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Sfiorata tragedia aerea a Denver. Colpa di un Ufo?

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Una tragedia sfiorata, una collisione nei cieli di Denver che poteva costare la vita a molte persone. Da una parte, un aereo passeggeri privato; dall’altra, un oggetto volante non identificato che ha eluso tutti i controlli radar. Ora, su questo mistero sta investigando la Federal Aviation Administration.

UN CESSNA SIMILE A QUELLO CHE STAVA PER SCONTRARSI IN VOLO NEI CIELI DI DENVER

L’incidente è stato evitato per miracolo lunedì scorso, 14 maggio. Ne ha parlato diffusamente anche la tv, in particolare il canale 9News che ha avuto accesso alle registrazioni dei dialoghi intercorsi tra il pilota del jet, un Cessna 525 Citation , e la torre di controllo. Con voce tesa, alle 17.17  l’uomo ha riferito,  all’addetto al traffico aereo all’oscuro di tutto, di vedere uno strano oggetto volargli vicino.

 Ecco la trascrizione delle sue parole: “È un aereo controllato a distanza o che altro? Qualcosa mi stava venendo addosso… Circa 20 o 30 secondi fa. Sembrava un grande velivolo controllato a distanza.” In quel momento, il Cessna era a 8mila piedi di quota sopra Cherry Creek, zona commerciale molto frequentata nel centro della metropoli americana. Evidentemente, l’oggetto gli si è avvicinato così tanto da preoccuparlo e da renderlo molto nervoso.

“È un problema, quando compare qualcosa nello spazio aereo controllato: comporta un pericolo“, ha confermato il consulente di 9News Greg Feith, ex investigatore dell’Agenzia Nazionale per la sicurezza dei trasporti.  Ascoltate le registrazioni, Feith ha formulato tre ipotesi sull’intruso avvistato dal pilota:”Poteva essere un velivolo privo di equipaggio, come un drone militare che partecipava ad un’esercitazione, oppure qualcuno può aver fatto inavvertitamente volare un modello telecomandato fin nello spazio aereo o ancora poteva trattarsi semplicemente di un grosso volatile con un’enorme apertura alare”

LA GRAFICA DI 9NEWS RICOSTRUISCE LA DINAMICA

L’inchiesta lo dovrà stabilire con esattezza. Il portavoce della Federal Aviation Administration, Mike Ferguson,  ha annunciato che gli investigatori dell’ente interrogheranno il pilota per capire meglio l’accaduto. “La minaccia di una collisione è stata reale. Faremo tutto il possibile per risalire alla verità. Probabilmente parleremo anche con i club degli appassionati di modellistica”, ha detto.

Anticipandoli, i reporter della tv di Denver hanno contattato le loro fonti all’interno delle forze armate e della polizia: per ora, nessuna ha potuto confermare la presenza di un drone nell’area della capitale del Colorado. Tra l’altro, parrebbe molto strana (e pericolosa) un’esercitazione militare condotta in pieno giorno, in un corridoio aereo riservato al traffico civile al di sopra di una città tanto densamente popolata. I giornalisti hanno allora valutato la seconda possibilità e hanno così chiamato in cerca di informazioni gli aeroporti locali e le associazioni di modellistica. Ma è stato un altro buco nell’acqua.

 

LA SKYLINE DI DENVER: L'AEREO HA RISCHIATO DI ESPLODERE SU QUESTI PALAZZI

Il presidente di una di esse, la Denver RC Eagles, ha escluso che possa essersi trattato di un mini-velivolo telecomandato: è vietato farli volare al di sopra dei 400 piedi proprio per evitare che interferiscano con l’attività del Centennial Airport. Resta l’ultima ipotesi– l’uccello scambiato per un velivolo- che appare di per sè piuttosto ridicola: un pilota con molte ore di volo sulle spalle dovrebbe saper riconoscere un aquila o un albatros da un mezzo volante artificiale. Insomma, il mistero nei cieli di Denver è fitto e ancora tutto da chiarire…

SABRINA PIERAGOSTINI

video 9news

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