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Ancora un UFO visto da un pilota: quando la verità?

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È successo ancora. Un altro pilota ha avvistato un oggetto sconosciuto e dal comportamento anomalo. Un episodio segnalato alla FAA- la Federal Aviation Administration, che vigila sulla sicurezza dei voli negli Stati Uniti- e comunicato anche all’FBI. È successo in una tranquilla domenica pomeriggio, alla fine di febbraio, mentre un aereo di linea della American Airlines sorvolava la zona nord-orientale del New Mexico- lo stesso Stato, tanto per rinfrescare la memoria, del famigerato caso ufologico accaduto vicino a Roswell nel 1947. Ma questa volta il velivolo misterioso non è precipitato, si è limitato a sfrecciare accanto a un Airbus A320 per poi sparire ad altissima velocità.

UN AIRBUS A320 DELL'AMERICAN AIRLINES

UN AIRBUS A320 DELL’AMERICAN AIRLINES

Il primo a parlarne è stato il blog Deep Black Horizon, poi ripreso da altri siti online, quotidiani e tv. Il 21 febbraio 2021 il volo passeggeri 2292, decollato da Cincinnati e diretto a Phoenix, ha avuto un contatto visivo con un oggetto ignoto mentre si trovava nelle vicinanze di Clayton, approssimativamente a una quota di 37 mila piedi (oltre 11 mila metri). Steve Douglass ha intercettato la comunicazione intercorsa tra il comandante e il centro di controllo di Albuquerque e l’ha pubblicata sul suo blog. «Avete qualche target quassù? Abbiamo appena visto qualcosa passare dritto sopra di noi. Detesto dirlo, ma sembrava un oggetto lungo e cilindrico che quasi quasi assomigliava a un qualche tipo di missile da crociera- si muoveva davvero molto velocemente sopra di noi», dice la voce del pilota.

Non sappiamo cosa gli abbia risposto l’addetto di Albuquerque- lo scanner non lo ha registrato. Poco dopo, però, l’aereo è atterrato a destinazione senza problemi. A garantire l’autenticità dell’audio– postato online e trasmesso  anche da Fox News- è stata in un primo momento l’American Airlines, interpellata da Tyler Rogoway di  The War Zone (un sito incentrato su difesa e tecnologia militare). «A seguito di una riunione con il nostro equipaggio e ulteriori informazioni ricevute, possiamo confermare che questa trasmissione radio proveniva dal volo AA 2292 del 21 febbraio. Per ogni domanda in più, vi invitiamo a rivolgervi all’FBI», recita il testo del comunicato stampa. Quando il giornalista ha chiesto lumi al Bureau, il  portavoce ha ammesso di essere al corrente dell’accaduto precisando: «Mentre la nostra politica consiste nel non confermare né smentire le indagini, l’FBI lavora incessantemente con i nostri partner federali, statali, locali e tribali per condividere informazioni di intelligence e proteggere il pubblico».

LA ROTTA DEL VOLO AA 2292

LA ROTTA DEL VOLO AA 2292

Per chiudere il cerchio, il sito si è rivolto anche alla FAA e anche da qui è arrivata una conferma a mezzo stampa: «Un pilota ha riferito di aver visto un oggetto sopra il New Mexico poco dopo mezzogiorno ora locale. I controllori di volo della FAA non hanno visto alcun oggetto nell’area sui loro radar.» Dunque, qualunque cosa fosse il mezzo volante avvistato dal comandante dell’Airbus, non è stato tracciato dalle strumentazioni elettroniche della torre di controllo. Il New Mexico, oltre a essere lo Stato in cui si trova Roswell, è anche sede di White Sands Missile Range che fin dai tempi della Seconda Guerra Mondiale è stata un’importantissima base con un ruolo di primo piano nella sperimentazione militare: è in questa area in pieno deserto che gli Stati Uniti hanno testato le prime bombe atomiche e i missili V-2. E anche se adesso ospita un campo di atterraggio per capsule spaziali, resta pur sempre teatro di studi avanzatissimi in ambito bellico. Tra le ultime novità,  le armi laser e i cannoni elettromagnetici.

UN DISEGNO RAFFIGURA L'INCONTRO IN QUOTA

UN DISEGNO RAFFIGURA L’INCONTRO IN QUOTA

Verrebbe così spontaneo pensare che il pilota del volo Cincinnati-Phoenix si sia imbattuto in un  missile sperimentale. Ma la spiegazione non è così ovvia. Primo, perché White Sands dista 400 miglia dal luogo dell’avvistamento (circa 650 km). Secondo, perché è decisamente improbabile che un missile da crociera sia uscito dal campo di controllo durante la sperimentazione. Eventualità smentita del tutto dal direttore degli affari  pubblici della base, Scott Stearns, che parlando con Fox News ha escluso che ci fossero test in corso quella domenica. «Non ho idea di cosa possa essere stato o se qualcosa di simile sia mai stato visto in quella zona prima», ha detto. Forse allora  l’American Airlines ha incrociato semplicemente un altro aereo passeggeri, per l’esattezza un Learjet 60 sulla rotta Salt Lake City-Boca Raton, dallo Utah alla Florida, come qualcuno ha sostenuto? Anche in questo caso, l’ipotesi non regge.

