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La vita extraterrestre? Forse è possibile su Gliese 163c

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Nella top-ten degli esopianeti ritenuti più adatti alla vita c’è un vincitore provvisorio: si tratta di Gliese 163c, al momento il candidato più promettente. Questa super-Terra si trova a circa 50 anni luce da noi, nella costellazione di Dorado, visibile solo dall’emisfero australe.

UNA RAFFIGURAZIONE ARTISTICA DI GLIESE 163C

“Molti elementi ci fanno pensare che questo pianeta alieno possa essere abitabile“, sostiene il professor Xavier Bonfils, dell’Università di Grenoble ‘Joseph Fourier’. A partire dalla sua posizione: si trova infatti nella cosiddetta ‘Goldilocks zone’, ovvero alla giusta distanza dall’astro di riferimento, tale  da  permettere all’acqua di mantenersi allo stato liquido.

Insieme ad un team internazionale di astronomi, Bonfils sta studiando circa 400 nane rosse con l’ausilio dell’HARPS, lo spettrografo posizionato  nel potente telescopio dell’osservatorio astronomico di La Silla, in Cile. Gliese 163c è uno dei due pianeti che ruotano attorno alla stella chiamata Gliese 163: impiega circa 26 giorni a compiere una rivoluzione. Quasi sicuramente esiste un terzo corpo planetario in orbita, ma ancora non è stato confermato.

Con la sua massa all’incirca 7 volte quella della Terra, questo mondo alieno potrebbe essere di natura rocciosa, ma il condizionale è ancora d’0bbligo. “Non ne siamo ancora sicuri“- ammette infatti il ricercatore francese. “Pianeti di queste masse possono essere simili alla Terra come pure uguali a Nettuno, ovvero essere gassosi”. Tutto sarebbe più chiaro se nel suo movimento questo esopianeta si collocasse nella posizione ideale per l’osservazione dalla prospettiva terrestre: c’è un 2 per cento di possibilità che questo accada in tempi brevi. Solo così potranno essere raccolti dati più precisi.

LA STELLA ATTORNO ALLA QUALE ORBITA L'ESOPIANETA

Al momento gli astrofisici possono dunque procedere per supposizioni. Gliese 163c potrebbe avere un grande oceano dalle acque tiepide e un’atmosfera 10 volte più densa della nostra. Il cielo, da quelle parti, anzichè celeste apparirebbe di un rosa intenso. La temperatura media potrebbe essere sui 60 gradi °C– un po’ troppi per noi come per molte specie presenti sulla Terra. Anche se nulla vieta che un’eventuale flora e fauna locale si sia perfettamente adattata a questo clima.

Così come è possibile- ovviamente- che sul pianeta la temperatura sia invece molto più elevata, tanto da rendere impossibile ogni forma di vita. Insomma: tante ipotesi, nessuna certezza. Ma nella lista del Laboratorio per l’Abitabilità Planetaria (PHL) elaborata dall’Università di Puerto Rico, ad Arecibo, Gliese 163c si sta meritando la testa della classifica.

Dei primi sei pianeti presenti nell’elenco, ben quattro sono stati scoperti negli ultimi mesi: Kepler-22b, Gliese 667Cc, HD 85512b, e per l’appunto Gliese 163c. “Stiamo trovando sempre più potenziali candidati ad ospitare la vita”, conferma Abel Mendez, che lavora per il PHL. “Alcuni sono relativamente vicini a noi, quindi ci aspettiamo in futuro di trovarne altri ancora più vicini e ancora più simili alla Terra.

ALCUNI DEI PIANETI RITENUTI ABITATABILI PER LA LORO POSIZIONE E COMPOSIZIONE

La ricerca, insomma, non si ferma. Anzi, l’equipe di Bonfils continua a puntare l’HARPS nei cieli del sud per individuare mondi nei quali possano esistere forme di vita extraterrestre. “Anche se è bello fare scoperte che i telescopi di domani potranno approfondire e confermare, sarebbe ancora meglio trovare un pianeta abitabile con i telescopi attuali”, dichiara il professore. Una notizia da prima pagina e forse da anche da premio Nobel…

SABRINA PIERAGOSTINI

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