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Al Congresso americano un’audizione sugli UFO

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La data è fissata: il 17 maggio, alle 10 ore di Washington, si terrà presso il Congresso degli Stati Uniti un’audizione  sugli oggetti volanti non identificati avvistati  dai piloti militari. A convocarla, la Sottocommissione per l’antiterrorismo, il controspionaggio e la contro proliferazione. Prima l’udienza- in forma pubblica-affronterà i 144 casi analizzati nel rapporto preliminare del giugno 2021, poi le porte verranno chiuse e i deputati discuteranno in modo riservato del programma lanciato dal Dipartimento della Difesa  qualche mese fa e denominato  Airborne Object Identification and Management Synchronization Group (AOIMSG). Risponderanno alle loro domande il sottosegretario alla Difesa per l’Intelligence e la sicurezza Ronald S. Moultrie e il vicedirettore dell’Intelligence navale Scott W. Bray.

GLI UFO DEL PENTAGONO SARANNO AL CENTRO DI UN'AUDIZIONE AL CONGRESSO

GLI UFO DEL PENTAGONO SARANNO AL CENTRO DI UN’AUDIZIONE AL CONGRESSO

Non accade da oltre 50 anni. L’ultima audizione del genere risale infatti al 1970, quando l’Air Force archiviò le sue indagini sul fenomeno presentando i risultati del Progetto Blue Book. Decenni di investigazioni e di studi avevano convinto gli analisti di Intelligence che «1) nessun UFO riportato, indagato e valutato dall’Air Force ha mai dato alcuna indicazione di costituire una minaccia per la nostra sicurezza nazionale; 2) non c’è alcuna prova sottoposta o scoperta dall’Air Force che gli avvistamenti catalogati come non identificati rappresentino sviluppi tecnologici o principi che vanno al di là della conoscenza scientifica attuale; 3)  non c’è prova che indichi che tali avvistamenti non identificati siano velivoli extraterrestri». A parte quest’ultima considerazione- la questione aliena resta un tabù infrangibile-  per quanto riguarda il punto 1 e 2 le opinioni degli esperti del Pentagono, oggi, sono decisamente diverse.

IL PROGETTO BLUE BOOK

IL PROGETTO BLUE BOOK

Il report che gli analisti  hanno presentato al Congresso quasi un anno fa ha messo infatti nero su bianco concetti non facili da digerire per gli scettici oltranzisti. Innanzitutto, pur mantenendo l’acronimo di tendenza UAP al posto del demodé UFO, nel testo si legge che la maggior parte degli incidenti ha riguardato “oggetti fisici”. Quindi, oggetti reali, concreti, non fenomeni in senso lato-atmosferici o naturali che siano. Inoltre, 18 casi esaminati hanno mostrato caratteristiche di volo del tutto inusuali. «Alcuni UAP sembravano rimanere immobili in quota, muoversi contro vento, manovrare in modo improvviso o spostarsi a velocità considerevole senza mezzi di propulsione distinguibili», scrivono i relatori. Che aggiungono: «In un numero ristretto di casi, i sistemi degli aerei militari hanno registrato energia a radiofrequenza associata agli avvistamenti UAP».

UNO DEI VELIVOLI MISTERIOSI RIPREESI DAI MILITARI USA

UNO DEI VELIVOLI MISTERIOSI RIPRESI DAI MILITARI USA

Le immagini e le testimonianze oculari avevano già svelato le varie caratteristiche di volo definite inusuali, inclusa questa: alcuni di quei mezzi misteriosi- i cosiddetti  “transmediali”- possono muoversi indifferentemente sia nell’atmosfera che nel mare, cosa che finora nessun velivolo di nostra conoscenza è in grado di fare. Dunque, siamo di fronte a una tecnologia superiore o per lo meno diversa da quella attualmente in uso: nel rapporto viene esplicitamente negato che si possa trattare di prototipi sperimentali segreti americani, ma anche l’ipotesi che siano aerei spia di Paesi stranieri viene considerata improbabile. In ogni caso, la presenza di questi oggetti volanti così insoliti e di provenienza sconosciuta riveste- viene sottolineato- una grande importanza per la sicurezza nazionale, tanto da richiedere un approfondimento e la raccolta sistematica di altri dati.