I PILOTI NON HANNO RICONOSCIUTO IL VELIVOLO CHE HANNO INCROCIATO

I PILOTI NON HANNO RICONOSCIUTO IL VELIVOLO CHE HANNO INCROCIATO

Il punto debole  sta nei tempi: il Learjet ha infatti sorvolato l’aereo dell’ American Airlines nove minuti prima rispetto alla comunicazione con la torre di controllo di Albuquerque. Non solo: «Il Learjet stava viaggiando circa 5 mila piedi sopra l’Airbus e gli è passato di fronte con un angolo di circa 8 miglia di distanza. Non è qualcosa di così fuori dall’ordinario a cui i piloti avrebbero dovuto reagire con tanta perplessità», scrive The War Zone. Insomma, nella cabina di pilotaggio del volo 2292 non avrebbero avuto difficoltà a riconosce un altro aereo di linea e non avrebbero fatto quella imbarazzante richiesta di chiarimenti ai controllori del New Mexico. Infine, va da sé che se l’oggetto misterioso fosse stato il Learjet non solo sarebbe regolarmente apparso sui radar, ma la FAA avrebbe impiegato pochi istanti  per capire  cos’era.  In attesa di delucidazioni, che potranno forse arrivare dalla richiesta di altri documenti avanzata per via FOIA (Freedom Of Information Act), l’incontro con l’oggetto cilindrico dalla forma allungata resta inspiegabile.

I RADAR NON HANNO TRACCIATO IL MISTERIOSO OGGETTO AVVISTATO DAL PILOTA

I RADAR NON HANNO TRACCIATO IL MISTERIOSO OGGETTO AVVISTATO DAL PILOTA

Lo sostiene anche Popular Mechanics, rivista online di tecnologia, che cita il commento postato da un utente, probabilmente un pilota civile visto la conoscenza di dettagli tecnici che dimostra. Ha infatti scritto: «Tra 28.000 e 40.000 piedi (FL280-FL400) gli aeromobili si trovano nello spazio aereo RVSM (Reduced Vertical Separation Minimum), il che significa che il traffico in attraversamento può essere più o meno 1.000 piedi da te. Questo spazio aereo è altamente controllato. E se un altro aereo sta trasmettendo sul proprio codice transponder, puoi vedere quell’aereo sul tuo TCAS (Sistema di Collisione del Traffico). Per i controllori  di volo e i piloti non essere in grado di vedere questo UFO su nessuno dei loro sistemi è molto strano. E i piloti non vogliono mai essere quelli che dicono la parola  “UFO” alla radio… Se i missili vengono testati, verrà emesso un NOTAM (Avviso agli aviatori) e lo spazio aereo verrà chiuso. Quindi direi che c’era qualcosa lassù e che stava passando in mezzo agli aerei di linea»

In ogni caso, i mass media- e non solo in America- hanno dato  rilievo a questo incontro anomalo in quota ancora tutto da chiarire, mostrandosi sbalorditi e impressionati dalla notizia. Ma chi si interessa del fenomeno UFO  è piuttosto stupito da questo stupore: di casi identici o simili ne sono stati segnalati centinaia se non migliaia nel corso degli anni, in ogni angolo del mondo, come abbiamo raccontato Alberto Negri e io nel libro “UFO-Parlano i piloti” (Mursia) con una selezione degli episodi meglio documentati e più significativi della storia dell’aeronautica. Un libro aggiornato fino agli ultimi sviluppi della vicenda che ha scoperchiato il Vaso di Pandora e rivelato al grande pubblico la realtà di un fenomeno sempre deriso e negato,  ovvero la scoperta  di un programma segreto promosso dal Senato statunitense e condotto dal Pentagono per studiare i velivoli dalle prestazioni straordinarie avvistati in volo dai piloti militari di cui i tre video ripresi dai topgun della US Navy sono  le prove più evidenti.

UNO DEGLI UFO RIPRESI DAI JET DELLA MARINA AMERICANA

UNO DEGLI UFO RIPRESI DAI JET DELLA MARINA AMERICANA

Filmati incontestabili, così come le testimonianze degli ufficiali e sottoufficiali che dall’abitacolo di un jet o davanti allo schermo di un radar hanno assistito increduli alle performance “fuori dal mondo” di oggetti volanti capaci di manovre impossibili, di velocità eccezionali, di accelerazioni assurde oltre che di muoversi indifferentemente in acqua, in aria, nello spazio… Al di là della loro natura e origine, sia che si tratti di prototipi sperimentali super tecnologici e super segreti o di mezzi di provenienza extraterrestre, ormai la loro esistenza è innegabile e non è più prorogabile la richiesta di conoscere la verità. Lo hanno preteso, con una mossa senza precedenti, i componenti della Commissione Intelligence del Senato lo scorso anno quando hanno chiesto una relazione completa ed esaustiva sulle indagini condotte da qualsivoglia agenzia federale confluite nella UAPTF, la Task Force creata proprio per indagare sui fenomeni aerei anomali. Il report- con la possibilità di un allegato classificato- dovrà essere consegnato alla commissione entro il prossimo 25 giugno. Il termine sarà rispettato? Ma soprattutto: cosa sarà rivelato?

 

 

 

 

 

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