nessuno, nel mondo accademico statunitense: insegna Patologia alla Scuola di Medicina dell’Università di Stanford, in California, ha pubblicato più di 300 articoli su riviste scientifiche e ha depositato oltre 40 brevetti. Il suo nome è piuttosto noto tra gli appassionati di misteri: è stato lui a compiere l‘analisi genetica sul cosiddetto “Essere di Atacama”, una minuscola mummia rinvenuta nel deserto cileno, stabilendo che si trattava di un feto umano con rarissime malformazioni.
LA MUMMIA DI ATACAMA AI RAGGI X
Più di recente, ha rivelato di essere stato incaricato dai servizi segreti americani di studiare i danni cerebraliriscontrati in alcuni militari in seguito a incontri ravvicinati del III tipo e di analizzare frammenti recuperati dai siti di presunti incidenti UFO. Ecco chi è, in estrema sintesi, il dottor Nolan. A metà maggio, mentre era ospite della conferenza organizzata da SALT iConnection a New Yorkdal titolo “Il Pentagono, l’intelligenza extraterrestre e gli Ufo precipitati”, il professore ha parlato a ruota libera, senza reticenze, rispondendo a tutte le domande del padrone di casa Alex Klokus, tra i fondatori di SALT, forum globale sulla leadership di pensiero che comprende finanza, tecnologia e politica. «Credi che un’intelligenza aliena abbia già visitato la Terra?», gli ha chiesto Klokus. «Credo che si possa fare un passo in avanti: non ci ha semplicemente visitato, ma è stata qui per un lungo tempo ed è ancora qui», la replica di Nolan.
IL DOTTOR NOLAN INTERVISTATO A NEW YORK
Una frase che ha stupito la platea e l’intervistatore. «È difficile da credere, quante probabilità ci sono che sia così?». «Il 100 per cento», la risposta. Il patologo ha poi argomentato la sua convinzione facendo riferimento alle iniziative del Congresso che hanno indotto il Pentagono a creare quell’organismo ad hoc per indagare sui tanti velivoli di natura e provenienza sconosciutaavvistati dal personale militare. Ha infatti aggiunto: «Questa non è soltanto la mia opinione…La Legge di bilancio per la Difesa dell’anno scorso, firmata da Biden a dicembre, in 30 pagine ha stabilito la creazione di un ufficio per i fenomeni aerei non identificati». Nell’AARO, ha poi spiegato, lavorano 25 addettiil cui compito consiste nel raccogliere le informazioni in tutto il Dipartimento della Difesa e nelle agenzie di intelligence, organizzarle in un format uniforme per la prima volta e fornirle poi al Congresso.
IL CONGRESSO USA PRETENDE INFORMAZIONI SUGLI UAP
«Dodici senatori degli Stati Uniti hanno sottoscritto un documento che fondamentalmente dice: vogliamo avere i dati», ha aggiunto Garry Nolan. Non solo, la norma prevede anche una sorta di amnistia per tutti coloro che infrangeranno i vincoli di segretezzafirmati in passato per rivelare quello che hanno visto o saputo riguardo gli UFO.«È stato creato un programma specifico per gli informatori, rivolto a coloro che- sto per dirlo-hanno lavorato sulla retro ingegneria di oggetti volanti, in modo che possano farsi avanti e infrangere i loro giuramenti, per poter parlare al Congresso e rivelare informazioni in sedute coperte da segreto». Quindi, persone che avrebbero direttamente studiato quegli oggetti misteriosi per carpirne i segreti e sfruttarne la tecnologia.
UNO DEGLI UAP RIPRESI DAI PILOTI MILITARI USA
E a quanto pare, le prime gole profonde si sarebbero già presentate, visto che “il caso più recente risale giusto allo scorso weekend e ha sollevato un vero vespaio a Washington”. Sembra di capire che la rivelazione sia stata particolarmente impressionate e che sia stata anche l’ultima di una lunga serie. Ma quali prove ha, Garry Nolan, per dire quello che dice? «Semplice, basta osservare quello che il governosta facendo in proposito proprio ora. Osserva il numero di politici di entrambi gli schieramenti che si sono riuniti e hanno firmato questa dichiarazione. E su cosa si basano le loro opinioni? Si basano su decine di persone che in un modo o nell’altro si sono fatte avanti e hanno parlato con loro in contesti riservati».
