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Il direttore dell’AARO: «Gli UFO? Speriamo che siano Alieni…»

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Meglio scoprire che gli UFO sono Alieni piuttosto che si tratti di velivoli russi o cinesi. Questa, in estrema sintesi, l’opinione espressa da Sean Kirkpatrick, direttore (ancora per poco) dell’All-domain Anomaly Resolution Office istituito nel 2022 per dare conto, in primis, al Congresso degli Stati Uniti e poi ai cittadini americani dei continui avvistamenti da parte del personale militare di oggetti volanti dalle prestazioni a dir poco incredibili. L’affermazione del fisico- la cui carriera quasi trentennale all’interno dell’apparato di Intelligence del Dipartimento della Difesa è ormai alle battute finali-è piuttosto sorprendente e sarebbe interessante sapere se rispecchia la posizione ufficiale del Pentagono…

IL DIRETTORE DELL'AARO, IL FISICO SEAN KIRKPATRICK

IL DIRETTORE DELL’AARO, IL FISICO SEAN KIRKPATRICK

In un’intervista al giornale POLITICO, Kirkpatrick innanzitutto ha annunciato le sue imminenti dimissioni. A dicembre, infatti, lascerà il suo incarico alla guida dell’AARO perché, dice, ha portato a compimento il suo mandato: standardizzare la raccolta delle segnalazioni dei militari che hanno visto gli UAP, ascoltare i testimoni, cercare spiegazioni plausibili, stilare rapporti destinati al Congresso (sia pubblici che classificati) e da ultimo istituire un modulo online riservato ai dipendenti governativi, nel quale riferire ogni notizia relativa agli UFO. «Sono pronto ad andarmene, ho fatto tutto quello che avevo detto che avrei realizzato», ha dichiarato. Prima, però, deve concludere la stesura del primo volume della rassegna storica dei fenomeni anomali non identificati aggiornata fino all’ottobre 2023. Il secondo volume, previsto per la prossima estate, conterrà i casi che emergeranno nei mesi a seguire.

UNO DEI VELIVOLI MISTERIOSI RIPRESI DAL PERSONALE MILITARE USA

UNO DEI VELIVOLI MISTERIOSI RIPRESI DAL PERSONALE MILITARE USA

Il direttore dall’AARO non ha lesinato una frecciata a David Grusch, l’ex agente dell’Intelligence che ha rivelato l’esistenza di un programma super-segreto per carpire la tecnologia di “velivoli non umani” precipitati e recuperati negli anni dal governo americano insieme, talvolta, ai resti biologici degli equipaggi. Sean Kirkpatrick ha sempre negato di avere mai trovato dati che confermino le sconcertanti accuse di Grusch e  ora ne mette in dubbio la sincerità.«Ho incontrato una trentina di “gole profonde”, lui è l’unico ad essersi rifiutato di condividere le sue informazioni. Hanno provato a convincerlo cinque diverse persone, ma ha sempre risposto che non abbiamo le autorizzazioni, che rischia di mettere a repentaglio la sua protezione da informatore e che possiamo  recuperare quello che ha già detto all’Ispettore Generale. Tutte scuse per non venire da noi. Se ha delle prove, devo sapere di cosa si tratta», ha affermato il fisico.

DAVID GRUSCH QUANDO LAVORAVA PER L'AIR FORCE

DAVID GRUSCH QUANDO LAVORAVA PER L’AIR FORCE

Alla domanda diretta: «Gli Alieni sono reali?», Kirpatrick ha risposto: «Grande interrogativo, lo adoro», per poi spiegare: «La comunità scientifica converrà sul fatto che è statisticamente errato credere che non ci sia vita nell’universo, considerando il numero delle galassie, dei sistemi solari e dei pianeti. Questa è una delle missioni della NASA: cercare quella vita. La possibilità, però, che quella vita sia intelligente,  che abbia trovato la Terra, che sia venuta qui e che si sia schiantata ripetutamente negli Stati Uniti non è molto probabile», ha ironizzato. «Quindi parte di ciò che abbiamo cercato di fare, e che continuerò a fare finché non avrò finito, è alzare il livello della conversazione. Quando si affronta l’argomento della vita extraterrestre da qualche parte intorno a Marte, il discorso si trasforma in fantascienza. E poi quando ti avvicini ancora di più alla Terra e attraversi l’atmosfera terrestre, diventa una teoria della cospirazione. È uno dei motivi per cui abbiamo coinvolto il mondo accademico per lavorare su una serie di articoli scientifici», ha spiegato.

