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Tom DeLonge e Luis Elizondo parlano al New York Times

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I primi a crederci sono stati loro, i reporter del New York Times che hanno lanciato una vera e propria bomba mediatica, diffondendo la notizia dell’esistenza di un programma segreto condotto dal Pentagono per identificate le minacce aerospaziali e i fenomeni aerei anomali (noi potremmo dire, senza sbagliare troppo, gli UFO) e pubblicando i video ripresi da piloti della Marina militare alle prese con velivoli a dir poco bizzarri. Era il dicembre 2017. Adesso, tutti ne parlano, grazie anche alle ultime dichiarazioni ufficiali che hanno fatto il giro del mondo.

A PUBBLICARE PER PRIMO I VIDEO DELLA US NAVY, IL NEW YORK TIMES

A PUBBLICARE PER PRIMO I VIDEO DELLA US NAVY, IL NEW YORK TIMES

Nelle scorse settimane, i rappresentanti della US Navy e del Dipartimento della Difesa di Washington hanno infatti confermato la veridicità di quei filmati. «I tre video che sono in circolazione sono effettivamente registrazioni fatte da aviatori della Marina, realizzate durante le loro esercitazioni» ha dichiarato in un comunicato stampa la portavoce del Pentagono Susan Gough, nel quale aggiungeva: «La US Navy ha sempre considerato il fenomeno osservato in questi filmati come non identificato». Incursioni, tra l’altro, «in  crescita negli ultimi anni».

A rendere disponibili quelle immagini che sono diventate la prova più importante (anche perché davvero incontestabile) della storia dell’ufologia, è stata la public benefit corporation  “To The Stars Academy of Arts and Science”, nome spesso abbreviato con l’acronimo TTSA. Creata dalla rockstar Tom DeLonge, conta una dozzina di componenti provenienti dal mondo della scienza, dell’industria aerospaziale, dell’intelligence. Tra loro, Luis Elizondo, l’alto ufficiale del Pentagono che per un certo periodo ha guidato quello studio finanziato in nero dal Senato e chiamato “Advanced Aerospace Threat Identification Programm”.

IL LOGO DELLA CORPORATION CREATA DA TOM DE LONGE

IL LOGO DELLA CORPORATION CREATA DA TOM DELONGE

Ora, il New York Times ha intervistato entrambi, il cantante e l’agente segreto– una strana coppia unita da una ricerca altrettanto insolita. Rispondendo alle domande del giornalista, Tom DeLonge, ex leader dei Blink-182 e ora frontman della band Angels&Airwaves, ha spiegato come è nato questo suo interesse: era un adolescente turbolento, sempre nei guai, che non si rassegnava all’idea che la vita fosse solo lavorare dalle 9 alle 17. Doveva esserci qualcosa di più eccitante, là fuori, come mostrava la saga di Star Wars– per lui e per milioni di altri ragazzini, indimenticabile.

 Certo però, ha ammesso, con il suo passato di artista irreverente e spesso sopra le righe non è stato facile accreditarsi come interlocutore affidabile nell’affrontare la questione UFO. Per sua fortuna, dietro alla facciata, ci sono anche un intelletto vivace e una preparazione specifica sulla materia. La cosa più importante, però, «è essere umili, perché l’argomento non è uno scherzo. Dovevo stare attento a quello che dicevo, a come lo dicevo. Grazie a questo rispetto, ho guadagnato la fiducia e ottenuto sempre più incontri. È stato un processo, non è avvenuto in una notte, ma ci sono voluti un paio d’anni.»

UN GIOVANE DELONGE SUL PALCO

UN GIOVANE DELONGE SUL PALCO

Ha anche rivelato quale sia stata la molla che ha acceso in lui il desiderio di comprendere la realtà dietro ai fenomeni aerei anomali. Facile immaginarlo: una volta anche lui ne ha incontrato uno… «Ho visto qualcosa di veramente insolito, una notte, nel deserto, che sfrecciava da una stella all’altra, da un punto all’altro dell’orizzonte, spostandosi a zig-zag. Questa cosa mi ha fatto impazzire, perché i satelliti non si muovono in quel modo. Ma non posso dire cosa fosse. Come la maggior parte delle persone, credo che molta della roba postata su internet sia vera, ma non si riesce a capire quale tra le tante lo sia.»

Inevitabile chiedere la sua opinione e quella di Elizondo su questa nuova, eccitante fase per tutti gli appassionati e i ricercatori. «Come studiosi abbiamo sempre sperato che un giorno il Governo avrebbe riconosciuto di cosa si tratti. L’intera questione potrebbe essere risolta dal Governo. Quello che è appena accaduto è esattamente quello che io e molte persone aspettavamo non da anni, ma da decenni»,  ha risposto DeLonge. Le ammissioni del Pentagono, a suo avviso, possono servire per invogliare le menti più brillanti ad approfondire la questione, per aiutarci a capire sempre di più e meglio.

DUE FOTOGRAMMI DAL VIDEO "FLIR1"

DUE FOTOGRAMMI DAL VIDEO “FLIR1”

Anche l’uomo dell’Intelligence,  già dirigente del Controspionaggio ed ex capo ufficio di quello nazionale,  non ha nascosto l’importanza di queste prime conferme governative sull’esistenza di fenomeni inspiegabili. «Penso indichi l’inizio di un’apertura. Una disponibilità ad essere più trasparenti. Specie quando si sta parlando di un argomento che è stato visto e considerato con un senso di disprezzo e un certo grado di stigma. Penso che indichi un nuovo paradigma, una volontà da parte di qualcuno nel Governo di riconoscere i dati per quello che sono e di dare il via al tipo di discussione che ci deve essere.»

Luis Elizondo ha poi rimarcato anche lo scopo del progetto ADAM, annunciato nei mesi scorsi da TTSA, per esaminare dei reperti attribuiti ad alcuni di queste velivoli misteriosi spesso osservati nei nostri cieli e- a quanto pare- talvolta precipitati. «Intendiamo fare ricerca utilizzando il metodo scientifico, innanzitutto. Quello che  stiamo tentando è trovare gli individui più qualificati delle istituzioni più autorevoli per condurre analisi scientifiche. Esse includono anche esami di natura fisica, ovvero a livello molecolare, chimico e persino nucleare». Ma non si è sbottonato sui risultati sostenendo che non è ancora il momento ed è meglio non saltare a conclusioni premature. Sembra però di capire che gli esiti siano imminenti.

L'EX UFFICIALE DELL'INTELLIGENCE LUIS ELIZONDO

L’EX UFFICIALE DELL’INTELLIGENCE LUIS ELIZONDO

E sempre lui, nell’intervista, ha sottilmente confermato una sua precedente dichiarazione piuttosto sorprendente. Intervenendo in un programma giornalistico di Fox News, aveva infatti praticamente detto di ritenere che da qualche parte il Governo degli Stati Uniti custodisca frammenti di UFO. Questa volta, al New York Times, è stato meno esplicito, ma ad una simile domanda (“il materiale che avete tra le mani proviene da più fonti, va da persone che lo hanno trovato fino al Governo?”), Elizondo ha risposto: «Sicuro. Unisci i puntini. TTSA non si pone limiti su dove ottenere materiale o informazioni. In questo procedimento dobbiamo essere molto esigenti.»

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