Motivo per cui, prima, il Dipartimento della Difesa ha creato di propria iniziativa il già citato programma AOIMSG; poi, il Congresso ha approvato nella Legge di Bilancio della Difesa l’istituzione di un ufficio ad hoc per indagare sugli UAP. Ora, il New York Times -ripreso da vari quotidiani internazionali- ci informa di questa doppia audizione, pubblica e classificata, a riprova dell’interesse crescente della questione per il mondo politico. «Il popolo americano si aspetta e si merita che i suoi leader nel governo e nell’intelligence valutino e rispondano seriamente a qualsiasi potenziale rischio per la sicurezza nazionale, specialmente a quei rischi che non comprendiamo appieno», ha affermato André Carson, presidente della sottocommissione davanti alla quale si terrà l’udienza.  Gli ha fatto eco il presidente della Commissione Intelligence della Camera, il democratico Adam Schiff, per il quale l’audizione darà al pubblico l’opportunità di ascoltare direttamente dagli esperti in materia le informazioni su uno dei più grandi misteri del nostro tempo «per interrompere il ciclo di eccessiva segretezza e speculazione con verità e trasparenza.» Obiettivo nobile, ma anche  molto ambizioso.

SAPREMO MAI LA VERITÀ SUGLI UFO?

SAPREMO MAI LA VERITÀ SUGLI UFO?

«Sono trascorsi qualcosa come 50 anni dall’ultima audizione parlamentare» ha detto a Politico.com Alejandro Rojas, noto giornalista investigativo e grande conoscitore della materia in questione. «Ma all’epoca il Congresso non sembrava tanto serio come ora. Vogliono veramente che il Governo vada a caccia di UFO». Resta però da capire  il reale interesse delle agenzie governative nel perseguire lo scopo. «Sembra esserci una grande separazione tra quello che il Congresso vuole e quello che il DoD sta offrendo. Vengono accusati di temporeggiare. Il forte messaggio inviato dai rappresentanti è che vogliono fatti». Luis Elizondo– il primo ad aver scoperchiato il Vaso di Pandora, nel dicembre 2017, rivelando l’esistenza di un programma segreto di indagine sulle “minacce aerospaziali” (l’AATIP) di cui è stato direttore- spera che questa audizione sia solo la prima di una lunga sfilza di sessioni volte a rilasciare le informazioni che l’esercito e i servizi segreti non hanno mai rivelato sugli UAP: una rara opportunità bipartisan, dice, per imparare quello che qualcuno sa già da parecchio tempo.

L'EX DIRIGENTE DEL PENTAGONO, LUIS ELIZONDO

L’EX DIRIGENTE DEL PENTAGONO, LUIS ELIZONDO

In passato, commentando in un’intervista per Fox News i 144 avvistamenti del rapporto preliminare, l’ex dirigente del Pentagono aveva dichiarato: «La gente subito va alla conclusione che arrivino dalle Pleiadi o roba del genere, mentre una delle ipotesi quando ero nell’AATIP è che potessero essere parte della Terra come lo siamo noi, ma semplicemente non siamo sufficientemente avanzati dal punto di vista tecnologico per raccogliere i dati e iniziare a capire cosa siano». Ma aveva anche aggiunto: «Potrebbe anche essere qualcosa che coinvolge lo spazio, l’interspazio o lo spazio in mezzo. Questi oggetti potrebbero venire dalle profondità delle acque ed essere non di questo mondo come sembrano, ci sono alcune prove aneddotiche che supportano queste osservazioni. Per questo quello che vogliamo fare è mettere quante più informazioni possibili sul tavolo in modo da poter eliminare via via le differenti ipotesi».

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