LA VITA POTREBBE ESSERE MOLTO DIFFUSA NEL COSMO

LA VITA POTREBBE ESSERE MOLTO DIFFUSA NEL COSMO

Lui stesso è autore di uno studio (prodotto insieme al noto astrofisico di Harvard Avi Loeb) nel quale ha postulato che i cosiddetti UFO possano essere delle sonde ET mandate in avanscoperta da grandi astronavi madri che solcano da tempo immemorabile gli spazi siderali alla ricerca di pianeti adatti a ospitare la vita. Quelle sonde, in grado di ripararsi da sole e di autoreplicarsi, sarebbero praticamente eterne e verrebbero utilizzate da civiltà altamente avanzate per esplorare l’universo. Quell’articolo ha fatto piovere non poche critiche su Kirkpatrick, che in qualità di direttore dell’AARO ha sempre escluso la possibilità che gli UAP siano di origine extraterrestre.  Nell’intervista a POLITICO, non ha nascosto un certo imbarazzo dicendo che si trattava di una mera ipotesi scientifica e che il testo (solo una bozza che necessitava di parecchie modifiche prima di essere pubblicata), era finita online senza il suo permesso. Tutta colpa di Loeb, insomma…

IL PROFESSORE DI ASTROFISICA AVI LOEB

IL PROFESSORE DI ASTROFISICA AVI LOEB

Ma torniamo agli Alieni. Nella sua posizione ai vertici dell’AARO si è convinto che sono reali? «La cosa migliore che potrebbe venire fuori da questo lavoro è dimostrare che esistono, giusto?», ha aggirato la domanda Sean Kirkpatrick aggiungendo:«Perché altrimenti, se non dimostriamo che esistono, quello che troviamo è la prova che altre persone stanno facendo qualcosa proprio a casa nostra. E questo non è bello». Insomma, se c’è da scegliere tra la possibilità che specie non umane, molto più evolute di noi, vadano avanti indietro nella nostra atmosfera e/o nei nostri mari a loro piacimento sulle loro astronavi (con o senza equipaggio, poco cambia) da chissà quanto tempo e con motivazioni ancora tutte da chiarire oppure l’eventualità che un avversario dello scacchiere internazionale abbia sviluppato una tecnologia superiore a quella americana per scopi di spionaggio, è auspicabile la prima opzione. Come dicevamo, meglio gli Extraterrestri che i Russi o i Cinesi. Curioso.

NEL WEB, CIRCOLA QUESTO NUOVO VIDEO NON CONFERMATO

NEL WEB, CIRCOLA QUESTO NUOVO VIDEO NON CONFERMATO

Nel frattempo,  circola sul web un filmato molto intrigante, ma sulla cui autenticità non ci sono conferme. che potrebbe giustificare le speranze del quasi ex direttore dell’All-domain Anomaly Resolution Office. La breve clip a colori mostrerebbe il medesimo inseguimento di un UFO da parte di un F/A-18 dell’US Navy già noto grazie al video in bianco nero “Gimbal” (ufficialmente riconosciuto dal Pentagono). Nel cielo diurno si vede volare una sfera azzurra che all’improvviso si scompone cambiando colore e forma più volte nel giro di pochi secondi. All’inizio sembra lo strano oggetto ripreso da un drone americano a Mosul, in Iraq (video presentato da Kirkpatrick in persona), ma nella sua trasformazione a un certo punto ricorda la descrizione fatta dell’ex pilota Ryan Graves, che ha parlato di “una sfera bianca all’interno di un cubo scuro”, per poi assomigliare- nei fotogrammi finali -a un velivolo triangolare quasi trasparente con i vertici luminosi. Se è un fake, è un lavoro da professionisti di computer grafica. Ma se fosse autentico?

 

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