SONO 800 GLI AVVISTAMENTI RACCOLTI DALL’AARO
In questa intervista il medico non ha lasciato nulla nel vago e ha aggiunto: «Sinceramente, ho avuto esperienze personali con individui che so aver lavorato o lavorare tuttora sui programmi di retro ingegneria. Per essere chiari, su velivoli abbattuti. Ora la prima domanda che la gente si farà è: “Be’, ma se sono così dannatamente avanzati, perché precipitano?” Perché quello che precipita non è qualcosa di vivente. Uso spesso questo esempio: se vuoi studiare una tribù di cannibali dell’Amazzonia, ci vai di persona e ti palesi in mezzo alla tribù sperando di non diventare la loro cena? Se sei un’intelligenza evoluta non metterai a rischio la tua vita e un tuo arto andando là in mezzo».
SECONDO GARRY NOLAN, GLI UAP SONO FORME DI INTELLIGENZA ARTIFICIALE
Quelli che vediamo solcare i nostri cieli, a suo avviso, sarebbero per lo più droni o un qualche tipo di AI– ovvero di intelligenza artificiale. «Abbiamo già a che fare con un’intelligenza aliena nelle nostre email- ChatGPT eccetera- e non sappiamo cosa stia facendo. Figuriamoci se loro fossero un milione di anni avanti a noi: come potresti mai dialogarecon qualcosa del genere?», ha dichiarato. Nolan ha poi accennato anche al suo compito delicato, l’analisi del materiale che si ritiene proveniente da oggetti volanti non identificati recuperati sulla Terra. «Cosa speri di scoprire?», gli ha domandato Klokus. «Un granello di silicio negli anni Cinquanta o Sessanta ha cambiato la nostra cultura, il nostro mondo, la nostra comprensione», ha detto. Insomma, un nuovo elemento chimico o una nuova lega proveniente da quei rottami potrebbe portare a una rivoluzione tecnologica.
IL PROFESSOR NOLAN HA ANALIZZATO FRAMMENTI DI MATERIALE SCONOSCIUTO
Ancora una volta, Garry Nolan si è detto sicuro al 100 per centoche il governo americano possieda frammenti di materiale sconosciuto: «Stavo lavorando con un gruppo di persone circa sette o otto anni fa e ho avuto letteralmente poche settimane a disposizione dopo aver ottenuto l’accesso a uno dei campioni. E quando coloro che non volevano che ne avessimo accesso lo hanno scoperto, hanno escogitato alcuni trucchi amministrativi e burocratici e ce l’hanno portato via». Alludendo poi al celebre incidente della USS Nimitz del 2004 al largo della costa di San Diego durante l’incontro con il famigerato Tic Tac, il professore ha sottolineato che più sensori simultanei hanno visto oggetti volanti passare da 15 metri sopra l’acqua fino a 26mila metri per poi tornare indietro in meno di un secondo.
UNA RESA ARTISTICA DEL FAMIGERATO TIC TAC
«Fanno cose che non possiamo fare. Sappiamo che neppure i Russi e i Cinesi non lo stanno facendo… qual è la fisica che lo permette?». Il dottor Nolan ha detto di conoscere alcuni studiosi che lavorano all’interno di gruppi di ricerca della Difesa: gli avrebbero rivelato che bisognerebbe modificare la legge della Relatività Generaleper poter spiegare quel tipo di prestazioni. «Ma allora quanta energia è necessaria per farlo? Ben più dell’intera produzione nucleare quotidiana del pianeta», ha specificato. «Chi potrebbe farlo? Noi no. Ce la faremo tra mille anni? Ma se avessimo un frammento di tutto questo, anche se fosse mille rivoluzioni davanti a noi, un milione di rivoluzioni davanti a noi, quel minuscolo pezzo di conoscenza potrebbe cambiare radicalmenteciò che stiamo facendo.»