Un oggetto cilindrico che solca i cieli del Perù. Una luce
splendente che appare durante un tramonto in Ucraina. Un inconsueto velivolo che si muove rapida nella notte di Mosca. E poi ancora Messico, Stati Uniti, Italia: ormai non passa giorno senza una foto o un filmato che non faccia gridare “all’Ufo!”…
Il cilindro volante avvistato in Perù
L’oggetto bianco oblungo ripreso sopra la città peruviana di Chimbote e i globi luminosi ripresi dall’altra parte del mondo, in Russia ed Ucraina, infatti, sono solo gli ultimi- in ordine di tempo- a comparire in rete. Ma se ne contano migliaia negli ultimi mesi. Basta fare un rapido giro tra i siti specializzati o semplicemente su Youtube per averne la riprova. Il Mufon (il Mutual Ufo Network, la principale organizzazione ufologica americana, la più grande forse del mondo) ha calcolato- riferendosi solo a Stati Uniti e Canada- che nel 2010 ci sono stati circa 500 avvistamenti al mese, rispetto ai 300 registrati negli anni precedenti: un aumento del 67 per cento. E l’estate del 2011 è stata una stagione record, ad altissima densità ufologica: le segnalazioni di strani avvistamenti sono ulteriormente aumentate.
Che sta succedendo? Davvero- come certi esperti sostengono- l’incremento esponenziale di questi fenomeni è il segnale di un imminente “contatto di massa”, di una totale e definitiva rivelazione?
La presunta astronave ripresa a Mosca
In realtà ci possono essere anche altre spiegazioni, molto meno traumatiche… Proviamo ad elencarne alcune, partendo dalla più ovvia: in estate non può stupire che crescano le segnalazioni di oggetti o luci anomale, visto che il bel tempo invita a rimanere all’aria aperta. Si moltiplicano così le possibilità di notare tutto ciò che passa sopra le nostre teste- dalle stelle cadenti ( che cadono tutto l’anno, ma ce ne accorgiamo solo il 10 di agosto…) ad eventuali oggetti volanti non ben identificati. Può sembrare banale, ma questa motivazione climatica giustifica la curva di avvistamenti che, nel nostro emisfero, si impenna da maggio in poi. Eppure è evidente che da sola non basta.
Ecco allora che spunta un’interpretazione che potremmo definire “sociologica”: negli ultimi mesi (complice anche l’approssimarsi della famigerata data indicata dal calendario Maya, il 21-12-2012) l’attenzione collettiva ed individuale per questo genere di fenomeni si è diffusa a macchia d’olio, anche in aree del mondo dove prima l’interesse era scarso se non nullo. I video di presunte astronavi aliene ripresi in Cina, in Vietnam o nel Centro-Africa ne sono una conferma. Degli Ufo- e di tutte le conseguenze ad essi connessi- da qualche tempo, poi, non se ne occupano più soltanto programmi di nicchia o di settore, ma sempre spesso anche le trasmissioni più ufficiali e di grande ascolto – come i notiziari o i talk-show. Senza contare ovviamente, il tam tam che corre sulla rete e che sforna ogni giorno nuove teorie in materia. Insomma, l’informazione globale ha fatto sì che il livello di attenzione salisse in modo vertiginoso e di conseguenza-oltre che aumentare il bacino degli utenti- proporzionalmente si è accresciuto anche quello dei potenziali testimoni oculari.
Le luci misteriose avvistate in Ucraina
C’è poi una non trascurabile spiegazione tecnologica. Ormai
quasi tutti – anche nei paesi meno ricchi- posseggono un cellulare dotato di foto/telecamera. Alla prima stranezza che non rientra nell’esperienza quotidiana- fosse anche un aereo dalle luci di posizione insolite- quasi per riflesso incondizionato portiamo le mani alla nostra “arma” che non ci abbandona mai e immortialiamo l’evento. Tempo pochi minuti-indipendentemente dalla latitudine in cui vive o opera il cacciatore di Ufo improvvisato- e l’immagine finisce sul web. Anche per questo , sicuramente, i video sono oggi in quantità molto maggiore rispetto a soli pochi anni fa.
La tecnologia, però, presenta anche il suo lato negativo…Così come tutti i ragazzi del mondo sanno usare il web per caricare le
immagini, molti sanno anche usare a perfezione i programmi di grafica per computer: meraviglie della tecnica in grado di riprodurre di tutto con un realismo impressionante. Tanto che dei video caricati su Internet, ormai, non è più possibile stabilire la genuinità, se non dopo lunghi e minuziosi esami. Miracoli del digitale, insomma, che fanno davvero dannare gli esperti… E la gara tra i falsari più bravi e geniali spinge sempre più aspiranti Spielberg a postare le loro creazioni sul web e la bacheca virtuale si arricchisce ogni giorno di più.
Il risultato di tutto ciò? Una gran confusione. I ricercatori stessi ammettono che il 95 per cento dei video in rete non ha alcun valore: oltre alle “fiction” vere e proprie, fatte ad arte consapevolmente, infatti, ne compaiono anche moltissimi che mostrano normali aerei, satelliti o fenomeni naturali (come meteore) scambiati erroneamente per eventi eccezionali.
Certo, però, rimane quel 5 per cento tuttora inesplicabile.